Voglio condividere con voi un bel giro fatto partendo da Biacesa, in Val di Ledro, poco sopra Riva del Garda.
L'escursione unisce scorci panoramici sul lago, resti di fortificazioni della Grande Guerra e qualche divertente tratto attrezzato, ma non difficile.
Meta:
Cima Rocca (m. 1090). Durata circa 4 ore di buon passo. Dislivello: 750 m.
Si tratta di un percorso ad "otto", dove il punto centrale è costituito da un'area attrezzata con tavolini. Ottimo punto panoramico e di sosta per chi vuole percorrere solo metà dell'itinerario. Io ho fatto il giro a fine ottobre ma, in assenza di neve, è fattibile tutto l'anno.
Necessaria attrezzatura da ferrata e torcia elettrica.
Cima Rocca, punto più elevato dell'escursione, nel 1916 fu testimone di un infruttuoso tentativo di conquista, delle postazioni tenute dagli Austriaci, da parte degli Italiani.
Assieme a queste fortificazioni, il percorso attraversa anche gli avamposti italiani attestati più in basso sul crinale della montagna.
La bella e panoramica cengia, attrezzata con cordino di acciaio, che si percorre nella via di rientro, può essere evitata, da chi soffre l'esposizione, scendendo a Biacesa per un comodo sentiero nel bosco.
Punto di partenza dell'escursione é Biacesa (m. 418), dove si puo' parcheggiare presso il campo sportivo.
Dal parcheggio, tornando indietro verso ovest, si prende il primo bivio sulla destra e poi, in fondo alla strada, di nuovo a destra, seguendo le indicazioni per la chiesa di S.Giovanni che si intravede in alto nel bosco.
Si segue il percorso (n.417) che, uscendo dal paese (diverse fontanelle alle quale potersi rifornire), in breve ci porta al bivio con il sentiero n.470 (tipica targa "senter dei bech" incastonata nel muro).
Si prosegue lungo il sentiero n.470 guadagnando quota (vista sul paese)
fino ad arrivare al bivio con il sentiero n.471 (sentiero attrezzato delle Laste). Il sentiero é attrezzato in parte con cavi d'acciaio e staffe e non presenta particolari difficoltà.
Poco dopo (m. 800 slm) si raggiungono i ricoveri delle truppe italiane di supporto alla prima linea
e poco oltre il pianoro dove é situata la chiesetta di S.Giacomo (m. 858 slm).
Di fronte alla chiesa é attrezzato il bel punto di sosta con tavoli e panche (1 ora dalla partenza).
La chiesetta originale fu distrutta durante la Guerra e poi ricostruita negli anni ottanta da un gruppo di volontari.
Poco sopra la chiesetta, si seguono le indicazioni per le gallerie di guerra, la cui visita richiede l'uso di una torcia. Si sale per una quindicina di minuti su sentiero fino ad entrare nella prima galleria.
Siamo ora nelle postazioni austriache dove la luce filtra da alcune finestre laterali. All'interno delle gallerie il tracciato, ben evidenziato da bolli bianco-rossi, va seguito evitando diversioni (non tutte le altre gallerie sono sicure). In breve si guadagna l'uscita attraverso una scaletta alta una dozzina di metri.
La successiva galleria
viene superata velocemente, finché in breve ci si trova all'ingresso della terza e più lunga galleria (circa un centinaio di metri completamente al buio) (m. 1050 slm).
Anziché entrare, proseguiamo sulla destra lungo il sentiero n.471A (sentiero attrezzato di Cima Rocca) in modo da poter arrivare in cima attraverso i camminamenti di difesa,
dai quali si gode uno spettacolare panorama sul lago di Garda.
La croce di vetta (m. 1090) si raggiunge in una decina di minuti.
Dalla cima si prosegue in direzione nord, scendendo sempre su sentiero parzialmente attrezzato
in direzione di Bocca Pasumer, facilmente individuabile per la presenza di un alto traliccio. All'incrocio con il sentiero n.471, con una breve digressione, possiamo entrare nella terza galleria (che avevamo saltato) e visitarla.
Tornati sul versante nord, proseguiamo per Bocca Pasumer (m. 980) che in breve raggiungiamo (2 ore dalla partenza).
Da questo punto é possibile un veloce (circa un'ora) e facile ritorno a Biacesa per il sentiero n.460b che scende nel bosco (versante ovest) a ricongiungersi con il sentiero di rientro.
Proseguiamo invece scendendo poco più avanti nel versante est, seguendo il sentiero n.405b. Prima della discesa, è consigliabile, per chi non lo avesse ancora fatto, indossare l'attrezzatura da ferrata.
Pochi metri sotto il passo, si incrocia il sentiero (n.405) (sentiero Susatti) che si segue verso destra. Il percorso diventa ora molto aereo, seguendo una panoramica cengia, stretta ma ben protetta con cavi d'acciaio.
In poco più di una decina di minuti si risale in cresta
fino ad incrociare il sentiero n.460 (via ferrata Foletti) che si segue in direzione ovest.
La ferrata, breve e di media difficoltà, ci porta in breve nei pressi del bivacco Arcioni. Bella e panoramica struttura della Pro Loco di Biacesa (gestita d'estate da volontari del posto).
Poco distante dal bivacco si torna alla chiesetta di S.Giovanni (3 ore dalla partenza).
Da qui si rientra in meno di un'ora percorrendo il comodo sentiero che scende nel bosco e che, ricongiungendosi al sentiero n.417, ci riporta in paese al punto di partenza.