Il magnifico lariceto del Parco Naturale del Monte Corno
Con poca voglia di prendere vento, freddo e pestolare neve crostosa in alta quota, decidiamo di visitare il
Parco Naturale di Monte Corno, tra Anterivo e Trodena (BZ), che non abbiamo mai visto. E’ il parco più a sud dell’Alto Adige, ad una quota tra i 300 e 1.780 metri. Per la sua posizione geografica e il suo clima submediterraneo, presenta un’ampia varietá di associazioni vegetali.
Trodena, punto di partenza dell'escursione
Il Parco interessa i territori di
Anterivo,
Montagna,
Egna,
Salorno e
Trodena. La zona protetta è delimitata a nord dal Passo di S. Lugano (Trentino), a sud-est dalla Valle di Cembra (Trentino) e ad ovest dalla Val d’Adige tra Egna e la Chiusa di Salorno.
Geomorfologicamente si possono distinguere due zone: una parte è costituita da rocce calcaree di dolomia mentre nell’altra parte predomina il porfido quarzifero di Bolzano. Di tutti i parchi naturali dell’Alto Adige, questa zona protetta comprende
la più grande varietá di flora e fauna.
Vista verso nord: a sx si distingue quasi all'orizzonte la "prua" inconfondibile del Macaion
Scegliamo di esplorare la parte nord del
Monte Cislon con un giro ad anello che ci porta alla malga omonima. Parcheggiamo a
Trodena m 1175 e prendiamo la stradella selciata
n. 2, che poi diventa bel sentiero nel bosco (
2A) e con salita modesta ci porta a ridosso del
baratro roccioso denominato Hochwand, con vista strepitosa verso
Corno Bianco e
Corno Nero, la zona di Aldino e la Val d’Adige col
Roen e
Macaion che si stagliano all’orizzonte.
La salita verso Hochwald
Balcone panoramico
Vista su Aldino, alle spalle si distingue il Corno del Renon
Il passaggio quasi a picco sul baratro, sullo sfondo il Corno Bianco
Il sentiero percorre ora una cengia quasi a picco sul precipizio, protetta in parte da una esile staccionata in legno e un tratto di funicella. Si passa senza problemi, ma con ghiaccio o neve potrebbe diventare un passaggio ostico. Dopo un traversone più facile nel bosco ci ricongiungiamo alla strada forestale, dove saliamo fino ad un
magnifico e vasto lariceto. Qui ci fermiamo al sole, in una radura tra larici secolari per la sosta panini e una doverosa pennica
Il secondo notevole punto panoramico
Vista sulla Val d'Adige, con la Catena della Mendola e, in basso, i Monti di Mezzo col lago di Caldaro
Il magnifico lariceto
Il sentiero 3 scende verso Malga Cislon attraversanto il lariceto
Il lariceto è un tipico paesaggio "modellato" dall'uomo, che curava questo ambiente con un duplice scopo: come pascolo per gli animali e come fonte di prezioso legname
La bellisisma Malga Cislon sorge ai margini di una spianata
Nei pressi di Malga Cislon, vista sul Brenta
Nel pomeriggio riprendiamo la marcia col
sentiero n. 3 calando leggermente di quota fino alla
spettacolare pascolo di Malga Cislon m 1249, in una spianata fantastica con vista sulle
Dolomiti di Brenta. Dopo aver bighellonato a fare foto, per strada forestale in leggera discesa
rientriamo a Trodena col sentiero n. 1.
Ritorno a Trodena, sullo sfondo Corno Bianco, Corno Nero e M. Cugola o Kugespitze
Più che un’escursione vera e propria, è una passeggiatona da ultrapensionati, o da postinfartuati: ma ogni tanto ci sta, mica possiamo fare sempre giri da 20 km a botta
. Gli ambienti naturali sono molto belli, con gran bei panorami anche se gran parte della escursione si svolge nel bosco. Pur essendo posti “facili”, c’era pochissima gente in giro. Sviluppo 10 km, dislivello circa 400 m.
Il percorso