Non sarà una giornatona oggi sabato 13 Giugno 2015, ma tentiamo un giro in Alto Adige. Posteggio poco prima dell’albergo Lago della Creda sulla strada per il rifugio Pederù.
Sull’escursione non abbiamo trovato nulla, tante relazioni scialpinistiche ma nient’altro, più che altro speriamo esistano i sentieri riportati sulla Kompass. Il cartello c’è, è già qualcosa!
Malfidenti, il sentiero c’è, è bello e ben tenuto. Risaliamo un po' ripidamente il primo tratto accanto a un ruscello ricco di cascatelle poi più comodamente raggiungiamo la Ucia de Sora della Krippestal, una bellissima costruzione in vallone solitario.
Continuiamo la salita, in maniera molto tranquilla, il giro avrà uno sviluppo notevole dovuto anche al fatto che la navetta per Pederù entrerà in funzione solo la prossima settimana.
Dopo aver passato il bivio per il Lago di Braies raggiungiamo il Krippesjoch, davanti a noi la Sennescharte è ben visibile con i bei tornantini su ghiaione per raggiungerla. Perdiamo un po’ di metri e purtroppo andiamo a disturbare un bel branco di camosci, si allontanano ma rimangano a distanza a osservarci.
Raggiunta la Sennescharte troviamo le indicazioni sia per il rifugio Munt Sennes sia per la cima, un unico sentiero porta in fondo al vallone. Non avendo voglia di perdere tutti quei metri appena vediamo il sentiero di risalita tagliamo in traverso e lo raggiungiamo. Un bel traversone e siamo sulla dorsale, purtroppo nelle nuvole, cosa che tra l’altro, visto i numerosi ometti non deve essere cosa insolita. Il sentiero risale la dorsale erbosa fino al cocuzzolo di sassi della cima. Bisogna però fare molta attenzione, in caso di nebbia, perché il sentiero, nel primo tratto corre molto vicino alla parete a strapiombo dove una caduta sarebbe fatale!
Giunti in cima abbiamo un momento di grazia in cui le nubi si dissolvono e riusciamo a vedere un po’ di panorama. Scattate un po’ di foto torniamo sui nostri passi fino al ghiaione dove invece di riprendere i traverso scendiamo diretti al nevaio sottostante, giusto il tempo di raggiungere il sentiero che si mette a piovere. Bene collaudo delle mantelle! La sciacquata è abbondante corredata di vento ma dura una decina di minuti. Facciamo in tempo anche ad asciugarci prima di arrivare al rifugio Sennes.
Doverosa sosta al rifugio, non farsi tentare dal Kaisersmarren è stata dura!
Scendiamo ora a Fodara Vedla, grazioso alpeggio con rifugio, da quando c’eravamo stati anni fa hanno cambiato un po’ di cose, purtroppo non in meglio per noi escursionisti ma più utili a chi vive qui!
Tagliando tramite sentierini la ripidissima strada scendiamo a Pederù e quindi ci apprestiamo a percorrere i km che ci separano dalla macchina. Seguiamo dapprima il sentiero, ma ci accorgiamo che stiamo allungando, al momento la cosa importa poco, fino ai primi tuoni, al che ci portiamo sulla strada, allunghiamo il passo e arriviamo alla macchina prendendo sole poche gocce di acqua!