Vetta del Peilstein m 2541 con vista sulla Val D'Ultimo
Discreta scalcagnata (18 km per 1300 mt di dislivello) in Val d’Ultimo (Alto Adige), con salita al super panoramica
cima Peilstein m 2542 con digressione ai
Tre Laghi (Drei See).
Originariamente avevamo intenzione di allungare al
Rontschor e
Muttegreub ma abbiamo desistito per l’ora tarda e in previsione dell’incognita del rientro, che si presentava molto articolato e soprattutto del tutto ignoto (con l’orrenda prospettiva di calare fino a Valburga e tornare su a piedi a recuperare l’auto).
Partiti da
Eggen a circa 1400 metri, a nord est di S. Valburga, abbiamo attaccato
l’ertissimo sentiero n. 1 (e anche fungoso, abbiamo raccolto salendo una sporta di finferli
, che risale senza respiro un bel bosco fino a un fantastico poggio erboso, dal quale si raggiunge il piccolo
passo di Hochjoch m 2275 e, finalmente, la cresta, dove si rifiata.
Si sale dapprima ad una
panoramica cima senza nome con una grande croce, quindi proseguendo per facile e lunga dorsale con leggeri saliscendi si perviene alla salita finale al
Peilstein 2542, con grandioso panorama su tutta la
Val D’Ultimo e sulle
Maddalene. Si cala per prendere la dorsale di nord ovest verso il Rontschor, ma a quota 2500 si scende leggermente per il sentiero 7a che si collega al sentiero 8 per i
Tre Laghi (Drei See), adagiati in una vasta conca a sud del Beilstoan m 2588.
I 3 laghi sono a quote leggermente differenti: 2442 il primo, 2488 il secondo e principale, 2501 il terzo e più piccolo. Dai laghetti puntiamo alla
sella di 2548 (senza nome e sentiero sulla mappa) ad est della cima del Rontschor 2711, quindi vista l’ora tarda decidiamo di non proseguire verso la cima del Rontschor e il Muttegreub ma calare, per scomode pietraie, direttamente nella magnifica conca sopra malga
Marschnell Alm m 2212.
Inizia ora l’eterno rientro, che preferiamo fare per la strada forestale per non “scassare” ulteriormente piedi e ginocchia, allungando di parecchio il percorso. Arrivati a
Gigghilrn 1677 dopo una discesa eterna, andiamo “a caccia” della via per rientrare sul versante dove abbiamo lasciato la macchina, dal quale siamo sperati però da un canyon franoso piuttosto impressionante e apparentemente impraticabile. L’ottima carta Tabacco 042 ci viene in aiuto riportando una stradella forestale che si insinua fin dentro il canyon, al di là del quale ci dovrebbe essere un sentiero che ci porta a Eggen.
Percorriamo la stradella con una certa apprensione, temendo che il passaggio chiave sia franato o dirupato o comunque non oltrepassabile: invece il sentiero cala comodamente e insperabilmente fin nell’alveo del torrente in secca, che passiamo senza difficoltà, quindi per stradelle pratose raggiungiamo
l’idilliaco villaggio isolato di Innerdurach Hofe e quindi in breve alla macchina.
Come detto, escursione bellissima ma piuttosto impegnativa di
18 km,
dislivello circa 1300 m coi vari saliscendi. Allungando al Rontschor e Muttegrueb si devono mettere in conto altri 5 km circa e ulteriori 200 mt di dislivello.