Autore Topic: [VALLE AURINA] Sulle alte vie della valle di Rio Bianco  (Letto 13196 volte)

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Offline piesospinto

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13 - 15 agosto 2017

Stupenda traversata di alta quota sulle alte vie Stabeler e Kellerbauer. Permette di fare tutto il periplo della valle di Rio Bianco rimanendo per gran parte del tempo tra i 2300 e i 2700 metri di quota.
Conoscendo piuttosto bene la zona in veste invernale, ci eravamo sempre riproposti di tornarci d'estate.
Abbiamo fatto il giro in tre giorni, come i 'siori', con due ottimi pernottamenti alla Kegelgasslalm e al rifugio Porro, utilizzando gli impianti di monte Spico per scendere, risparmiando così 1000 metri di dislivello alle ginocchia. Alla normale traversata abbiamo aggiunto la salita a tre semplici cime, una al giorno, giusto per darci una meta di giornata.
Il tutto si può fare naturalmente anche in meno tempo, un paio di giorni.


Primo giorno

Lasciata l'auto al parcheggio degli impianti di Monte Spico prendiamo l'autobus – affollatissimo – che porta verso Casere. Una decina di minuti dopo scendiamo a Gisse, dove inizia il nostro giro. Saliamo per il sentiero al Kleinstahlhof e poi traversiamo verso Schachner, da dove seguiamo la strada fino al maso Stallila. Di qui prendiamo il sentiero 21 che, attraverso un ripido bosco, ci porta alla cresta che separa la Rotbachtal dalla Trippachtal, che seguiamo fino alla cima di giornata, il Kreuzkofel – Sasso della Croce. A dispetto del fatto di essere solo una delle tante elevazioni della cresta che porta al rifugio Vittorio Veneto, è una cima molto panoramica.
Di qui scendiamo, con tutta calma, alla sottostante Kegelgasslalm. Questa malga ha una camerata con una dozzina di letti nel sottotetto, e viene generalmente utilizzata come punto di appoggio per la salita al Monte Lovello. Sono circa 1400 metri in su e 300 in giù


Gli splendidi prat della valle aurina illuminati dalla luce radente


Lungo la cresta del Kreuzkofel. A sinistra il Sasso Nero


Ultime rampe per il Kreuzkofel. In basso Lutago


Molto particolare il Cristo sulla croce di vetta, appena abbozzato.


Pamoramica dalla cima: Sasso Nero, Trippachkopf e Lovello. Ghiacciai ormai ridotti ai minimi termini.


In basso, la Kegelgasslalm, la nostra meta di oggi.


Il catino glaciale tra Trippachkopf e Trippachspitze, antecima del Lovello


Dall'altra, il Sasso Nero. Si intravede il sentiero del giorno successivo


Secondo giorno

Lasciamo la  Kegelgasslalm con un tempo non perfetto, che ci precluderà la vista della cresta di confine per gran parte della giornata. Iniziamo la traversata che ci porta a superare una serie di forcelle ed altrettanti maestosi circhi glaciali (anche se l'esposizione a sud ha ormai quasi completamente azzerato le vedrette), con qualche tratto più esposto assicurato da un cordino o da catene. Grosses Tor, Zu Törla, Schwarzenbachtörl, Gelenkscharte sono i nomi delle forcelle, per la cronaca. Dalla Gelenkscharte, una breve digressione ci permette di salire la cima di giornata, la Aussere Grüne Plate, sulla cresta del V Corno. Per finire, discesa nella bella valle che dalla Göge Alm conduce al V Corno o alla Turnerkamp, e breve risalita al rifugio Porro al passo di Neves. Sentiero solitario, in tutto il giorno abbiamo incontrato 4 persone. Tappa faticosa, sono circa 1400 in su e 1100 in giù e il terreno spesso è accidentato.



Salita al Grosses Tor


Nel circo sotto il Sasso Nero: il percorso è ben segnato ma non agevole.


Tratto attrezzato in salita al Zu Törla


Nel catino successivo, dall'altra si vede la prossima forcella


Salita al  Schwarzenbachtörl


Quando si dice “valle glaciale a U”: questa è la Mitterbachtal


Panoramica dalla  Aussere Grüne Plate: Turnerkamp, V Corno e a calare gli altri corni


La zona del Moos, in discesa verso la Göge Alm


Bellissima fioritura di erioforo al Goldbrünnl (fontanella dell'oro)


Ardito ometto


Sciabolate di luce illuminano la valle che sale al passo del Ponte di Ghiaccio


Terzo giorno

La cima di giornata è nella prima parte della gita. Seguendo le indicazioni del gestore, al Tristensee abbandoniamo il sentiero e saliamo un ripido pendio alla base della Tristenspitze (cima dei Covoni), di cui superiamo la cresta est, continuando a salire su erba nella valletta successiva. Da qui c'è una traccia vagamente visibile, e qualche sasso ha dei bolli rossi. La traccia si infila in un colatoio che sbuca tra la cima e la crestina rocciosa a sud della stessa. Qualche decina di metri di salita a gattoni su un primo grado e si raggiunge la cima. In discesa superiamo la crestina e raggiungiamo la forcella di Lappago, dove riprendiamo il sentiero. Questo sta a mezzacosta fino al Gornejoch, poi segue decisamente la cresta. E' d'obbligo una piccola digressione anche alla Henne, per poi proseguire fino sl Giogo di Selva. Qui ci immettiamo sul sentiero 18 (turisticissimo, sistemato in stile americano) che segue tutta la cresta a nord della stazione sciistica di Monte Spico fino al Dosso Piccolo, e poi scende alla stazione a monte dell'impianto, la fine della nostra gita. Sono circa 800 metri in su e 1200 in giù (1000 in più se non si prende la cabinovia per scendere).


Rifugio Porro con alle spalle la Punta Bianca


Il Tristensee. Quella a sinistra è la Tristenspitze. Si sale alla sua sinistra


Salendo per sfasciumi


Superata una sella, si punta all'intaglio più a destra. La cresta la seguiremo dopo.




Nel colatoio verso la spalla finale
   

Dalla cima, il Tristensee, i Corni e il Sasso Nero


Guardando verso la cresta che porta alla bella conca della forcella di Lappago   


Alla base della Tristenspitze, panoramica


La cima del Ringelstein   


Al giogo di Selva, sullo sfondo tutto il percorso del giorno prima




Il bel percorso di cresta a nord del Monte Spico, un po' troppo addomesticato


Le formazioni rocciose sono molto particolari, sembrano alberi fossilizzati


Dosso Piccolo, fine della traversata. Lovello e cresta principale delle Zillertaler Alpen
Mauro

Offline AGH

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Re:[VALLE AURINA] Sulle alte vie della valle di Rio Bianco
« Risposta #1 il: 21/11/2017 20:10 »
Bellissimo giro e bellissime foto complimenti!

PS: ho notato anche io in Alto Adige che a volte i sentieri in montagna sono TUTTI lastricati! (per esempio ai laghi Sopranes)
Chissà come mai, forse per impedire che il bestiame transumante rovini il sentiero? Mah...
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Offline piesospinto

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Re:[VALLE AURINA] Sulle alte vie della valle di Rio Bianco
« Risposta #2 il: 21/11/2017 21:44 »
PS: ho notato anche io in Alto Adige che a volte i sentieri in montagna sono TUTTI lastricati! (per esempio ai laghi Sopranes)
Chissà come mai, forse per impedire che il bestiame transumante rovini il sentiero? Mah...
Credo che per i sentieri antichi sia una spiegazione ragionevole.
In questo caso però la cosa è molto più banale. Il sentiero era un bellissimo pallinato di cresta, è stato stravolto per permettere ai turisti che salgono con la seggiovia fino al monte Spico di provare l'ebbrezza di un percorso di cresta. L'intervento è stato veramente esagerato!
Mauro

Offline trabuccone

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Re:[VALLE AURINA] Sulle alte vie della valle di Rio Bianco
« Risposta #3 il: 21/11/2017 21:49 »
Bellissimo!!! Fatto un piccolo pezzo in una giornata invernale da Campo Tures fino al Giogo del Corno con ritorno in bus. Vedo dalle foto che c'è ancora molto da visitare. Grazie per la condivisione!
per sempre oppressi da desiderio e ambizione c'e' una fame non ancora soddisfatta,
i nostri occhi stanchi ancora vagano all'orizzonte sebbene abbiamo percorso questa strada così tante volte

Offline kobang

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Re:[VALLE AURINA] Sulle alte vie della valle di Rio Bianco
« Risposta #4 il: 22/11/2017 10:53 »
Ha ragione Trab:ci sono ancora un'infinità di gite da fare epanorami con cui riempirsi occhi e cuore!
Proprio come quelli di questa relazione
Come dice uno dei miei amici,peccato che gavem pù tempo che vita....

Offline Luca_BZ

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Re:[VALLE AURINA] Sulle alte vie della valle di Rio Bianco
« Risposta #5 il: 22/11/2017 14:08 »
Complimenti per il giro.
Da parecchio tempo vorrei farlo, magari allungandolo verso l'Hochpfeiler e la val di Vizze in modo da fare una gran bella cavalcata all'ombra dello spartiacque alpino.
Anche le foto sono bellissime e invogliano a visitare la valle Aurina.

Ciao

Offline piesospinto

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Re:[VALLE AURINA] Sulle alte vie della valle di Rio Bianco
« Risposta #6 il: 22/11/2017 18:16 »
Bellissimo!!! Fatto un piccolo pezzo in una giornata invernale da Campo Tures fino al Giogo del Corno con ritorno in bus. Vedo dalle foto che c'è ancora molto da visitare. Grazie per la condivisione!
Trab, per un divoratore di dislivello come te è la zona ideale  :)
C'è tanta roba con dislivelli e lunghezze notevoli, per le mie caratteristiche un po' troppo, soprattutto se si vogliono fare degli itinerari circolari - a me non piacciono troppo le andate e ritorno.
Ho fatto qualche altra cosa in estate, magari spezzando con la MTB, ma la preferisco di gran lunga d'inverno, quando le discese sono gratis ;)
Mauro

Offline fililu

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Re:[VALLE AURINA] Sulle alte vie della valle di Rio Bianco
« Risposta #7 il: 23/11/2017 12:02 »
Bellissimi luoghi. Il giro del primo giorno( Kreuzkofel) l'abbiamo fatto qualche anno fa col figlio più piccolo. Ho anche la stessa foto dei prati della val Aurina. Che bei ricordi.
Complimenti anche per le foto.

Offline piesospinto

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Re:[VALLE AURINA] Sulle alte vie della valle di Rio Bianco
« Risposta #8 il: 23/11/2017 18:01 »
Ho anche la stessa foto dei prati della val Aurina.
Sembra "Aguzzate la vista" della settimana enigmistica! Pensa che io ne ho due identiche, una fatta da me e una da mia moglie all'insaputa uno dell'altra. Si vede che era proprio un posto magnetico ;)
Mauro

Offline stef48

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Re:[VALLE AURINA] Sulle alte vie della valle di Rio Bianco
« Risposta #9 il: 10/12/2017 14:17 »
Bel giro! Da prevedere come buon proposito per il 2018!

Bellissimo giro e bellissime foto complimenti!
PS: ho notato anche io in Alto Adige che a volte i sentieri in montagna sono TUTTI lastricati! (per esempio ai laghi Sopranes)
Chissà come mai, forse per impedire che il bestiame transumante rovini il sentiero? Mah...

Se tra i transumanti inserisci i turisti, credo sia il motivo. Normalmente vien fatto per il bestiame dove vi sono pascoli in alta quota, come quello che porta al rifugio Vedrette di Ries oppure, ma solitamente sono a bassa quota, i sentieri antichissimi che si alzavano dal fondo valle paludoso, tipo quelli che salgono al Renon o S.Genesio. Non conosco questo caso, ma sicuramente quelli di Sopranes sono uno scempio recente che deploro, specie se aggiunti alle scalinate ammazza-ginocchia (le mie).

Offline radetzky

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Re:[VALLE AURINA] Sulle alte vie della valle di Rio Bianco
« Risposta #10 il: 10/12/2017 19:31 »
...
PS: ho notato anche io in Alto Adige che a volte i sentieri in montagna sono TUTTI lastricati! (per esempio ai laghi Sopranes)
Chissà come mai, forse per impedire che il bestiame transumante rovini il sentiero? Mah...

nelle valli a cavallo dei confini, ad esempio in valle Aurina, sono, probabilmente, le conseguenze dei confini post 1918 perchè tuttora molti allevatori hanno terreni e malghe di proprietà in territorio austriaco e forestali e sentieri sono molto battuti.
Sempre in valle Aurina il sentiero di passo dei Tauri, che sale oltre i 2500 metri e scende nella Zillertal, è quasi interamente lastricato.
Inoltre nelle regioni di confine, incluse Veneto e Friuli, nei secoli scorsi e fino ai primi del novecento gli artigiani di casa nostra andavano a lavorare in Austria da primavera ad autunno inoltrato passando per i monti con la gerla sulle spalle facendo anche piccoli commerci e rientrando con prodotti locali d'oltralpe con i quali venivano in parte pagati...
Ed a volte morivano per strada come la triste storia di questi coniugi che potete leggere in allegato (confine Friuli-Carinzia)
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline AGH

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Re:[VALLE AURINA] Sulle alte vie della valle di Rio Bianco
« Risposta #11 il: 10/12/2017 19:49 »
Bel giro! Da prevedere come buon proposito per il 2018!

Se tra i transumanti inserisci i turisti, credo sia il motivo. Normalmente vien fatto per il bestiame dove vi sono pascoli in alta quota, come quello che porta al rifugio Vedrette di Ries oppure, ma solitamente sono a bassa quota, i sentieri antichissimi che si alzavano dal fondo valle paludoso, tipo quelli che salgono al Renon o S.Genesio.

gli escursionisti di solito non hanno la capacità di rovinare i sentieri, a differenza delle vacche, che pesano molto di più (svariati quintali): anche dividendo il carico su ogni zampa, si oltrepassa tranquillamente il quintale per arto
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Offline stef48

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Re:[VALLE AURINA] Sulle alte vie della valle di Rio Bianco
« Risposta #12 il: 11/12/2017 17:56 »
gli escursionisti di solito non hanno la capacità di rovinare i sentieri, a differenza delle vacche, che pesano molto di più (svariati quintali): anche dividendo il carico su ogni zampa, si oltrepassa tranquillamente il quintale per arto
Non vorrei essere classista, ma parlavo di turisti non di escursionisti. Dubito anche che sul citato sentiero 18 ci facciano passare i bovini visto che è in cresta; può essere ci scorazzino le capre e, oltre ai turisti, qualche raro escursionista. Inoltre credo pesi la tendenza italiana (anche se siamo in Alto Adige) a preferire a ripetuti interventi di manutenzione, un intervento più impattante (e costoso: particolare da non trascurare).

Offline Luca_BZ

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Re:[VALLE AURINA] Sulle alte vie della valle di Rio Bianco
« Risposta #13 il: 12/12/2017 12:06 »
Bellissimo giro e bellissime foto complimenti!

PS: ho notato anche io in Alto Adige che a volte i sentieri in montagna sono TUTTI lastricati! (per esempio ai laghi Sopranes)
Chissà come mai, forse per impedire che il bestiame transumante rovini il sentiero? Mah...

Confermo che saltuariamente alcuni sentieri sono lastricati e questo può affaticare a volte le ginocchia più del dovuto.
Per la mia esperienza, limitata all'Alto Adige, sono però pochi i sentieri "completamente" lastricati per centinaia di metri di dislivello.
Così a naso ricordo la discesa dai Muthöfe verso la Tiroler Kreuz sopra Merano. Lì da un certo punto in poi c'erano delle pietre piatte infilate di taglio nel terreno. Sicuramente garantiscono una buona presa, ma meglio soprassedere agli scossoni che danno alle cartilagini.

Anche la vecchia via che da Bolzano portava al Brennero, passava per l'altopiano del Renon, ed era ove possibile completamente lastricata. In alcuni punti si vedono ancora le tracce lasciate dalle ruote dei carri, un po' come sull'Appia antica! Le strade e i sentieri di montagna venivano lastricati per garantire una sicurezza costante nel corso degli anni, con una cura continua da parte di persone del posto appositamente incaricate.

Alla fine tutte quelle vie vicino a grandi paesi e città che dovevano evitare i fondovalle paludosi erano lastricate. La successiva esplosione del turismo e degli escursionisti ha fatto si che la maggior parte di queste sia stata semplicemente riadattata e marcata con la vernice.
E così si arriva ai giorni nostri…!

Un po' offtopic: qualcuno ha mai fatto il giro di cui parlavo in una precedente risposta passando dalla val di Vizze all'Aurina o viceversa?