Ieri abbiamo inaugurato finalmente la stagione estiva di escursionismo
Un po' stufi agri di neve (anche per il pericolo valanghe e il tempo incerto) abbiamo optato per un
giro da pensionati nella zona di Merano. Abbiamo deciso di fare la "passeggiata Tappeiner", che tutti descrivono come "meravigliosa". In realtà è (scusate) una solfa pazzesca. Il più scalcinato sentiero del Lagorai è certamente più affascinante
. E' una passeggiata tipo giardinetti, con torme di attempati turisti che sbarcano in corriera, famiglie con passeggino, bambini frignanti o urlanti eccetera. Tutti percorrono, chi a passo lento, moderato o veloce, questa stradella pianeggiante a mezza costa sopra Merano. Per carità, ci sono bei squarci panoramici, le piante esotiche messe a dimora un secolo fa
Franz Tappeiner (1816-1902, medico e appassionato di botanica, da cui la passeggiata prende il nome), ma non è roba che fa per noi.
Piuttosto delusi, dopo aver completato il percorso (circa 2 ore ma noi siamo partiti da più lontano, da Lagundo, seguendo un "
Waalweg", i cosiddetti sentieri d'acqua lungo i canali di irrigazione) decidiamo ipso facto una variazione. Giammai l'orrido rientro per l'andata, andremo a vedere gli splendidi castelli che si scorgevano in alto. Siamo quindi saliti per stradelle e sentieri verso l'abitato di
Tirolo, passando per
Castel Brunnerbug e quindi verso l'austero
Castel Tirolo, che abbiamo visitato, molto bello. Soprattutto i
due magnifici e spettacolari portali, massima espressione della scultura romanica nell'arco alpino, con figure e rappresentazioni simboliche e fantastiche, alcune delle quali ancora misteriose nel loro significato, lasciano davvero ammirati.
Nel ristorante poco sotto al castello c'era un pseudo "
Centro Recupero Rapaci", dove facevano "voli dimostrativi" al modico prezzo di 6,50 euro a cranio. Un po' per il prezzo esoso, un po' per l'impressione che la definizione "centro recupero rapaci" fosse una foglia di fico per coprire l'ennesima baracconata ad uso turistico, ci siamo diretti verso la
splendida frazione di S. Peter (con chiesetta), dove abbiamo visto comunque col binocolo l'esibizione dei rapaci
Un po' triste a dire il vero: i rapaci vengono fatti svolazzare avanti e indietro da dei posatoi a circa 20 mt di distanza, allettati da bocconi prediposti dal personale. Mah...
Proseguiamo per la via del ritorno, forse la parte più bella di tutta la giornata, con vedute notevoli sulla Venosta, passando per
Castel Thurnstein, lungo stradelle e sentieri finalmente senza ressa di turistame, toccando splendidi masi isolati ma abitati, dove ci rendiamo conto, ancora una volta, che l'Alto Adige è un abisso avanti a noi per quel che riguarda il paesaggio rurale antropizzato. Tutto bello, tutto curatissimo, campagne con meli, viti, siepi, fiori ovunque.
La giornata si è conclusa al "
Forst", dove abbiamo mangiato assediati da famiglie con mocciosi frignanti/urlanti, una vera persecuzione.
Comunque, se il tempo tiene e non c'è pericolo, mi sa che il prossimo week faremo una splendida rentree sulla neve
Nell'allegato il meraviglioso Portale della Cappella