Essendo da sola, e con la neve un po’ pericolosa, per cambiare ho fatto un giro sull’alpe di Siusi. Per molti di voi temo sia un giro troppo “turistico”, ma tutto sommato l’ho trovato meglio del previsto e magari a qualcuno può interessare.
Ho parcheggiato alla funivia del Compatsch a Siusi (biglietto a/r 13.50 euro- dalle 8.00 alle 18.00, non mi piace guidare e così risparmiano un po’ di tornanti). Dall’arrivo della funivia si può fare il giro della Bullaccia. Si segue inizialmente la stradina che sale dietro all'orrido Hotel Alpinadolomintes, sulla sn uscendo dalla stazione della funivia. Al Rif. Bullaccia/Puflatschhütte (chiuso), invece di seguire a sinistra la pista pedonale battuta dalle motoslitte (cartelli azzurri), ho proseguito in direzione nord ovest (in direzione di alcuni baiti, che si lasciano a destra), seguendo all’incirca il sentiero estivo indicato come Puflatschumrundug/giro della Bullaccia. Il sentiero scende in alcune vallette e raggiunge altri baiti, poi gira un po’ alla volta verso est seguendo il margine estremo dell’altopiano, fino ad incontrare una grande croce e la pista battuta per i pedoni, in prossimità del Rif. Arnika (aperto). Da qui le ciaspole sono inutili, si segue la pista battuta la fino al punto più alto (2174) e poi alla Fillner Kreuz. L’anello si chiude scendendo verso l’arrivo dell’impianto Puflatsch e poi a Compatsch (sent. 14). In tutto sono 8 km, dislivello sui 300mt., 2 ore e mezza. Anche se il giro è molto conosciuto, fino alle 10.30, e quindi per buona parte del percorso, non ho incontrato proprio nessuno: strano ma vero. Il panorama è assolutamente straordinario, credo che valga la pena di sopportare qualche pista da sci nel rientro pur di goderselo.
Dopo mezzogiorno sono salita per la strada segnata n.7 (strada sgombra o con neve battuta che nel primo tratto serve gli alberghi – ma si può tagliare su tracce per prati), fino al Rif. Molignon. Da lì termina la strada battuta, ma si sale facilmente sotto al passo Duron, dove fino all’anno scorso c’era il rif. Dialer (ora smaltellato). Sono scesa a Saltria seguendo la forestale (6 km, volendo si può fare con uno degli slittini del rifugio) e poi sono ritornata a Compatsch ancora seguendo più o meno la strada. Anche per questo giro il paesaggio è bellissimo, ma fino a poco prima del rif. Molignon bisogna aver pazienza perché si attraversano delle piste, e c’è più gente. Sono circa 14 km, con un dislivello di 400mt, ci ho messo sulle 4 ore.
Alternativa per il rientro (avendo più tempo): l’anno scorso in febbraio avevo fatto in ciaspole con mio figlio il sentiero 7dal rif. Dialer al rif. Zallinger: molto bello e assolutamente solitario (è stato faticoso perché non era tracciato), ma può talvolta esserci qualche scarico.
Ciao ciao