La scelta di oggi è una cima poco scialpinistica del Parco delle Dolomiti Ampezzane, ed essendo poco scialpinistica praticamente saremo soli!
Lasciamo l’auto nell’ampio posteggio di Pederù e memori del bagno di sangue dello scorso anno al Sasso Cavallo, partiamo un’ora prima. Su strada, ripidissima all’inizio ma ben battuta, raggiungiamo l’accogliente rifugio Sennes, dove chiediamo delle altre info sulla nostra escursione. Come già detto ieri, le sembra ci sia un’unica traccia di sci e ci ricorda che è molto lunga. Consci di ciò partiamo, l’ambiente è tanto bello e se non riusciremo a raggiungere la meta, ce ne faremo una ragione, sarà mica la prima volta?
Continuiamo ancora per poco sulla strada che scende a Ra Stua. In corrispondenza del cartello segnavia per il Rif. Biella e Alpe Fosses la abbandoniamo continuando sulla traccia di sci che sale in traverso. A un certo punto la traccia si sdoppia, continuiamo a dx cominciando a scendere in una bella conca, proseguiamo con brevi sali scendi fino a compiere una discesa più consistente che ci porta alla casetta dell’Alpe Fosses nei pressi dell’omonimo lago completamente coperto dalla neve. Dopo tutto ciò abbiamo guadagnato solo 80 m.
Proseguiamo ora nella conca a dx e sempre in traverso raggiungiamo una sorta di colletto. Qui cominciano i 400 m di salita più impegnativi, niente di difficile ma belli ripidi. Fortunatamente la neve tiene anche fuori dalla traccia che abbandoniamo in alcuni punti. Raggiungiamo quindi la dorsale per la Remeda Rossa, la salita si fa più dolce. Raggiuntala cominciamo a scendere fino a un colletto, da qui sono visibili le Tre Cime di Lavaredo a sx. Riprendiamo a salire ripidamente seguendo i tornanti della traccia e intanto oltre a Pelmo e Tofane appare anche il Civetta. Alle nostre spalle ci sono numerose cime a noi note ma le più sconosciute. La bellezza di essere qui da soli e dove pochi sono stati prima, le tracce sono di due forse tre scialpinisti, è indescrivibile!
Finalmente e solo all’ultimo appare la croce di vetta, dietro lo spettacolo più grande la Croda Rossa, sembra di toccarla!
Il caldo patito in salita qui è mitigato da una noiosa arietta. Tante foto e qualcosa da bere e poi scendiamo velocemente all’alpe. I tempi tra salita e discesa non sono paragonabili, più che dimezzati penso!
All’alpe facciamo una breve sosta per mangiare qualcosa, ma soprattutto per riprendere le forze, siamo cotti e ci aspettano almeno un 100/150 m di risalita e ancora tanta strada!
Poco dopo le 16,00 torniamo al rifugio Sennes. I gestori si complimentano con noi, non sono in molti a scegliere quella meta e chi lo fa solitamente parte dal rifugio. Beh posso capirli, è lunga, ma con una giornata così tutta la fatica è stata ripagata.
Scartiamo l’idea della deviazione per Fodara Vedla, sarà per un’altra volta, e torniamo stanchissimi a Pederù!
Escursione altamente consigliata!
Dati GPS: Dislivello 1679 m– 22,60 km