La splendida Alpe Villandro, la 2a più estesa d'EuropaPuntata in Alto Adige domenica 27, stavolta alla scoperta di posti che non conoscevo. Mèta l’Alpe di Villandro, che mi ha lasciato a bocca aperta per la sua grandiosità. Ho scoperto poi, cercando si internet, che si tratta del
secondo pascolo in quota più esteso d’Europa. Sono della vastissime praterie che si perdono a vista d’occhio, punteggiate di baite e piccoli masi. Una delle cime più importanti è, oltre a Cima S. Cassiano, è il
Monte Villandro di 2509 metri, il mio obiettivo.
Inizialmente avevo adocchiato sulla carta l’accesso a ovest per la sperduta frazione di
Oberhiller (sopra Ponticino, in Val Sarentino), ma poi mi è venuto il dubbio che la strada, come accade non infrequentemente in A.A., fosse sbarrata da un divieto “eccetto per residenti”. Allora all'ultimo ho cambiato versante, salendo da est dalla val d'Isarco fino al “rifugio”
Gasser Hutte, in realtà un mega albergone che ho evitato accuratamente proseguendo fino a
Kaser 1742, dove però non sono sfuggito alla
tosatura del parcheggio di 4 euro (con tanto di colonnina-biglietteria a 1700 metri!).
Parto poco prima delle 9.00 e prendo
la forestale n 7 e mi alzo di quota verso la
Sella dei Sentieri 2056. Da qui ci si può rendere conto della grandiosità sorprendente dell’Altopiano. In Trentino non esiste nulla di simile. Prendo quindi il
sentiero n 1 che risale la eterna dorsale est che si innalza com una serie di lunghi sbalzi. Sembra di salire Cima Juribrutto moltiplicata per 5
. Ogni volta che ti sembra di arrivare in vista delle vetta, ecco un’altra dorsale da fare. La salita comunque è facilissima, il paesaggio vastissimo. La vista spazia a 360 gradi, verso sud svettano inconfondibili le guglie delle Dolomiti, il Sassolungo, la Marmolada, a nord purtroppo non conosco quasi nulla
. Poco dopo le 11 sono in vetta, con gigantesca croce, pacchiano mappamondo di cemento (?) e addirittura un robusto cannocchiale di tipo turistico, per fortuna non c’è il gettone! Tira però un’aria gelida. Verso sud la
vasta conca Plattenalm punteggiata di specchi d’acqua, ormai congelati.
Dopo una breve sosta e le foto di rito riparto verso la
Forcella Sarentina, dopo aver toccato la bella
cima panoramica quotata a 2460 metri, che si raggiunge senza difficoltà con grandiose vedute sulla Val Sarentino e, in lontananza verso sud, la Val d’Adige. Il vento per fortuna cala e ora si sta benone, con un clima meravigliosamente tiepido. Ne approfitto per una breve pennica al sole. Scendo alla forcella e, sbagliando e saltando la
deviazione col sentiero n. 3, risalgo sull’ampio costone di
Schartalpe, seguendo il
sentiero 19.
Quando mi accorgo dell’errore abbandono il sentiero, convinto di poter tagliare per la dorsale più a est ma resto “fregato” dalla imprevista comparsa di fitte cortine di mughi che mi sbarrano il passo. Allora torno sui miei passi e riprendo a scendere per un giro più largo per sentiero 19, che cala a sud fino a intercettare il
sentiero 19a, che mi riporta con un lungo traversone in leggera salita verso la Sella dei Sentieri. Di qui alla macchina per la stessa via dell'andata. Difficoltà tecniche nulle, disl. 1000 metri circa, sviluppo 19 km. Paesaggi mozzafiato tipicamente e inconfondibilmente “altoatesini”, da vedere!!!