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Aggiungo, visto che allora ho parlato del buco sul crepaccio in terza persona, che in quel buco son finito io (posso scriverlo perchè finalmente ho trovato il coraggio di dirlo a mia moglie) dove ho mulinato le gambe per qualche secondo in cerca di un inesistente appoggio e guardato con apprensione il piccolo buco adiacente che si espandeva inghiottendo la neve del ponte. Ancora oggi non so come son riuscito a forza di braccia a uscirne e allontanarmi, come riportato, Quindi, per esperienza, occhio a quella vedretta! Quest'anno, visto che ero da solo come alla Vertana, ho rinunciato alla Hohe Wand in val di Vizze in una delle poche limpide giornate, perchè il percorso prevede di costeggiare una vedretta che, quando l'ho vista, mi ha troppo ricordato quella del Rosim.
Cavolo che paura! Meno male che non è successo nulla! Comunque quest'anno mi sono tenuto distante dai ghiacciai, inverno avaro ed estate calda significa buchi e crepacci.ovunque