Giro effettuato il giorno 1 luglio 2012, al confine tra le provincie di Bolzano e di Trento in zona Catinaccio-Scilliar.
Partenza da Bagni di Lavina Bianca, in val di Tires poco dopo Bolzano;
Dopo aver parcheggiato nei pressi della Malga Ciamin a quota 1175m , si entra nella parte bassa della Valle del Ciamin, un sentiero sale ripido fino ad una radura; qui inizia una mulattiera che con pendenze moderate seguendo il rio costeggia il versante meridionale dello Sciliar (Dorsale delle Hammerwand).
Si arriva ad una bella radura tra verdissimi prati (1608 m), qui appaiono le imponenti guglie del Principe e di Valbona.
Da qui in poi il sentiero si fa più ripido, mentre risale rettilineo il fitto bosco alzandosi gradualmente sul versante sinistro della valle; si raggiunge la testata della Valle del Ciamin, presso grandi conoidi di ghiaie ricoperti di fitti mughi, dove questa si divide nei due rami principali del Buco dell'Orso (Barenloch, a sinistra) e del Vallone del Principe (Grasleitental, a destra).
Dopo qualche ripensamento decido di andare a destra verso il rifugio Bergamo. Con una lunga serie di tornanti, la traccia prende rapidamente quota e raggiunge un poggio oltre il quale appare il Rifugio Bergamo (2129 m).
Si prosegue risalendo la valle detritica fino alla conca del Principe; da qui un sentiero a destra porta al passo e rifugio Principe; invece proseguiamo a sinistra e risaliamo il ripido canale detritico che ci porta al Passo del Molignon (2601 m), aperto fra il Molignon di Mezzo (2852 m) e la Cima di Fuori del Principe (2698 m).
Da qui si ha un bella veduta sul Passo Principe, su Croda dei Cirmei, Testone del Lago, Catinaccio d'Antermoia.
Si prosegue su facile percorso a saliscendi con splendide vedute sul Sassolungo e sulle cime gardenesi delle Odle fino ad intravedere il Rifugio Alpe di Tires (2438 m).
Dopo meritata ricarica proseguiamo per il sentiero dapprima in discesa ma che invece nasconde una bella rampa che ci porta a quota 2551 sulle Laste di Terrarossa.
Mantenendosi in quota con leggera discesa attraversiamo le distese prative disseminate di fiori dell’altopiano dello Scilliar fino ad un ultima salitella che ci porta al Rifugio Bolzano (2450m).
Scendiamo ora con il sentiero n.2 e, costeggiando il monte Cavaccio raggiungiamo infine la sella Cavaccio (Barenfalle – 2070m).
Scendiamo dapprima lungo un ripido sentiero fino ad entrare nella parte più stretta della valle che scende direttamente alla malga Ciamin; più che una valle è un canyon con rocce molto friabili, i passaggi più ostici sono stati attrezzati con passerelle sospese nel vuoto, impuntate con tronchi… impressionante pensare a chi le ha messe in opera… lungo tutta la discesa ci accompagna il rumore dell’acqua che qui non manca certo.
Dopo 900 metri di discesa raggiungiamo direttamente il parcheggio.
Un bellissimo giro ad anello, che permette di visitare un settore non molto conosciuto e piuttosto selvaggio tra il Gruppo del Catinaccio e dello Scilliar.
Nonostante il dislivello che potrebbe sembrare notevole (circa 1800 metri per 22 km di lunghezza) l’itinerario è talmente vario e suggestivo che la fatica quasi non si percepisce.
Tutto sommato è poco frequentato, a parte la zona intorno al rifugio Alpe di Tires e del rifugio Bolzano essendo facilmente raggiungibili dall'Alpe di Siusi.