Durante una gita di tre anni fa nel gruppo di Tessa,Rudy propose lo Tschigat come prossima meta:da allora per una strana serie di coincidenze quella cima ci è sempre sfuggita.....fino ad ieri.
Dopo il forte temporale di venerdì la conca di Merano è gradevolmente fresca e l'aria frizzante ci accompagna durante la risalita con la vecchia e simpatica bidonvia che da sopra Plars porta alla Leiter Alm.
Dalla stazione a monte parte il sentiero 24 per la Hochganghaus (1839m)
Fra gli alberi spunta la vetta dello Tschigat,mentre ammiriamo una staccionata fatta con tanto lavoro e antica sapienza
Il sentiero scorre a mezza costa,attrezzato con ponte sospeso in metallo,piuttosto d'effetto seppure impattante
Stiamo andando veloci,con una media di 590m/h a salire che riusciremo a tenere fino alla forcella del Langsee...Eccoci quindi al "rifugio" Hochganhaus a 1839m,meta di molti turisti.
Traversiamo il bel prato ed iniziamo la salita per il ripido sentiero,per gran parte a scalini di pietra ed attrezzato con catene,che ci porterà allo Hochgang joch.Da percorrere con attenzione perchè una caduta sarebbe fatale e c'è il rischio di caduta di sassi
Riprendiamo la marcia con lo Tschigat che svetta lontano,ammiriamo un bel monolite ed incontriamo placide capre che apprezzano le carezze
Camminiamo tra lastre di roccia levigate dai ghiacci e disseminate di massi erratici fino al Milchsee
Qui il percorso si divide e noi prendiamo la direzione del Kamin,il canale che porta in vetta,ben segnalato da una grossa scritta rossa sulla roccia.Faremo un anello con rientro sull'altro sentiero
Il canale è una divertente salita su roccia e misto,pochissimi passaggi appena più impegnativi che però hanno bloccato qualche persona.Li superiamo per poi tirarli su a mano, tanto per sbloccare il traffico.La cosa più pericolosa è la caduta sassi provocata da chi precede,per il resto è un percorso simpatico.
Sbuchiamo dal canale e superiamo ancora qualche roccetta per poi toccare la cima.(3001 metri come misurato dal Suunto,mentre su alcune guide e mappe è data a 2998m)
Vista grandiosa e tante altre vette che sollecitano nuovi progetti!
Sosta ristoro,ma non lunga perchè c'è ancora tanta strada da fare e, anche se siamo saliti in poco più di 4 ore,dobbiamo prendere l'ultima corsa della bidonvia alle 18.
Ci incamminiamo così sulla cresta che va verso il Passo di Lazins.Anche qui passaggi in roccia poco impegnativi,ma divertenti.
Il percorso è articolato e dal Passo di Lazins si scende un poco per poi affrontare un lungo traverso che porterà a ricongiugersi alla cresta che dallo Tschigat conduce al Bivacco Meneghello
Godiamo di una bella vista sui laghi e su Cima Fiammante
Finalmente dopo tanto camminare siamo in vista dell'inconfondibile "barilotto" giallo del bivacco
Il tempo corre e non abbiamo voglia di fare anche il noioso percorso che ci toccherebbe se perdessimo la bidonvia!
E allora giù di corsa nel ripido canalino attrezzato che dalla forcella del bivacco sembra precipitare sul Langsee,e poi ,sempre a salti per il lungo sentiero scalinato fino a ritrovarci alla Hochganghaus.
Un pò di frutta secca per ricaricare le pile e via ancora di corsa per il sentiero a mezza costa:ora i saliscendi si fanno sentire con decisione,comunque riusciamo a scendere fino alla stazione della bidonvia in 24',contro l'ora indicata in tabella.
Abbiamo un margine di mezz'ora e più che gustiamo al sole e con gran lavoro di reidratazione.
Finalmente il Cigot è nel sacco,una bella cavalcata di circa otto ore nel bel Parco naturale di Tessa,gita abbastanza lunga e faticosa,ma sicuramente di gran soddisfazione