Escursione autunnale e tranquilla a una cima impronunciabile sopra Terento
Lasciata l'auto al parcheggio Winnebach, si sale su strada forestale incontrando presto la Astneralm
e poi sempre su forestale e buon sentiero si arriva in vista del Tiefrasthuette (Rifugio lago della pausa). Il cielo, inizialmente sereno, si fa grigio. Unico diversivo: quale sarà la cima delle molte che circondano il lago?
Fortunatamente i ravioli che mi accolgono mi distraggono, anche se il pomeriggio è noioso: il tempo non invoglia a passeggiate diversive; resta solo l'impegno di cercar un decente segnale per comunicare. Cena ottima, al di là delle aspettative e rifugio che si riempie di tedeschi in giro per l'alta via di Fundres. Come sempre sono l'unico italiano. Notte in cuccette rinnovate e quindi striminzite, con l'ovvio corollario che mi tocca in sorte come vicina una signora distrutta dalla tappa effettuata, che mi russa tutta la notte nell'orecchio:vita da rifugio. Fortunatamente mattina splendida; parto presto e al primo sole individuo la meta
Poco dopo mi saluta l'unico (visibile) abitante dei luoghi
Il rifugio, e i suoi abitanti, dormono ancora, la nebbia in valle persiste
posso salire solitario o quasi (con le ali non vale: è più facile arrivare alla cima)
sentiero gradevole, a parte un paio di salti di roccia, e poi alla forcella da dove si possono ammirare i ghiacciai della val Aurina dalla Croda Alta al Pizzo Rosso (non metto tutte le cime per non tediare). In particolare Gran Pilastro e Punta Bianca
Moeseler e Turnerkamp si fan notare, anche se con scarsa neve
da qui rifugio e lago si fanno ammirare
resta poco alla cima tra erba e rocce
e poi si scende godendo del tranquillo paesaggio