Autore Topic: Tiroler Hohenweg  (Letto 2099 volte)

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Offline kobang

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Tiroler Hohenweg
« il: 22/07/2013 22:23 »
Domenica sono andato  con Rolando e Rudy per una traversata nel Texelgruppe.Partenza da Pfelders a 1622m in una giornata serena e mite.
Da qui percorriamo la lunga e verde Valle Faltschnal che sale con facile sentiero e pendenza moderata fino all'omonimo giogo,il Faltschnaljokl a circa 2400m
L'acqua è l'elemento che domina il paesaggio ed accompagna per tutto il percorso.In distanza le cime ed i valloni sono ancora imbiancati,mentre il pascolo è verdissimo e fiorito per la gioia degli animali al pascolo.
Arriviamo allo Spronser Joch a 2580m:qualche calivo copre a tratti i primi due laghi che incontreremo da qui in poi:Shwarzsee e Schielersee,incastonati come gemme tra le rocce grigie e levigate.
Da qui si scende verso il rifugio Oberkaser passando di lago in lago,tra loro concatenati da torrenti impetuosi e spettacolari cascate.Kesselsee,Grunsee e Langsee si susseguono in un trionfo di acqua,riflessi e atmosfere davvero particolari. Infine davanti all'Oberkaser la conca prativa verde smeraldo che raccoglie la ampia e dolce distesa del Kaser Lacke.
Qui il caldo si fà sentire e mettere i piedi al fesco di quelle acque è una vera goduria!
Facciamo uno spuntino in compagnia di alcuni vitelli che leccano tutto:zaini,gambe,scarponi e tentano di partecipare attivamente al pranzo.
Da qui il sentiero scende in direzione del Rifugio Bocker Hutte scorrendo sul ripido fianco della motagna,segnato dal percorso di grosse e ricorrenti valanghe.Il percorso incontra qualche piccola rampa rocciosa,a tratti è agevolato da gradini di roccia;proced verso la Muta il caratteristico rilievo che sovrasta Merano.
Non c'è il tempo per toccare questa cima per cui si và avanti fino al complesso del Rif. Hochmut a circa 1400m.
Questo piccolo agglomerato è collegato a DorfTirol con la funivia,ma i singoli masi dispongono ormai di un impianto autonomo a fune:non è passato poi tanto tempo da quando erano davvero isolati e l'unico modo  per scendere a valle era....camminare!
Gli ultimi 600m di dislivello li facciamo con la funivia,sorvolando i calanchi simili a quelli di Segonzano ed i meleti del fondovalle,in vista del castello di Dorf Tirolo.
Qui finisce il nostro percorso,circa 20km per un totale di 10 ore fra cammino,soste per le foto,pause ristoro ecc.
La gita è facile,sicura ed affrontabile da chiunque sia minimamente allenato;è un giro che copre in pratica l'ultimo tratto della Tiroler Hohenweg e che consente di ammirare un interessante tratto della Giogaia di Tessa.
Al link seguente le foto: https://picasaweb.google.com/kobang53/TexelgruppeDaPlanADorfTirol?authuser=0&authkey=Gv1sRgCPXF2em4mbfZOw&feat=directlink


Offline Hoce

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Re:Tiroler Hohenweg
« Risposta #1 il: 22/07/2013 22:43 »
Hai fatto la parte più suggestiva dello storico "sentiero dei morti" di Plan, avete visto le famose coppelle alla Pfitscher Schartl?
<<Vorrei spendere una parola in favore della Natura, dell'assoluta libertà e dello stato selvaggio>> H.D. Thoreau

Offline kobang

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Re:Tiroler Hohenweg
« Risposta #2 il: 23/07/2013 20:17 »
Rispondendo ad Hoce:stranamente ho visto le rocce coppellate,ma non le incisioni a spirale.del resto alla forcella di Sopranes non ho guardato tanto in giro....
La storia delle sepolture dei residenti a Plan la conoscevo anche perchè usanze simili erano proprie della Bernstoll.
Ero uno "smarzelot",ma ho il ricordo di quelle storie:nell'alta Val dei Mocheni chi moriva all'inizio dell'inverno o comunque quando la neve aveva coperto il territorio,veniva "custodito" nella teza.Infatti una antica disposizione dell'autorità vescovile di Trento decretava che il seppellimento dei "Mocheni" avvenisse a Pergine ed anche a Caldonazzo.
A primavera,o quando il disgelo lo consentiva,una processione funeraria accompagnava i morti fino alla ultima destinazione,in genere scortati da una qualche congregazione di frati che ora non ricordo.
Storie arcaiche che andrebbero documentate e narrate per meglio comprendere tutti gli aspetti della cultura di montagna.
Un'altra nota riguarda la comunità dei masi della Hochmut:il toponimo deriva da Hoch=Alto e Mut=Coraggio.Un modo per dire che abitare lassù richiedeva gran coraggio,in particolare quando mancava qualsiasi collegamento meccanizzato con la valle.Adesso c'è appunto la funivia e le varie teleferiche
Resta il fatto che la gita è davvero di grande interesse e,data  la facilità del percorso,la consiglio davvero a tutti.
 

Offline AGH

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Re:Tiroler Hohenweg
« Risposta #3 il: 23/07/2013 21:37 »
Ero uno "smarzelot",ma ho il ricordo di quelle storie:nell'alta Val dei Mocheni chi moriva all'inizio dell'inverno o comunque quando la neve aveva coperto il territorio,veniva "custodito" nella teza.

[teza: soffitta per i non trentini ndr] ricordo che lo scrissi, ricevendo una mail indignata da parte di un responsabile del Museo Mocheno, che mi accusò addirittura di diffamazione. Quando gli risposi che l'avevo letto, e trascritto, paro paro, dal sito del museo, rispose incredulo che sarebbe andato a controllare. Accertato che avevo scritto e detto il vero, mi riscrisse successivamente una mail profondendosi in scuse :)))

Quindi che tu sappia è vera 'sta cosa?
« Ultima modifica: 23/07/2013 21:39 da AGH »
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Offline kobang

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Re:Tiroler Hohenweg
« Risposta #4 il: 24/07/2013 13:11 »
Assolutamente vera e vista!
Per gli anziani del paese era uno degli eventi che simbolicamente annunciavano la fine dell'inverno.
Al "Zimiteri" c'era proprio una zona riservata a queste sepolture.