Ieri un gruppo di amici mi ha proposto di fare un giro nel gruppo di Tessa e precisamente percorrere la lunga val di Fosse, che dal maso Vorderkaser in circa 12 km porta al passo Gelato e quindi al rifugio Petrarca (2875m).
L’idea mi andava dato che non conoscevo la zona; quindi stamattina sveglia forzata
e partenza verso la val Venosta, poi la Val Senales, poi nei pressi di Certosa bivio verso la val di Fosse; la strada ripida arriva fino alla località Vorderkaser a quota 1670 dove vi è un ampio parcheggio (2,80 euro compresa però una bevanda da consumarsi presso il ristorante
).
Si parte su strada sterrata in leggera salita che permette di gustarsi lo splendido panorama tra cime torrenti e pascoli talmente ben curati che sembrano finti;
dopo circa 5 km si giunge alla malga Eishof (2069m) (ottime torte) ; ora la strada sterrata lascia il posto a sentiero che con numerose svolte tra i rododendri si innalza rapidamente e porta sulla vedretta di Fosse sotto il passo Gelato; la neve porta bene e senza troppe difficoltà si giunge al passo Gelato (2908m) in vista del rifugio Petrarca posto un po più in basso sull’altro versante.
Visto che la giornata non era proprio messa male e visto che ero lì, guardando la cartina (ma già ci avevo pensato ieri sera), ho deciso di salire all’Altissima, una cima a nord del rifugio che confina con l’Austria, ottenute un paio di informazioni sullo stato del percorso mi sono incamminato da solo visto che i miei compagni non erano molto convinti dall’evoluzione del tempo
.
La salita non presenta grosse difficoltà, si parte su nevaio per circa 150metri poi si continua su roccette sempre su sentiero segnato;
quest’anno c’è ancora molta neve quindi ho trovato un paio di canalini da attraversare, ma senza grossi problemi, negli ultimi 200 metri si trovano tratti attrezzati con fittoni infissi nella roccia, catene e grosse corde;
Arrivato in cima a quota 3461m mi trovo immerso nelle nuvole
, giusto il tempo di fare un paio di foto e inizia a piovere; non mi resta che ridiscendere con molta attenzione e raggiungere i miei compagni che già avevano lasciato il rifugio.
Un bel giro in ambiente non ancora contaminato, in estate è frequentato soprattutto da chi percorre l’Alta via di Merano (soprattutto in rampichino) ma in questo periodo data la notevole presenza di neve non abbiamo trovato molte persone.