Alle 8,15 parcheggiamo sulla sponda del lago di Valdurna,davanti al Fischerwirt,panorama idilliaco ed aria già piuttosto ....fresca.
La prima impressione è sciupata dalla proprietaria che senza salutare ci informa che il parcheggio è riservato e che per sostare dobbiamo consumare qualcosa!Lo sapevamo già e Rolando le dice cortesemente che era in programma di fare sosta per una torta al ritorno.Se era per me la mandavo gentilmente dove non batte il sole,ed in tedesco, tanto per farle capire l'antifona.
Un attimo e il buonumore ritorna.
Si parte sul sentiero n.5 che sale subito ripido tra ripidi pascoli perfettamente segati e varie alm,sempre molto curate.
Il vento che ci tormenterà tutto il giorno è già prepotente e parecchio freddo;questo contribuisce a tenere un bel passo che con 660 metri/ora ci porta rapidamente in alto tra grandi distese di mughi.
Quassù il sentiero è stato allargato per almeno tre metri tagliando mughi molto grandi e quindi sicuramente vecchi:peccato e ci chiediamo anche che necessità ci fosse....
La temperatura cala fino a pochi gradi sopra lo zero,il cielo è limpido e la vista spazia liberamente.
Tra prati pieni di tane di marmotte fischianti che impegnano la fedele Maya in grandi corse esplorative,arriviamo ai piedi del Tellerjochspitze,una delle tipiche cime sassose della zona,che con i suoi 2563m domina il Tellerjoch.
Qui il vento è micidiale e ci gela e sbatacchia:guanti,cappello e giacca a vento sono indispensabili!
Ci avviamo lungo la ampia cresta rocciosa,mai impegnativa,che ci porterà alla nostra cima,i 2754m del Jakobspitz.Siamo stati piuttosto veloci e,fatte le rituali foto alla croce di vetta,ci ripariamo fuori dalle raffiche sferzanti per una tranquilla pausa.
La vista spazia dalle Pale alle Odle,include il Catinaccio,il Sassolungo,l'Ale di Siusi,scorci del Lagorai e poi,più ad Est spiccano le nevi del Carè Alto:panorama grandioso attraversato da stracci di nuvole che passano velocissime in distanza;tracce della recente nevicata ci sono anche qui,ma non creano il minimo intralcio.
Lasciamo a malincuore questo belvedere privilegiato e ci avviamo sul sentiero n.16 che,passando sotto al Lorentzspitz,ci porterà prima alla Flaggersharte (Forcella Vallaga) e da qui,con un brevissimo tratto assistito da cordino metallico,all'incantevole Rifugio Flaggershartehutte,sull'omonimo laghetto