GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Escursioni fuori dal Trentino => Alto Adige - Sudtirol => Topic aperto da: stef48 - 18/08/2015 18:30
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Con colpevole (colpa del bel tempo) ritardo posto questo giro sui monti sarentini. L’idea nasce dalla corsa Skyrace di 24h e poi dal giro di 7 giorni che percorre parte del tracciato (ma non di corsa) da Bolzano a Merano contornando la Val Sarentino noto come Hufeisen (ferro di cavallo così segnato anche sulla Tabacco).
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Ecco i percorsi citati.
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Conoscendo già le parti terminali (Bolzano-Cima San Cassiano e zona Hirzer-Ivigna, mi son concentrato sulla parte dell’alta valle (attorno al passo Pennes per intenderci). Poiché il percorso non tocca le cime vicine, ho aggiunto con deviazioni la Jakobspitze la Tagewald e il Weisshorn (questo un su e giù parzialmente attrezzato): tre cime sui 2700 m; punti di pernottamento il Marburger Huette e l’alberghetto di Passo Pennes. (I nomi sono in tedesco perché più semplici da reperire con Google).
Ecco la descrizione: tre giorni di previsioni discrete dal 10 giugno e quindi, assieme ad un amico, partenza! In auto fino al piazzale bus di Sarentino (per questione di orari) poi bus fino al lago di Valdurna e di lì verso la Jakobspitze (cima san Giacomo) con veduta sul lago
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e salita un po’ faticosa ad inizio stagione tra i rododendri
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fino a raggiungere la vetta
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e poi discendere al rifugio
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Fin qui niente neve o quasi, dal giorno seguente..
Primi ospiti della stagione pernottanti e quindi il mattino presto verso la seconda cima (cima Tramin)
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con qualche bel residuo di slavine da attraversare, ma niente di impegnativo se non per la disavventura allo scarpone del mio amico
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che ha rallentato molto l’andatura avendo bisogno di costante manutenzione. Dalla cima si ridiscende dall’altro versante, ma il sentiero è scomparso in un canalino di neve ghiacciata
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e quindi scendiamo avventurosamente per la cresta piuttosto instabile. Di lì una traversata in luoghi selvaggi (pur essendo relativamente vicini alla valle) incontrando parecchia neve, laghetti e ruscelli di disgelo
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fino ad arrivare in vista del Passo Penens con vista sul ghiacciaio di Malavalle
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e sulla meta del terzo giorno: il Corno Bianco di Pennes
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Arriviamo quindi al Passo (e questa è l’unico neo del giro: l’albergo è sulla strada che è molto gradita dai motociclisti). Fortunatamente la sera è tranquilla e così la notte a parte un furioso vento che (così penso) spazzerà la foschia presente.
Terzo giorno e constato di aver pensato male. Un nebbione padano portato dal vento che continua a soffiare forte da sud. Pazienza, si parte; il percorso quasi in piano poi sale al Giogo delle frane per poi scendere verso Rio Bianco e da qualche parte prima del giogo si sale al Corno Bianco (al quale presto rinunciamo vista la scarsa visibilità). Quasi subito constatiamo che la nebbia si infittisce e aumentano le chiazze di neve che ingoiano il sentiero e relativi segni. Finalmente si sale un po’ a una forcella
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il giogo? No. La forcella da’ ad una piana innevata e sentiero o segni niente. Ma si indovina una seconda forcella e puntiamo a questa. Ancora niente Giogo, ma conche e forcelle sempre più in su, mentre noi dovremmo andare in giù. Finalmente si intravede un chiaro segno e un sentiero; lo seguiamo, ma sale… E a questo punto mi son ricordato di avere un piccolissimo smartphone con MyTrails e altre app che fortunatamente mi hanno aiutato a superare il binomio nebbia/neve ( I particolari, a chi può interessare, son riportati al punto 4. qui: http://neofitagps.webnode.it/smartphone/ (http://neofitagps.webnode.it/smartphone/)) e scendendo alcuni metri lungo la cresta ho trovato il punto di discesa
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Alla fine seguendo prima un sentiero instabile per slavine e poi un bella valle verde (con sberleffo finale del Corno Bianco che si fa vedere per un attimo nella nebbia), arriviamo alla meta a Rio Bianco per prendere il bus per Sarentino, oltre alle prime gocce di pioggia, e chiudere il giro.
Bel giro da farsi appena aprono i rifugi (informarsi) con qualche attenzione ai depositi di neve a volte insospettabili, in zone altrimenti difficili da pensare per una gita singola e in luoghi molto selvaggi e solitari: in tre giorni abbiamo trovato una persona (un runner che si allenava per la gara), eccettuati ovviamente i dintorni di Passo Pennes.
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Bell'itinerario per solitari, fuori da affollati percorsi classici
Si sta ancora bene nell'alberghetto a passo Pennes ? ci sono stato un paio di volte parecchi anni fa e, a parte il via vai di motociclisti di giorno, mi son sempre trovato bene.
La nebbia è quasi di casa al passo, se ben ricordo
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Bellissimo giro :) noi abbiamo fatto solo alcune tappe come singole escursioni.
Anni fa eravamo saliti al Corno Bianco senza nebbia ;) e il panorama è davvero fantastico! :D
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Si sta ancora bene nell'alberghetto a passo Pennes ?
La nebbia è quasi di casa al passo, se ben ricordo
Sì, si sta ancora bene.
Purtroppo l'ho constatato anch'io.