05 Luglio 2015
Oggi giornata campale per il gran caldo.
Dolomiti. Posteggiamo l’auto all’imbocco della strada a pagamento per Prato Piazza, e ci dirigiamo, tramite sterrata alla Malga Cavalli/Rossalmhūtte. Nonostante si stia spesso all’ombra, giunti alla malga/ristoro siamo squagliati. Non c’è modo di rabboccare le bottiglie, entrambe le fontane nei pressi sono state chiuse, ne troviamo però una aperta a un quarto d’ora circa dalla malga.
Non tira una bava d’aria e il sole a picco ci sta rosolando bene bene. Decidiamo di raggiungere il rifugio Biella tramite il sentiero più breve. Una sorta di step che risale la bastionata davanti a noi e raggiunge la Forcella Cocodain. Continuiamo con vari sali scendi fino a raggiungere il rifugio stranamente deserto.
Dopo una breve sosta nell’unico punto d’ombra riprendiamo la ripida salita per la Croda del Becco. Una serie di strettissimi e ripidi tornanti servono per superare quasi tutti i 500 m che ci separano dalla cima. Solo dopo un tratto di catene la salita spiana, in lontananza vediamo la croce e tutta la gente che non c’era al rifugio!
Essendo la cima molto ampia di posto ce n’è in abbondanza. Fa un caldo allucinante e di aria non se ne parla nemmeno quassù.
Riconosciamo gran parte delle cime, scattiamo un po’ di foto e riprendiamo la discesa cercando fin dove possibile di rimanere sulla cresta.
Ingenuamente speriamo di trovare acqua nei bagni del rifugio, poiché di fontane non se ne parla, ma un bel cartello avvisa che non c’è acqua e che il bagno è rotto!
Alla domanda di una signora sulla possibilità di avere dell’acqua dal rubinetto sento rispondere che sono in emergenza…ma come avete aperto da due settimane e siete già in emergenza??? Come farete ad arrivare a fine Settembre?
Senza cibo si sta ma senz’acqua…acquistiamo, come tutti, la bottiglia alla modica cifra di 2,30 per i soci Cai, pensavo peggio visto la zona e ci incamminiamo sull’Alta Via N.1 che scende in una conca. Giunti al bivio per la Gamsscharte, sentiero che vorremmo fare per scendere, facciamo una deviazione per raggiungere l’unica fontana aperta trovata e….la troviamo chiusa!
Anni fa avevo letto che spesso e volentieri in Dolomiti, nei pressi di malghe/ristoro e rifugi le fontane venivano chiuse in modo da costringere gli escursionisti ad acquistare le bottiglie, ma a noi non era mai capitato, ora abbiamo toccato con mano!
Dopo una serie impronunciabile di parolacce e improperi riprendiamo il cammino in direzione della Gamsscharte, paesaggio stupendo!
Facciamo sosta pranzo poco sotto la forcella dopo di che scegliamo il sentiero 29 che risale leggermente a Torl per tornare a Ponticello.
Prima della risalita troviamo un fonte d’acqua e con un poco di pazienza riusciamo a riempire due bottiglie d’acqua. Da Torl adocchiamo la malga Postmeister, sulla cartina sembrava un qualcosa di abbandonato invece è ancora caricata e non essendo un ristoro troviamo la fontana aperta.
Gli ultimi 500 m di discesa sono un delirio per ginocchia e piante dei piedi, so che molti amano questi percorsi ripidi, non siamo tra quelli!
Con i piedi che ormai friggono raggiungiamo il posteggio, cambio veloce e immediata pucciatina nel torrente!
Dati GPS: Dislivello 1809 m – 22,60 km