25 Settembre 2015
Posteggiamo nei pressi del parco giochi nella Valle dei Molini, poco prima della ex centrale idroelettrica.
La salita a Malga Vies, situata a una sorta di colletto molto bello, alterna sterrata a cemento, con tratti piuttosto ripidi. Proseguiamo ora verso Malga Cadria, il panorama si allarga. Bellissimi anche i pratoni della malga dove scorazza ancora qualche marmotta.
Il sentiero per il Cadria è ora indicato come EE. La lunga cresta che raggiunge la Bocchetta di Ussol non presenta difficoltà tecniche ma è spesso esposta, con numerosi e ripidi sali/scendi su ghiaino, su roccia scivolosa e purtroppo oggi anche su fango ed erba bagnata. In ogni caso è un bel percorso che in una giornata come oggi offre un panorama eccezionale.
Prima della cima e fino alla Bocca di Tortaval, dove si potrebbe scendere a intercettare il sentiero in Valle di Vesì, si trovano parecchie postazioni militari e suggestive trincee.
Raggiunta la cima, perdendo un po’ di tempo per curiosare in qualche anfratto, proseguiamo ora per la Bocca di Ussol. Un lungo e continuo sali scendi, si raggiungono quasi tutte le punte che si vedono lungo la cresta e se proprio non ci si arriva in “coppa” si passa solo qualche metro sotto e…quando si sale si sale e quando si scende si scende non so se mi spiego!
Dopo questa bella e lunga cavalcata facciamo sosta come la volta precedente alla Bocca di Ussol e come la volta scorsa torniamo al rifugio Al Faccio, sosta birra e quindi ritorno all’auto.
Lungo tutto il percorso, in questo periodo con le malghe chiuse, non si trova acqua, a parte una fontanella a una delle prime case incrociate in salita e al rifugio al Faggio. A Malga Gui, l’unica ancora aperta, l’acqua ci sarebbe se non fosse che quattro cani abbaianti ci sono corsi incontro e non ci hanno dato modo di prenderla!
Dati GPS: Dislivello 1987 – 21,90 km