GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Escursioni fuori dal Trentino => Alto Adige - Sudtirol => Topic aperto da: pianmasan - 30/07/2016 20:33
-
Seconda puntata in val Sarentino. Questa volta raggiungiamo in macchina il passo Pennes, dal quale si scende nella Eggertal verso la valle dell’Isarco e a Vipiteno.
Il percorso è lineare, perché attraversa lungamente a mezzacosta, attorno ai 2200 m., la parte orizzontale del ferro di cavallo che i monti Sarentini formano ai due lati della valle congiungendosi più o meno al passo. Con alcuni saliscendi si passa ai pedi di cime perlopiù erbose, transitando alti sopra i ripidi pascoli che piombano in val di Pennes, in cui scorrono le prime acque del Talvera.
Un paio di strappi ripidi su frane sassose permettono di raggiungere il giogo delle Frane (Gerolljoch), marcata forcella che chiude una conca pietrosa. Qui appaiono degli affioramenti biancastri che giustificano il nome delle nostra cima. Verso est il sentiero, fin qui elementare, si inerpica lungo la parete sud. Non è una ferrata ma nemmeno un sentiero escursionistico. Dopo un breve tratto di avvicinamento, quando la parete di impenna, alcuni cavi metallici favoriscono la progressione nei punti dove si devono superare delle placche rocciose. In altri punti la traccia, sempre molto buona, sale regolarmente a zig-zag. Si procede con cautela perché la parete è molto ripida e non è il caso di scivolare di sotto. Un ultimo cavo porta alla cresta finale lungo la quale si raggiunge la caratteristica croce di vetta. Panorama purtroppo contaminato da nuvolaglia.
Discesa per la stessa via, con breve e infruttuosa digressione per cercare un’alternativa (segnavia bianco-rossi sul versante nord ,dove non andiamo noi).
Dal giogo delle Frane breve risalita ad una cimotta vicina, discesa tipo “giaron” per bel canale ghiaioso fino al ricongiungimento con il sentiero dell’andata. Lunghissimo ci è parso il rientro al passo Pennes, ma mai tanto lungo come i km della Südtirol Ultrarace (121 km), i cui partecipanti abbiamo incrociato numerosi mentre erano attorno al 65 km! Complimenti!
Seguono foto.
-
Il sentiero a mezzacosta
(http://i.imgur.com/MbLeww9.jpg)
Iniziano i saliscendi
(http://i.imgur.com/659xwCb.jpg)
(http://i.imgur.com/vqKlekk.jpg)
Il sentiero passa a sinistra dei due laghetti e risale la costa pietrosa
(http://i.imgur.com/NWZOOIV.jpg)
Si attraversano frane di sassi per raggiungere la conca sotto il giogo delle Frane
(http://i.imgur.com/u2g7Xsb.jpg)
Verso il giogo delle Frane, sulla destra nella cresta
(http://i.imgur.com/rV4pFM4.jpg)
Il bianco affioramento ai piedi del Corno
(http://i.imgur.com/SfyvlhN.jpg)
Consultazione di cartina al giogo delle Frane
(http://i.imgur.com/ugHq9VE.jpg)
Parete sud del Corno bianco
(http://i.imgur.com/UeHAKfK.jpg)
Il tratto pima de cavi
(http://i.imgur.com/bvWjVLB.jpg)
Cavi metallici
(http://i.imgur.com/jsnorZj.jpg)
(http://i.imgur.com/NI7o3Hy.jpg)
(http://i.imgur.com/2l2iLml.jpg)
Dalla forcelletta visibile in alto il sentiero piega decisamente a destra e si porta sotto la cresta finale
(http://i.imgur.com/NwkXaSC.jpg)
Tratto senza cavi
(http://i.imgur.com/61TFQKW.jpg)
(http://i.imgur.com/OHDN7T0.jpg)
Ulitimi metri di salita
(http://i.imgur.com/pGVPvfO.jpg)
La cresta finale
(http://i.imgur.com/FUDz94S.jpg)
e la croce di vetta
(http://i.imgur.com/YpS13Cb.jpg)
In discesa
(http://i.imgur.com/Jeie9Dy.jpg)
La seconda cimotta che abbiamo "conquistato"
(http://i.imgur.com/elfT2IJ.jpg)
Lungo la facile dorsale
(http://i.imgur.com/In7R5Y2.jpg)
Discesa dal giaron
(http://i.imgur.com/MBzdogy.jpg)
L'amico degli asini
(http://i.imgur.com/tLpvuVi.jpg)
(http://i.imgur.com/j6GU5oF.jpg)
Sarner Weißhorn. Come per molte cime, cambiando il punto di vista anche l''aspetto muta. Qui è una cima svettante, da sud una parete pendente chiusa in cima da una crestina orizzontale.
(http://i.imgur.com/QrOefJy.jpg)
Il lungo rientro al passo
(http://i.imgur.com/6m7oT8K.jpg)
(http://i.imgur.com/pdtkE7d.jpg)
-
Poco da aggiungere al report -di Lorenzo:gita elementare,un pò di attenzione sul tratto terminale,più che altro perchè è facile smuovere sassi...Anche qui Maya ha dimostrato di cavarsela benissimo nei passaggi più complicati ed anche di avere un forte istinto da cane pastore:si è allontanata all'improvviso per "condurre" e radunare un piccolo gregge di pecore a qualche centinaio di metri di distanza.....Per fortuna non c'era il pastore che avrebbe avuto tutte le ragioni ad incavolarsi.
Percorso molto frequentato,anche per la coincidenza della skirace,valido più che altro per gli ampi panorami e comunque che ho fatto volentieri perchè la zona l'avevo vista solo diversi anni fa in occasione di una scialpinistica.