GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

Ritzlar, Kassianspitze e Samspitze da Kasereck sopra Latzfons

Verso le undici siamo partiti dal parcheggio Kasereck sopra Latzfons, data l’ora abbiamo optato per una breve gita panoramica nei dintorni. In un’ora e quaranta siamo saliti in cima al Ritzlar 2.526 m., dopo un breve spuntino abbiamo continuato in cresta scendendo e risalendo sulla Kassianspitze 2.581 e di seguito sulla Samspitze a 2.563 m.. Partendo dal parcheggio del caseificio Kasereck, il dislivello è ridotto a circa 700 m. Date le ottime condizioni atmosferiche e la brevità del percorso il tragitto era molto frequentato. Ci siamo fermati a bere una birra al rifugio nei pressi del santuario, ci ha servito Tamara Lunger conosciuta per le sue ascensioni himalaiane.
Sabato invece sono risalito al Lagazuoi, in compagnia di amici e martedì scorso dalla Vallelunga al Puez. I passi dolomitici in questi giorni li ho trovati molto trafficati specialmente dai motociclisti, la loro presenza oltre che rumorosa era anche assolutamente  pericolosa. Continui sorpassi in gruppo anche in curva, non so come essi possano godersi il paesaggio?. Purtroppo gli incidenti negli ultimi giorni sono stati numerosi e martedì scorso salendo verso il passo Sella sono stato testimone di un incidente mortale. Ero in compagnia di un amico medico che ha prestato i primi soccorsi. Non so come si possa limitare questa  invasione di turisti in moto, chiudendo i passi in alcune fasce orarie o altro ?

anche io credo che la moto sia una passione sfrenata, credo che ce lo possa confermare gente che qui dentro la moto la usa.

però ogni tanto c'è da dire che si trovano motociclisti che usano ben poco la testa, ti rendono difficile la guida perchè nelle curve non sai mai cosa fanno o se te ne troverai uno che sbuca all'improvviso.
purtroppo di incidenti se ne sentono sempre tanti, e d'altronde se unisci la velocità al fatto che il loro corpo non è protetto dalle lamiere di un'auto ma è esposto ad ogni possibile urto... 

la moto è una passione che io coltivo ed è anche uno stile di vita per alcuni.
Trovo insensato chiudere un passo solo per non vedere scene mortali, dovrebbero allora chiudere numerose strade, non solo montane, ma anche di città... e lo trovo ingiusto.

Concordo: sarebbe come chiudere i sentieri in montagnaperché ogni tanto qualcuno "la straccia". Magari potrebbe bastare qualche autovelox ... più pattuglia ... più motocarro da asporto.

Sempre bella ed appagante l'escursione al santuario di Latzfons ed all'omonimo rifugio: panorami magnifici, ottima cucina, gestori molto cortesi e Tamara è un "di più"
Quando siamo saliti la prima volta Matilde aveva 3 anni e cominciava a consumare i suoi primi scarponi, era arrivata al rifugio da sola ed è li che è nata la sua passione per l'erba cipollina, dopo essersi spazzolata il classico piatto di uova, patate e speck. Per salire alle cime e farsi la cresta invece aveva preferito approfittare dello zaino portabimbo per schiacciare un ronfata
Questa escursione è interessante anche fatta in versione invernarle con le ciaspole, le foto risalgono all'inverno scorso:

che foto stupende... che tonfo al cuore sento quando vedo i paesaggi innevati...

Ho un brutto ricordo di quella gita, un lastrone mi ha trascinato in salita per circa venti metri, è andata bene con uno spavento.

In che senso "trascinato in salita"?

Stupenda la foto della chiesa: bello il contrasto dei colori blu e rosso, buona la proporzione sulla regola dei terzi, magico il contrasto chiaro e scuro. Complimenti!

Avevo capito, solo che "trascinato in salita" era troooppo bello.

La foto è veramente bella. A volte sono proprio quei 10 minuti di "luce particolare" che fanno la differenza.

Circa le (mini) valanghe ho anch'io un "episodio" vissuto in prima persona. Era marzo/aprile di circa 10 anni fa. Stavo salendo il Pelmo, tanto per cambiare... da solo. Avevo già passato la mitica cengia e faticosamente risalito il ghiaione, ghiaione che era invisibile sotto la neve. In uno dei rari attacchi di lucidità stranamente mi sono reso conto che la neve era troppo "bagnata e fangosa". Pur essendo ben deciso a salire, ancora più stranamente ho deciso di abbandonare la salita e sono sceso sino al limite della neve a mangiare e prendere un po' di sole (*). Neanche mezzora è c'è stata un piccolo distacco, che ho visto ben bene da lontano. ... Bhe, se avessi continuato temo che d'estate avrebbero trovato un altro Similaun coi brasi incrosai.

(*) Quella volta sono diventato viola come il tetto della chiesa.