GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni invernali in Trentino => Altopiano Lavarone - Vezzena - Cima Dodici => Topic aperto da: AGH - 01/01/2013 12:44
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Tra i tanti progetti in cantiere, questo dovrebbe essere piuttosto "carino": una epica traversata di 50 km da farsi in sciotti (sci escursionismo) con partenza da Passo Vezzena fino a Malga Larici, quindi aggirando il Portule per attraversare il grande altipiano fino all'Ortigara. Di qui scendere, oltrepassare Cima Caldiera e, con percorso da definire, scendere fino a Enego 2000 (rif Valmaron).
Sono circa 50 chilometruzzi di incognite. Il percorso lo conosco in buona parte, ma solo estivo, l'idea ovviamente è di sfruttare la strade militari per lo meno fino in Ortigara. Su come aggirare la Caldiera ci sono varie opzioni, tra le quali anche la salita alla Cima, che conosco.
Il tutto si farebbe verso fine inverno, quando la neve è assestata e, si spera, compatta e scorrevole, aspettando il tempo propizio e sfruttando eventualmente un periodo di luna piena per viaggiare di mattina presto e di sera/notte. Qualcuno è mai stato sull'Ortigara in inverno? In particolare: la strada da Bocchetta Portule fino al Bivio Italia è tracciata o percorsa da qualcuno? Dal Bivio Italia in poi pare che la battano per il fondo, ma non escludo di poter anche tagliare per i pendii se sono praticabili. La strada militare ad est di Cima Caldiera che cala verso Malga Fossetta è tracciata o battuta?
Grazie a chiunque possa fare info utili :) Accludo ipotesi traccia in kmz (Per Google Earth)
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Non so se ti sarò utile. comunque un paio danni fa sono salito sull'Ortigara con le ciaspole partendo da Campomulo, che è ben lontano dal tuo tracciato, arrivati a malga Moline (rif. Adriana) abbiamo seguito un pò la strada che porta al piazzale Lozze, per poi girare per una stradina militare fino ad una piana con dei baiti, che non sono riportati nelle cartine, poi a vista fino al cippo.
Sulla cima arriva una pista da fondo che dovrebbe salire dalla val dell'agnella.
L'anno successivo siamo salito sulla Caldiera, sempre partendo da Campomulo, malga Moline, piazzale del Lozze e strada militare fino alla cima, una faticaccia e anche pericolosa, la Caldiera ha pendii ripidi e la strada era completamente scomparsa, siamo saliti con lunghi traversi a tratti molto ripidi, nessuna traccia o battitura.
Tornando al tuo giro, la strada fino a bocchetta Portule di solito è battuta, dalla bocchetta al bivio Italia non so, non mi sono mai spinto oltre, so che la zona è frequentemente battuta dalle motoslitte, comunque se vai a fine stagione sicuramente la troverai tracciata.
Dubito che la strada che dalla Caldiera porta verso malga Fossetta sia tracciata o battuta, è una zona impervia ed isolata, frequentata perlopiù d'estate, da Malga Fossetta per Enego è tutta una lunga serie di strade battute per i fondisti.
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Ma ancora con sti sciotti? ::) vabbè che saranno più leggeri e tutto però ci fosse da fare una discesa un pò + ripida voglio ben vedere.. ;D tra l'altro se devi fare un pezzo a piedi in mezzo a neve primaverile cotta (calcolando la lunghezza) è come andare con le infradito...
Intanto meglio che ti alleni a far trune ;D
Detto questo...complimenti anche solo per averla pensata ;)
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Ma ancora con sti sciotti? ::) vabbè che saranno più leggeri e tutto però ci fosse da fare una discesa un pò + ripida voglio ben vedere.. ;D
ahò se non li usi sugli altipiani gli sciotti.... :)
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Tornando al tuo giro, la strada fino a bocchetta Portule di solito è battuta, dalla bocchetta al bivio Italia non so, non mi sono mai spinto oltre, so che la zona è frequentemente battuta dalle motoslitte, comunque se vai a fine stagione sicuramente la troverai tracciata.
Dubito che la strada che dalla Caldiera porta verso malga Fossetta sia tracciata o battuta, è una zona impervia ed isolata, frequentata perlopiù d'estate, da Malga Fossetta per Enego è tutta una lunga serie di strade battute per i fondisti.
ottimo gianca grazie :)
PS: per la strada dlla caldiera intendi il sentiero estivo o proprio la strada militare?
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Mah .... la vedo duretta :) Cinquanta chilometri sono tanti ! A una media di circa cinque km l'ora ci vorranno come minimo dieci ore, se tutto va bene naturalmente senza contare eventuali imprevisti ::)
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Mah .... la vedo duretta :) Cinquanta chilometri sono tanti ! A una media di circa cinque km l'ora ci vorranno come minimo dieci ore, se tutto va bene naturalmente senza contare eventuali imprevisti ::)
Condivido sia Passo (per le trune) che Spidi (per la durata).
Ma la traversata è molto suggestiva e personalmente mi alletterebbe assai.
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Uomini di poca fede! 10 ore sono poche... almeno per me che non sono Franz Nicolini :) Io la traversata, se ce la faccio, voglio gustarmela e farla senza corse né angosce. Supponendo quindi di partire molto presto al mattino, diciamo alle 4-5, e calcolando una media molto loffia tipo 3,5 km/ora (incluse soste e tutto), l'intero tragitto dovrebbe essere compiuto in circa 14 ore. Ergo si arriverebbe, se tutto fila liscio, prima del buio, intorno alle 18. Con ancora un po' d'ore di margine eventualmente da fare al buio con frontale (tanto siamo su forestali ormai). Non essendo un atleta ed essendo moderatamente allenato sulle distanze lunghe, meglio andare con tutta calma piuttosto che rischiare "lo scoppio" a metà strada. Certo è una mega sgambatona ma secondo me potrei farcela.
Il dubbio non è tanto la distanza, ma le difficoltà più gravi potrebbero essere: a) la neve cessosa che rallenta notevolmente la marcia b) l'orientamento (per evitare mugaie e sperando di trovare sempre la via più breve, giusta e meno rognosa)
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Non è un problema di fede, le tue qualità atletiche sono note e riconosciute. Per me il problema sta nelle "variabili" che hai citato. In inverno il livello di incertezza si eleva di molti punti.
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Non è un problema di fede, le tue qualità atletiche sono note e riconosciute. Per me il problema sta nelle "variabili" che hai citato. In inverno il livello di incertezza si eleva di molti punti.
non ho nessuna qualità "atletica" degna di nota, salvo forse una discreta resistenza sulla distanza. Come dici il problema sono le condizioni ambientali. Ma imbroccando la giornata giusta, la neve giusta e tutto il resto, è un'impresa alla portata anche dei non atleti :)
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Il dubbio non è tanto la distanza, ma le difficoltà più gravi potrebbero essere: a) la neve cessosa che rallenta notevolmente la marcia b) l'orientamento (per evitare mugaie e sperando di trovare sempre la via più breve, giusta e meno rognosa)
Se la neve fosse abbastanza alta le mugaie non sarebbero un problema ! Sarebbero sepolte. Per l' orientamento ci vorrebbe un gps serio con caricata una mappa raster molto precisa.Magari fare un giretto d' ispezione qualche giorno prima per controllare le condizioni generali della zona :)
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Se la neve fosse abbastanza alta le mugaie non sarebbero un problema ! Sarebbero sepolte.
giusto, ma deve venire parecchia neve perché le mugare in certi posti sono alte anche 4 metri!!!
Per l'orientamento dovrei studiare qualche accrocchio per poter usare il cello col gps e una carta... Fino all'Ortigara non penso di avere problemi, basta seguire la strada miltare, il problema semai è dopo, verso la Caldiera...
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ottimo gianca grazie :)
PS: per la strada dlla caldiera intendi il sentiero estivo o proprio la strada militare?
La mulattiera che parte dal sacello di malga Fossetta e arriva a porta Incudine.
Secondo me la rogna più grossa è la Caldiera.
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Questo era uno dei miei propositi 2012 andati in fumo.
Con qualche variabile soprattutto il fatto di farla in estiva.
In primis eviterei il giro al Portule ma tirerei la cima per poi scendere di la e arrivare fino sotto alla 12. La discesa dal Portule non l'ho vista causa nebbia.
Io mi fermerei a fare la pausa notte nel bivacco della 12. Spezzando in 2 giorni avresti sicuramente meno problemi. Un sacco a pelo ed un fornelletto per avere acqua pesano meno di portarsi tutta l'acqua. In inverno si beve sicuramente meno ma è da tenere comunque presente.
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La mulattiera che parte dal sacello di malga Fossetta e arriva a porta Incudine.
Secondo me la rogna più grossa è la Caldiera.
concordo. Ma dalle mappe vedo che si può saltare, c'è una strada militare ad ovest che scende. Anche perché il sentiero che prosegue verso i castelloni di san marco credo sia abbastanza ostico con gli sci
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In primis eviterei il giro al Portule ma tirerei la cima per poi scendere di la e arrivare fino sotto alla 12. La discesa dal Portule non l'ho vista causa nebbia.
Io mi fermerei a fare la pausa notte nel bivacco della 12. Spezzando in 2 giorni avresti sicuramente meno problemi. Un sacco a pelo ed un fornelletto per avere acqua pesano meno di portarsi tutta l'acqua. In inverno si beve sicuramente meno ma è da tenere comunque presente.
salita e discesa del Portule sono molto impegnativi in sciotti e portano via un sacco di tempo rispetto all'aggiramento. Lo dico a ragione veduta perché li ho già fatti. Il traversone verso cima 12 credo sia rognoso in inverno perché corre a ridosso delle pareti ripide. Fermarsi al bivacco di cima dodici può essere una ipotesi. anche il traversone da cima dodici in avanti non é semplice con neve. Esisterebbe un altro bivacco più in basso, sotto valle agnella se non ricordo male, in cui fare eventuale tappa. L'acqua è certamente un problema nel caso dei due giorni. Un altro problema da non sottovalutare è il pericolo valanghe, anche per questo preferisco la strada militare che si svolge su territorio più tranquillo. In ogni caso sarà preferibile fare il percorso aspettando rischio 1.
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da Malga Fossetta per Enego è tutta una lunga serie di strade battute per i fondisti.
ma sono in discesa? se sì potrei togliere le pelli e andare più veloce nel tratto finale
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salita e discesa del Portule sono molto impegnativi in sciotti e portano via un sacco di tempo rispetto all'aggiramento. Lo dico a ragione veduta perché li ho già fatti. Il traversone verso cima 12 credo sia rognoso in inverno perché corre a ridosso delle pareti ripide. Fermarsi al bivacco di cima dodici può essere una ipotesi. anche il traversone da cima dodici in avanti non é semplice con neve. Esisterebbe un altro bivacco più in basso, sotto valle agnella se non ricordo male, in cui fare eventuale tappa. L'acqua è certamente un problema nel caso dei due giorni. Un altro problema da non sottovalutare è il pericolo valanghe, anche per questo preferisco la strada militare che si svolge su territorio più tranquillo. In ogni caso sarà preferibile fare il percorso aspettando rischio 1.
Non dubito affatto che scalare il Portule sia più faticoso che aggirarlo. Non sono esperto della zona, ma la strada che aggira il Portule mi sembrava ad elevato rischio distacco. Anche il carsismo della zona non aiuta molto a tracciare qualcosa di semplice, ricordo un inghiottitoio profondissimo giusto a lato della strada vicino al bivio Italia.
Ciao ciao
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Non dubito affatto che scalare il Portule sia più faticoso che aggirarlo. Non sono esperto della zona, ma la strada che aggira il Portule mi sembrava ad elevato rischio distacco. Anche il carsismo della zona non aiuta molto a tracciare qualcosa di semplice, ricordo un inghiottitoio profondissimo giusto a lato della strada vicino al bivio Italia.
Ciao ciao
la zona la conosco abbastanza bene. Se c'è rischio distacco stando sulla strada, figurati salendo e scendendo il Portule! :D Ho fatto la salita in sciotti dal ripidissimo versante ovest (ero l'unico! :D), sono arrivato a 50-100 dalla cima ma ho dovuto toglierli perché era troppo ripido e la neve troppo dura per insistere. C'era anche un vento della madonna.
http://www.youtube.com/watch?v=vHdiiM0uLdI&feature=share&list=UUtakey6I14RiEJob0Y1rIhg (http://www.youtube.com/watch?v=vHdiiM0uLdI&feature=share&list=UUtakey6I14RiEJob0Y1rIhg)
La discesa invece l'ho fatta per la più tranquilla dorsale sud. Comuque l'aggiramento è piuttosto rapido anche se lungo, la strada è quasi pianeggiante. Chiaramente è da fare quando il rischio valanghe è basso. Come dici giustamente la zona è vastissima e carsica, con migliaia di avvallmenti e doline, proprio per questo credo che la cosa più sensata sia seguire la strada militare, battuta o no che sia
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qualche anno fa ho fatto da val maron a ortigara cima 10 cima 11 e busa dele 12 per poi scendere al bivio italia e via a campomulo
non mi ricordo particolari passaggi pericolosi o difficili (mai messo i ramponi)
dal vezzena alla bocchetta kempel tranne gli ultimi 50 metri di salita al kempell (che pero' si fanno facilmente con ramponi) e' una passeggiata..
la salita al trentin o il suo aggiramento e la salita poi a cima 12 in inverno nn l'ho mai fatta (ma prima o poi le faro')
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qualche anno fa ho fatto da val maron a ortigara cima 10 cima 11 e busa dele 12 per poi scendere al bivio italia e via a campomulo
non mi ricordo particolari passaggi pericolosi o difficili (mai messo i ramponi)
dal vezzena alla bocchetta kempel tranne gli ultimi 50 metri di salita al kempell (che pero' si fanno facilmente con ramponi) e' una passeggiata..
la salita al trentin o il suo aggiramento e la salita poi a cima 12 in inverno nn l'ho mai fatta (ma prima o poi le faro')
ma dov'è sta val maron?
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eccola qua
http://www.valmaron.it/ (http://www.valmaron.it/)
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eccola qua
http://www.valmaron.it/ (http://www.valmaron.it/)
ahh ma è tutta a est... La parte potenzialmente pericolosa secondo me, caldiera a parte, è verso ovest. Ma io conosco i posti solo d'estate, a parte Portule in inverno non mi sono spinto oltre... lo posso solo immaginare dove siano i posti potenzialmente ostici
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ma dov'è sta val maron?
Alcuni anni fa sono arrivato alla conca della val Maron da Enego, su strada asfaltata che scavalca una dorsale. La zona è molto bella, pianeggiante e ampia, piste da fondo e passeggiate sulla neve.
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si e' proprio sopra enego ..
era per dirti che da enego a vezzana le parti da fare con i ramponi sono tra il kempel e cima dodici con l incognita del trentin che nn ci son mai stato (ne in estate ne in inverno anche se ho in agenda di tentare una salita sta primavera )
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si e' proprio sopra enego ..
era per dirti che da enego a vezzana le parti da fare con i ramponi sono tra il kempel e cima dodici con l incognita del trentin che nn ci son mai stato (ne in estate ne in inverno anche se ho in agenda di tentare una salita sta primavera )
si ma come ti ho detto in inverno, avendo gli sciotti, preferisco in linea di massima stare più a sud e percorrere la strada militare che non ha problemi di ramponi o tratti ripidi
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ma la strada militare e' quella che passa per il bivio italia ??
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ma la strada militare e' quella che passa per il bivio italia ??
certamente. L'ho fatta tutta dall'Ortigara, è molto tranquilla come pendenze (ovviamente)
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ah ok capito che giro vuoi fare .. una bella sfacchinata .. poi se ti capita come e' successo a me che te la devi battere tutta (ma magari se aspetti che la neve sia trasfornata e dura ti va di culo) fai una bella faticaccia
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ah ok capito che giro vuoi fare .. una bella sfacchinata .. poi se ti capita come e' successo a me che te la devi battere tutta (ma magari se aspetti che la neve sia trasfornata e dura ti va di culo) fai una bella faticaccia
ma infatti l'idea è di aspettare la tipica neve primaverile, compatta e con un paio di cm di pappetta sopra :)
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bivacchi ale buse dele 12 o fai tutto una tirata?
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bivacchi ale buse dele 12 o fai tutto una tirata?
in linea di massima tenerei di fare tutta una tirata, al bivacco non ci passerei neppure perché transito molto più a sud per la strada militare. Piuttosto, se le cose si mettessero male, c'è un locale bivacco aperto al rifugio Cecchin? Il bivacco Campilussi, bellissimo, che ho visto nella escursione estiva al Caldiera e Castelloni, è aperto l'inverno?
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volendo anche al bivio italia c'e' un bivacco sempre aperto ..
ai campi lussi c'e' la casetta del cai e un altra casetta sempre aperta (almeno 5 ani fa era cosi nn so se magari ora lhanno chiusa o altro)
tra busa delle 12 e bivio italia dovrebbero esserci 2 bivacchetti sempre aperti ma quando ci son passato io erano sommersi dalla neve e nn li abbiam trovati
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volendo anche al bivio italia c'e' un bivacco sempre aperto ..
ai campi lussi c'e' la casetta del cai e un altra casetta sempre aperta (almeno 5 ani fa era cosi nn so se magari ora lhanno chiusa o altro)
tra busa delle 12 e bivio italia dovrebbero esserci 2 bivacchetti sempre aperti ma quando ci son passato io erano sommersi dalla neve e nn li abbiam trovati
al bivio italia c'è un bivacco? Non mi pare di ricordare... non è il Cuvolin che sta più a nord?
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Ti allego la pagina del sito del Cai Asiago con l'elenco dei punti di appoggio nell'Altopiano dei Sette Comuni. Il biv. Campilussi qui è menzionato come "Campoluzzo".
Trovi anche immagini della mappa delle sezioni vicentine del Cai, forse possono essere utili.
http://www.caiasiago.it/puntiappoggio/ElencoAppoggio.htm (http://www.caiasiago.it/puntiappoggio/ElencoAppoggio.htm)
Buona fortuna per la tua traversata!
Ciao!
Danj
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quanco ci son passato io c'era un bivacco con la porta rotta ..
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ricordavo bene .. e' menzionato anche dal cai di asiago .. e' il terzo nella lista
http://www.caiasiago.it/puntiappoggio/830-835app.htm (http://www.caiasiago.it/puntiappoggio/830-835app.htm)
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ricordavo bene .. e' menzionato anche dal cai di asiago .. e' il terzo nella lista
http://www.caiasiago.it/puntiappoggio/830-835app.htm (http://www.caiasiago.it/puntiappoggio/830-835app.htm)
interessante il link, grazie
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Il campiluzzi è sempre aperto.
Al bivio italia c'è il bivacco ma è un cesso.
Il Cuvolin è anche questo un cesso.
Lungo la strada, prima del Cuvolin c'è il piccolo bivacco Bordignon 2 posti stretti ma con caminetto o stufa non ricordo, sempre aperto.
Il Cecchin non ha il locale invernale.
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a proposito di buoni propositi!!!
QUali sono i vostri obbiettivi Escursio/Trekk/Alpinistici di quest'anno?
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Grazie all'aiuto di Pian posso disporre di cartografia caricata sul cellulare col gps, quindi eventuali problemi di orientamento dovrebbero essere scongiurati. L'applicazione si chiama Oruxmpas ed è gratis
https://play.google.com/store/apps/details?id=com.orux.oruxmaps&feature=nav_result#?t=W251bGwsMSwyLDNd
Gestire mappe e funzioni è molto macchinoso (a ri-grazie Pian) ma, una volta caricata la mappa, l'uso è molto semplice. Si accende il gps, si apre la mappa et voilà, ecco la freccina rossa che indica sempre dove si è. Si può anche registrare la traccia.
(https://lh3.ggpht.com/CYOqTZ445ZS3XdrHphQ0sZu6uLkkoCw_MkKqQW6FSYfaQw2ECFEGSe56bRc0jrceqw)
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Bella idea.
Io l'ho avuta circa 20 anni fa e non la ho mai realizzata integralmente.
A scopo esplorativo avevo già percorso tutte le tratte tranne il settore
Nell'inverno 1992 ho passato il capodanno a l bivacco Busa delle Dodese rientrando via cresta per Cima Dodcici, Gumion e Portule.
In altro giro il tratto Vezzena-Mandriolo-Larici.
Una volta ho esplorato la discesa Monte Lisser-Enego Paese.
Per il settore Cima undici, Ortigara, Campanaro, Caldiera ho una buona conoscenza.
Il 19-20 2013 sono a Lavarone per assistenza alle "1000 grobbe".
Fammi sapere cosa ti serve precisamente.
Giacomo
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Per il settore Cima undici, Ortigara, Campanaro, Caldiera ho una buona conoscenza.
Il 19-20 2013 sono a Lavarone per assistenza alle "1000 grobbe".
Fammi sapere cosa ti serve precisamente
fino all'Ortigara non penso di avere problemi, cioé seguendo la strada militare (che ho già percorso). L'incognita è dall'Ortigara in poi. Ho già percorso, in estate, il sentiero dai Castelloni di S. Marco all'Ortigara, ma non ho idea di come possa essere in inverno, temo condizioni difficili con neve. L'alternativa è scendere dall'Ortigara evitando cima Caldiera e dirigendo verso Piazzale Lozze, ma anche questo tratto non è chiaro, anche se pare dovrebbe esserci una pista di sci di fondo (più o meno tracciata)
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Tieni comunque conto che ritengo improponibile la traversata senza bivacco a meno di non allontanarsi dalla linea ideale di cresta.
Si può saltare Cima Dodici, Il Gumion, il Mandriolo, Cima Caldiera, etc., ma a che prò ? Tanto vale fare la Valsugana.
Chi dice che si può fare o è un duro che si muove a sfinimento oppure non ha mai visto le "difficoltà" da affrontare tra cui tra le prime annovero le decine di volte in cui bisogna togliere e mettere le pelli. Alcuni tratti, per rimanere in cresta, non sono banali.
Una sola nota: attenzione al GPS. Io ci lavoro ma non mi fiderei di tracce definite da altri.
Poi sta a te scegliere il tuo scopo.
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Mi sono reso conto ora che parlavi di rimanere sulle strade.
Strade ce ne sono e dal piazzale Lozze (parcheggio) si prosegue fino al Rifugio Barricata. Quindi per Val Maron fino agli impianti del Lisser.
Scendere ad Enego invece è per bosco ripido purchè innevato.
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Tieni comunque conto che ritengo improponibile la traversata senza bivacco a meno di non allontanarsi dalla linea ideale di cresta.
Si può saltare Cima Dodici, Il Gumion, il Mandriolo, Cima Caldiera, etc., ma a che prò ? Tanto vale fare la Valsugana.
Chi dice che si può fare o è un duro che si muove a sfinimento oppure non ha mai visto le "difficoltà" da affrontare tra cui tra le prime annovero le decine di volte in cui bisogna togliere e mettere le pelli. Alcuni tratti, per rimanere in cresta, non sono banali. Una sola nota: attenzione al GPS. Io ci lavoro ma non mi fiderei di tracce definite da altri.
come detto non ho intenzione di fare le creste, siccome non sono franz nicolini (magari!) mi accontento di fare la traversata dell'altopiano in sci (da escursionismo) sfruttando in parte le vecchie strade militari. Una traversata siffatta a 2000 m d quota non contempla per forza le cime, il percorso è già abbastanza duro e lungo di per sé.
Sul gps tranquillo :), lo userei solo in caso di emergenza, ovvero qualora avessi dubbi sulla posizione. Avendo già fatto in parte il percorso in estate (per cime, all'andata fino all'ortigara, per strade militari al ritorno), lo conosco abbastanza bene. Una serissima difficoltà sarebbe in caso di nebbia o poco visibilità, ma non sono così stolto da imbarcarmi in una traversata simile se non sono sicuro delle condizioni meteo più che perfette :)))
La traccia gps comunque ce l'ho, registrata da me (solo per l'Ortigara). Comunque vediamo, è solo un'idea di massima, tra il dire e il fare... :)