La Guardia Alta
Bellissima escursione in
Val d’Ultimo alla Guardia Alta di 2608, che domina la
Valle Falcomai (Kirchbachtal, Valle di Rio Chiesa, una valle laterale). L’avvicinamento in auto è piuttosto laborioso e bisogna districarsi tra mille strette
stradine, partendo da
S. Pancrazio - St. Pankraz) in direzione di
Staffler Alm 1875.
Malga Staffler
Maiali felici...
La strada ha il divieto a circa un’ora di marcia dalla malga, che si raggiunge col ripido
sentiero n 6. Sorge in posizione fantastica su un erto costone pratoso: si rimane incantati ogni volta da queste bellissime malghe dell’Alto Adige dove sembra di ritornare indietro nel tempo. Nei prati circostanti razzolano liberamente galline e alcuni maiali in un’atmosfera veramente agreste.
Malga Staffler
In vista della forcella Norderscharte 2372
Forcella Norderscharte con vista sulla Val Venosta
Ultimo strappo verso la cima
Proseguiamo col
sentiero n. 6 fino a intersecare il
sentiero 1 Stafflerwerch quindi, dopo un traversone nel bosco, per belle balze erbose di pascolo fino a intercettare il
sentiero 9 che ci porta fino alla
forcella Norderscharte 2372, con vista grandiosa sulla
Val Venosta. Di qui per facile cresta raggiungiamo la vetta di
Guardia Alta - Naturnser Hochwart 2608 con grande croce e panorama da urlo a 360°: si vede letteralmente “il mondo”,
i principali gruppi Dolomitici, il
Lagorai, le
Maddalene, le
montagne verso il confine con l’Austria.
Cima Guardia Alta
La vetta si sta affollando...
La cima si sta affollando, decidiamo di levare le tende tentando l’anello che avevamo in mente, ovvero
percorrere tutta la cresta occidentale fino ai Tre Laghi. Il percorso col
sentiero n 5 è meno difficile di quel che temevamo ma in compenso è molto lungo ma, soprattutto, è un continuo saliscendi lungo una sequenza di cime dove ogni volta si perde un centinaio di metri di dislivello: una
cima senza nome 2536,
Drei Hirtzen Spitz 2545,
Krauterknott 2467,
Tablander Joch 2428 (passo),
Schwazer Moarkuk 2616.
Iniziamo la traversata con parecchi saliscendi, dove non c'è più nessuno
Sguardo indietro ai crinali appena percorsi
Panorami grandiosi sulla Venosta
Lago Falcomai visto dall'alto
Alcune discese non sono banali e devono essere affrontate con un po’ di attenzione. Al Tablander Joch la mia “socia di gita” decide che ne ha abbastanza e quindi scende al
Lago Falcomai - Falcomaisee 2180 a farsi un bagno
. Io proseguo per andare a vedere la
conca coi Tre Laghi, che peraltro avevo visto in una escursione precedente qualche anno fa. Ci dividiamo quindi dandoci appuntamento un paio d’ore dopo in riva al lago. Raggiungo rapidamente la cima
Schwarzer Moarkuk 2616 che oltrepasso quasi di slancio: avrei voluto vedere il
caratteristico bivacco di sassi ma nei pressi della cima non lo trovo, torno anche un po’ indietro ma niente. Proseguo calando per la cresta di sfasciumi fino allo
splendido specchio d’acqua Plombodensee 2502: sulle belle rive pratose del lago inondate di sole ci sono mucche al pascolo che col loro scampanìo danno un’aria festosa al paesaggio.
Schwarzer Moarkuk 2616
La conca con il Plombodesee
Il lago inferiore
Qualche foto e via, calo al lago inferiore con l
a brillante idea di trovare una traccia che permetterebbe di traversare in quota senza perdere dislivello. Però non c’è una mazza, né ometti né tracce, niente alla lettera. Questo dovrebbe essere sufficiente a lasciar perdere, ma con la mia proverbiale testardaggine cerco ancora fino a che
trovo un’esile traccia. Per un po’ riesco a seguirla abbastanza bene poi la perdo in continuazione.
Il lago principale dei Tre Laghi - Drei Seen
Il versante è ripido, brutto, con sfasciumi scomodi da attraversare. Grazie al GPS del cello riesco in qualche maniera a mantenere la rotta, fino a intercettare un sentiero più in basso, ben segnato. Sono ringalluzzito, seguo il sentiero che si alza di quota quando sparisce di nuovo in vista di
brutti dirupi proprio in vista del lago Falcomai. A questo punto ho due le possibilità: perdere parecchia quota, quasi 500 metri, per scendere per faticosi sfasciumi fino al sentiero che sale da Falkomai Alm 2051, oppure provare a passare da sopra a monte dei dirupi. Provo questa ultima soluzione e la imbrocco
.
Eccomi in vista del Lago Falkomai dopo l'infame traversone
La traversata non è facile, con tratti esposti su canalini ripidi ma alla fine riesco a raggiungere il lago Falcomai. Poco più avanti raggiungo l’amica, perfettamente rilassata dopo il bagno e un relax di due ore, mentre io sono stanco e sudato come un bue
Lago Falkomai
Malga Falkomai 2163
Malga Leger
Iniziamo il rientro, passando per la meravigliosa malga
Ausser Falkomai Alm 2163, un posto da sogno illuminato dalla luce radente del sole ormai al tramonto. Proseguiamo quindi col
bellissimo sentiero n 1, un l
ungo traversone pressoché pianeggiante, per chiudere l’anello poco sopra Malga Staffler. Quindi giù alla macchina per la stessa via ripida dell’andata. Giro non difficile ma abbastanza lungo, ultrapanoramico per lunghe dorsali. Evitando la ravanata che ho fatto io, e che sconsiglio, bisogna tenere in conto un dislivello aggiuntivo di circa 150 metri per risalire da malga Falkomai al lago. Sviluppo km 20,2, dislivello circa 1500.
Il percorso