Se a gennaio qualcuno mi avesse detto che avrei sciato nella polvere a metà luglio gli avrei sicuramente tirato una piccozza in testa. E invece è proprio quello che abbiamo fatto sabato scorso (16 luglio!) con una bella salita alle Cime di Campo (Kristallspitzen), meta poco frequentata nel gruppo Ortles-Cevedale, perché di solito tutti salgono alla più vicina e più facile Cima Tuckett.
Partiti sci ai piedi dal parcheggio dello Stelvio abbiamo risalito la pista fino al Rifugio Livrio e da qui con un lungo diagonale ci siamo abbassati nel Madatschferner ricongiungendoci con l'itinerario classico che sale dal canalino, adesso non più praticabile con gli sci. Qui inizia la solita salita sul ghiacciaio in direzione della Tuckettspitze, che però abbiamo lasciato alla nostra destra per puntare direttamente al Passo Tuckett. Neve ideale per salire e per giunta già tracciata da un gruppo prima di noi.
Dal passo abbiamo sceso un ripido ma largo canale e ci siamo abbassati nella sottostante Vedretta di Campo che abbiamo brevemente risalito per poi affrontare il ripido scivolo che porta sulla cresta a destra della cima centrale. Il pendio molto ghiacciato e il forte vento, che a giudicare dalle enormi cornici presenti in quel posto deve essere la norma, ci hanno fatto penare non poco per raggiungere l'antecima con ramponi e piccozza (Dieter con sci e rampant fino in cima ma secondo me ha rischiato un po').
Ridisceso con gli sci e con moltissima cautela il ripido pendio, stimato sui 40 gradi, forse qualcosa di più, ci siamo riportati nuovamente sul ghiacciaio e con breve risalita siamo tornati al Passo Tuckett. Da qui abbiamo fatto una splendida discesa su neve farinosa tipicamente invernale fino al centro del Madatschferner e con un ultimo ripellaggio (4 in totale) siamo risaliti al Livrio e poi scesi fino alla macchina per la pista, senza mai togliere gli sci e senza toccare sassi. Per tutta la gita siamo stati accompagnati dal cane Brick, incontrato per caso al Pirovano, che si è aggregato spontaneamente al gruppo e ci ha seguiti senza problemi fino in cima.
Ieri le condizioni erano tipicamente invernali, neve fresca che "scrocchia", un fondo duro e perfettamente rigelato che garantiva una certa tranquillità sul ghiacciaio, temperatura bassa ma non troppo, sole, tanto vento e neve ottima in discesa, con 15cm di farina su fondo duro. Pochi i crepacci e ben evidenti. Indispensabili ramponi, piccozza e per sicurezza anche l'imbrago. Nel complesso abbiamo trovato le condizioni ideali per questa grande gita, bella ma sicuramente non banale per la pendenza e il ghiaccio del pendio finale, e abbiamo fatto una grande sciata, forse una delle migliori della stagione. Di questi tempi cosa volere di più?
Unica nota negativa: ho decisamente sbagliato sciolina.
Panorama sul gruppo Ortles-Cevedale
Pronti per la discesa
Le impressionanti cornici del Ghiacciao di Campo
Sciare nella polvere a metà luglio
Vista sul Madatschferner
Altre foto qui:
https://dizzy.ath.cx/gm00/scialpinismo/cima-di-campo-20160716/