Oggi torniamo sull'Altissima, salita tanti anni fa durante un bel trekking. Le cose sono cambiate da allora, il rifugio non è più lo stesso, una valanga nell’inverno 2014 ha portato via un pezzo di storia, ci aspettavamo un bivacco messo lì alla bella e meglio invece hanno fatto un bel prefabbricato in attesa di ricostruire la storia! Anche l’Altissima non è più la stessa…ma partiamo dall’inizio.
Arriviamo al posteggio all’inizio della Val di Fosse, trasversale della più conosciuta Val Senales. Il posteggio dovrebbe essere a pagamento ma se non c’è il posteggiatore non si paga (così ci ha detto un local), e per noi così è stato!
Risaliamo la lunga Val di Fosse, tanto lunga quanto bella. Prima sterrata, fino a poco dopo la Eisalm, poi militare che prende quota con una lentezza mostruosa. Al ritorno abbiamo sfruttato i sentieri che la tagliano.
Finalmente raggiungiamo il P.so Gelato e poco sotto appare il “prefabbricato di lusso” che è il rifugio Petrarca. Scambiamo due parole con il gestore, l’Altissima è tutta pulita si sale senza problemi in un’ora e mezzo/due…ricordavamo meno! Comunque il tempo l’abbiamo, lasciamo gli zaini al rifugio e ripartiamo.
Poco dopo la morena sul sentiero troviamo un cartello di divieto, un po’ perplessi vediamo però che prosegue alle nostre spalle con una bollatura diversa. Troviamo una prima catena e poi un’altra. Sempre più perplessi, chi si ricorda se c’erano catene, forse un paio, ma in verità ricordavamo un sentiero dove potevi utilizzare tranquillamente i bastoncini, cosa che ora sono di impiccio e quindi li lasciamo nei pressi della terza catena. Raggiungiamo una sorta di balconcino e vediamo il resto della salita, dove molto chiaramente non può esserci il sentiero che ricordavamo, troppo roccioso. Breve traverso, si cambia versante e con facili passaggi di I° raggiungiamo altre catene, pioli e infine la cresta…tutto un altro percorso. La conferma definitiva l’abbiamo poco prima della cima quando incrociamo l’altro sentiero e dalla coppia che ci precedeva. Veniamo così a sapere che la salita è stata modificata sei o sette anni fa perché il vecchio percorso era troppo pericoloso per la caduta massi.
La nuova salita è ora un po’ più faticosa, sicuramente più tecnica anche se non difficile ma anche molto più bella e divertente.
Tornati al rifugio facciamo una breve sosta e ritorniamo verso valle. Sosta pranzo alla Eisalm e cercando di incamerare l’ultima frescura torniamo al posteggio.
Dati GPS Dislivello 1854 m – 26,30 km