Sabato scorso, escursione con ciaspole alla PLANKENHORN (2543 m), partendo da Lago di Valdurna (1540 m) in alta Val Sarentino.
Dal lago, si percorre tutta la forestale sul fondo della Grossalpental, fino alle ultime malghe a quota 2000 m: da qui passare sul lato orografico sx del torrente (destro in salita) e costeggiarlo tutto fino alla forcella Fortschellscharte (2305 m) che si ha sempre di fronte a N, da qui a SX per ampio crestone fino in vetta.
Discesa per lo stesso itinerario di salita oppure come abbiamo fatto noi, con itinerario circolare, passando per Cima o Corno delle Capre, sempre a 2530 m circa, risalito dopo essere scesi in forcella tra le due cime.
Salendo al Lago di Valdurna (catene da neve!!!, poiché è nevicato la notte), lo si costeggia sulla sx. Si sale su strada forestale fino al tornante che gira secco a sx, con un ponte in legno, da lì, con ciaspole, si va invece diritti sul versante orografico sx del torrente e lo si risale seguendo il fondovalle che pian piano piega a dx.
La salita è lunga, poco ripida e costante al 5%, senza strappi: solo alla fine si deve strappare con alcuni zig - zag, fino ad arrivare in forcella Fortschellscharte (2305 m), che si trova sempre davanti a noi, a N.
Da lì, si può raggiungere la più nota Cima di San Cassiano o Kassianspitze che si trova alla nostra dx - a quasi a 2600m - mentre la nostra metà, è oggi la PLANKENHORN (2543 m) che rimane alla nostra sx. La si risale per mezzo di un crestone regolare che parte direttamente dalla forcella, a tratti appena un po’ ghiacciato e spazzato dal vento, fino alla panoramica cima doppia collegata da una crestina (solamente segnata da “omino” di pietre).
Panorama: a nord tutta la cresta di confine, oggi molto imbiancata, e quindi con cime poco riconoscibili, a est proprio sotto di noi, la città di Bressanone, a nord la città di Vipiteno. Siamo in cima alle ore 13.00, con molto freddo (-10°C) ma durante la salita il sole primaverile ci regala una temperatura da maglietta in maniche corte. Da rimarcare il tempo brutto che copriva tutte le Dolomiti.
Dalla cima, scendiamo verso ovest alla forcella sottostante e visto che le forze ci sorreggono decidiamo di risalire la vicina Cima delle Capre (pessima traduzione del nome originale che non ricordo) sempre a circa 2540m: sono altri 150-200 m di dislivello che si sommano ai 1000 di prima… questa cima è invece segnata da un bel capitello in legno con Crocifissione e da un libro di vetta.
Rientro in forcella tra le due cime, e pranzo al sacco con apprezzata bottiglia di lambrusco e dolci caserecci!
Rientro al lago di Valdurna alle ore 17.00 (circa 2 ore) ravanando sempre con ciaspole su bellissima neve soffice e polverosa di 30 cm.
L’escursione è anche una classica scialpinistica e in effetti abbiamo visto una decina di MS che raggiungevano la KASSIANSPITZE e pennellavano discese goduriose!
Prossimamente le foto: poche pero', perché da metà escursione in sù ho sbagliato l’ISO, azz*.
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