Domenica 1 settembre decido di fare una puntatina nel gruppo Puez-Odle salendo da Colfosco in val Badia
Si parcheggia nei pressi della partenza della funivia del Col Pradat, sopra l’abitato di colfosco.
Seguendo una ripida strada bianca per ampi prati, con bella vista sulle cime rocciose del Sassongher (a destra) e del Sass Ciampac (2672 m, a sinistra) si raggiunge ben presto il Rifugio Edelweiss 1840 m, posto su un altipiano erboso.
A questo punto seguendo il tracciato di uno skilift, si rimontano i prati alle spalle del rifugio, fino al termine della strada sterrata. Di qui il sentiero n° 4 risale ripidamente il pendio detritico che sembra sbarrare la valle fino ad un tabernacolo, il sentiero effettua ancora alcuni tornanti, dopo di che si segue sulla destra una deviazione (segnavia n° 7) che si inerpica sui pendii rocciosi che sorreggono la testata del vallone che fa capo alla Forcella Sassongher. Per una serie di cenge e canalini (attenzione in qualche punto all'esposizione, anche se comunque la traccia è sempre ampia) si risale fino ad uscire nella parte superiore, ripido ma costituito da erbe e ghiaie, che il sentiero risale con alcuni tornanti fino allo stretto intaglio di Forcella Sassongher (2435 m). Sull'altro versante, la detritica Val de Juel scende verso l'abitato di La Villa.
Dalla forcella si risale il ripido e franoso pendio a destra su terreno infido a causa del terriccio (pericoloso in caso di bagnato) e, per una serie di canalini con alcune funi metalliche che permettono di superare una breve paretina, si giunge ad una larga cengia con bella vista su Corvara e sui canaloni che sprofondano verso il basso. Una serie di tornanti sul ripido pendio ghiaioso permettono di toccare la crestina della vetta del Sassongher (2665 m). Vista spettacolare sulle conche di Corvara e Colfosco, su Sella, Conturines, Puez, Odle e, più lontano, sugli altri colossi dolomitici (Marmolada, Pelmo, Civetta, Tofane).
Ritornati con attenzione alla forcella, si scende brevemente sul versante di La Villa (Val de Juel) fino allo stacco di un sentiero sulla sinistra (segnavia n° 5), già ben visibile dalla forcella. Il sentiero, per prati, roccette e ghiaie, risale un erto pendio con stretti zig zag fino ad un costone erboso panoramico e, tagliando in diagonale un ultimo pendio detritico raggiunge una stretta forcelletta tra le quote 2635 (a destra) e 2615 (a sinistra), da dove la vista si apre sul vasto, concavo altipiano del Puez.
Scendendo per un centinaio di metri sull'altro versante, si incontra presto una deviazione a destra che, con breve salita fra prati e massi, consente di toccare l'ampia sella erbosa della Forcella Gardenaccia. Da qui si scende fino ad incontrare il sentiero 11 che si risale dapprima con pendenza moderata su fino ad una forcella e per pendio detritico si raggiunge la Cima Gardenaccia (2670m)
Vista spettacolare su Odle, Sass de Putia, Sella ed altipiano del Puez.
Sempre seguendo i segnavia (attenzione in caso di nebbia) si scende per ghiaie e pascoli fino a superare un costone erboso, dietro il quale sorge il Rifugio Puez (2435 m).
Prendendo ora il sentiero n° 4, si attraversa tutto il margine dell'altipiano, con vista verso la Vallunga e la val Gardena, e si raggiunge l'ampia Forcella di Ciampei (2366 m).
Scesi in un angusto canalino roccioso, si traversano dall'alto ripidi pendii detritici fin nei pressi di una seconda sella, crocevia di diversi sentieri. Preso il più evidente (n° 4), si scende con morbidi tornanti nel vasto avvallamento che ospita il Lago di Ciampei (2173 m, ormai asciutto) fino ad un'altra sella erbosa, da cui appare alla vista l'abitato di Colfosco. Scesi lungo il ripido pendio di ghiaie ed erba, si incontra ben presto la deviazione per la Forcella Sassongher e da qui si prosegue al Rifugio Edelweiss ed a Colfosco.
Concludendo, un bel giro senza grosse difficoltà con notevoli possibilità di varianti; lunghezza circa 18km, dislivello circa 1630 metri
Tempo di percorrenza con passo regolare circa 8/9 ore