08.09.14
Nella giornata di Lunedì 8 sono libero dal lavoro e, visto il gap di 2 giorni di bel tempo, decido di portarmi nell'Alto Adige nord-orientale. Percorro il lungo tragitto da Verona sotto il bel cielo stellato e alle 5 arrivo al ristoro Sage, dove parcheggio la macchina. Mi incammino alla luce della frontale per il ripido sentiero nel bosco che taglia i tornanti della forestale fino ad un pulpito dove essa finisce. Attraverso una fascia boscosa, raggiungo ad un tratto scalinato e protetto da una ringhiera di legno e infine guadagno un crinale tra i larici dove la vegetazione si dirada e si vede intravede il Rifugio Roma con di sfondo la superba piramide del Collalto. Intanto alle mie spalle le montagne iniziano ad illuminarsi
Alba sopra Riva di TuresSuperato un ponte sul torrente, con una breve rampa sono al Rifugio Roma. Il sentiero continua sopra e passa nei pressi di uno splendido laghetto dove il panorama si apre completamente verso il Collalto
Il lago sopra il rifugio con il Collalto di sfondoParticolare sulla vetta del Collalto con la cresta di salitaIl sentiero si snoda in una bella landa pianeggiante fino ad un ometto dove i segnali spariscono
Ometto con la Vedretta di Ries OccidentaleOra il percorso continua su enormi laste di granito inclinate davvero impressionanti, in alcuni tratti coperte da nevai. Su terreno non sempre facile guadagno l'inizio della vedretta dove le inizia la chiara traccia creata dai numerosi passaggi degli escursionisti: la neve è bella dura e compatta, i crepacci sono ancora perfettamente chiusi.
Il Collalto salendo sulla vedrettaNei pressi della crestaSuperate due rampe piuttosto decise, il ghiacciaio spiana e si può dominare tutta la cresta fino al culmine della traversata, il Monte Nevoso.
Le vette sopra la Vedretta di RiesLa prima mèta, il Monte Magro, è una morbida altura contornata da sfasciumi di granito: raggiunta la base, si sale su un rampa un pò instabile fino alla croce di vetta a 3273 metri. Il panorama è eccelso, le nuvole pomeridiane devono ancora alzarsi e la vista spazia verso tutte le Alpi Aurine e le Dolomiti più a sud. Vertiginosa soprattutto la visuale verso la Valle di Anterselva, 2000 metri più in basso.
Gli sfasciumi sommitaliCroce di vettaPanoramica di vettaAutoscatto di vettaLa cresta continua dunque verso verso la modesta elevazione del Frauenkopfl: si cala sul bordo nevoso della vedretta e si risale su sfasciumi instabili segnati a bolli.
Controluce verso il monte MagroSalendo al Frauenkopfl verso Monte MagroLa cresta sommitale del FrauenkopflRaggiunta la seconda vetta si scende sempre su bordo nevoso e si perviene velocemente al Fernerkopfl dove sale la via dal Rifugio Vedrette di Ries. Da qui, per cresta nevosa, si scende al gendarme che si interpone tra Fernerkopfl e il Monte Nevoso. Per superarlo, è stata installata una via ferrata, breve ma non semplicissima, con un traverso su roccia un pò scivolosa.
La cresta del Fernerkopfl verso il gendarmeIl verticale attacco della ferrataDopo la ferrata, si scende nuovamente sulla neve per un breve tratto fino ad intercettare l'inizio della cresta: da qui la salita si fa ravanosa ma non troppo esposta, con dei passi di arrampicata piuttosto facili ed eventuali tratti scabrosi attrezzati.
La cresta nevosaTratto scabroso attrezzatoTratto di arrampicataAlla fine la cresta spiana e raggiungo comodamente la croce di vetta a 3358 metri. Nonostante le nuvole, la visione è ancora favolosa
. Il Collalto risplende sotto le scure nuvole minacciose
Il CollaltoLa croce di vetta e la cresta di discesaScendo dunque per la cresta nord, più semplice di quella di salita ma in ogni caso piuttosto ravanosa: tratti terrosi, sfasciumi e neve si susseguono fino alla spalla nevosa.
Tratto di cresta su sfasciumiSuperato il nevaio, la cresta diventa più facile, facendo eccezione per un breve punto attrezzato. Il tempo sta peggiorando e inizia a piovigginare leggermente nonostante le nubi rimangano alte e mi permettano di vedere i due giganti della Alpi Aurine
Picco dei 3 Signori e Pizzo RossoIl Collalto e il vallone di discesaLa pioggia dura poco e torna subito il sole, giusto in tempo per ridare colore ai Maler See
I Maler See visti dall'altoFinalmente, superato un ponte su una forra, sono in vista del Rifugio Roma dove mi godo una meritata sosta e la dolce luce del pomeriggio.
Il Rifugio RomaRipercorro dunque l'itinerario di salita nel bosco e, brevemente, sono nuovamente alla macchina conlcudendo così lo splendido itinerario
Le luci pomeridiane nel fondovalleSviluppo 19 Km
Dislivello 2000 metri
Difficoltà EEA (tratto di ferrata)