Alla sveglia il tempo non sembra neanche male ma giusto il tempo di fare colazione, colazione un po’ troppo abbondante forse, che le cose cambiano.
Seguendo le indicazioni dell’albergatore ci portiamo presso le Piramidi di Terra ma posto per lasciare l’auto non ne vediamo, proseguiamo ancora un poco fino ai cartelli che indicano vari sentieri, c’è qualche macchina posteggiata nello slargo e c’è pure il cartello del nostro sentiero. Proseguendo c’è un divieto per cui la lasciamo qui.
Prendiamo per un breve tratto la strada asfaltata in salita fino a svoltare a dx, segnavia, su una ripida sterrata che arriva fino alla Engl Alm. Qui grazie al cielo finisce e finisce anche lo strazio delle mosche che mi hanno preso d’assalto.
Proseguiamo ora su ripido sentiero che costeggia il torrente. L’ambiente è superbo, anche se le nebbie coprono la maggior parte del panorama e più saliamo più ci finiamo dentro.
Raggiungiamo Kompfoss Hutte (costruzione un po’ malandata) dove troviamo anche un trivio, un altro sentiero che scende e quello che prosegue per il lago di Campofosso e il rifugio Lago della Pausa. Siamo un po’ incerti se proseguire per la cima. Al momento la nebbia è proprio fitta e nera e poco invoglia a proseguire.
Solito dilemma vado avanti e rischio oppure rinuncio, poi si sa se dovesse migliorare i rimorsi sarebbero tanti, anche se si fa finta di niente!
Proseguiamo, si dice che la fortuna aiuta gli audaci! Diciamo che il raggio di sole apparso pochi istanti dopo ci ha dato la carica!
Mano a mano che saliamo, anche se la nebbia non ci abbandona per lo meno c’è più luce. Non so cosa abbiamo attorno ma deve essere gran bello!
Abbandonati i prati raggiungiamo la pietraia e l’altro bivio per il rifugio, percorso più battuto per la cima, ma volendo fare l’anello…
Ultimi metri e la fortuna ci ha aiutato anche questa volta, mano mano che saliamo le nebbie si dissolvono, vediamo la croce e siamo in cima, al sole!
Anche queste sono soddisfazioni!
Sosta fotografica e intanto si cominciano a sentire le voci di chi sta arrivando dal rifugio.
Combinazione vuole, strana combinazione che incontriamo una coppia di skyrunner vista ieri salendo al Rif. Ponte Ghiaccio e sì che siamo ben distanti da dove eravamo ieri, ne approfittiamo per farci fare una foto. Scambiamo qualche chiacchiera e poi scendiamo direzione rifugio.
Notevole il sentiero per il rifugio. Un lungo traverso su roccette in parte attrezzate e poi laghi, laghetti fino allo scollinamento sopra il rifugio. Ancora un paio di catene e un panoramico traverso fino a raggiungere il Lago della Pausa e l’omonimo rifugio. Avevamo pernottato qui un anno fa, cena indimenticabile ed io, pur non essendo una golosa di dolci, è un anno che mi sogno il loro strudel di ricotta, per cui vai di strudel e chi è stato qualche volta in Alto Adige sa che qui le porzioni sono extra.
Lasciamo il rifugio sotto il presagio di una bella lavata, ma anche stavolta va bene. Raggiunto il bivio per la discesa a Terento svoltiamo a dx per Gols.
Risaliamo fino a Gols che scopriamo essere un punto panoramico e da qui per lunga sterrata torniamo al posteggio senza prendere una goccia d’acqua!
Altro 10 e lode.
Per le foto vi rimando come sempre su hikr
http://www.hikr.org/tour/post83108.html
