Dopo un mese di inattività dovuta a svariati motivi, riprendo sci e pelli per una breve escursione su c. Manderiolo, facile, corta e abbastanza vicina.
Non starò a farla troppo lunga. Parto dal rif. Val Formica alle prime luci del dì, con – 5 °C.
Risalgo i dolci pendii fino a malga Manazzo
e raggiungo la strada delle malghe che porta a Vezzena. Innevamento ottimo, qualità della neve… una crosta dura che rende la salita non molto faticosa, vedremo poi in discesa.
La temperatura diventa gradevole, sulla cima c’è già il sole
Ai Fondi di Campo Manderiolo
salgo per conto mio, senza seguire le tracce che vanno verso la croce dell’antecima ovest e raggiungo la cresta sul lato porta Manazzo. Devo scendere in qualche tratto per non avvicinarmi ai cornicioni ma in poco tempo sono su.
In cima
E si sta bene, né vento né freddo. Panorama classico del Lagorai, quota neve, a occhio ai 1500, e non sembra poca, tutto bello bianco
Discesa. Mi sposto verso la croce. In alto la neve è dura e si va giù bene, sotto la crosta tende a rompersi. Arrivo al piano dei Fondi e rimetto le pelli. Torno su - breve risalita – seguendo le tracce. Quindi croce
e nuovamente la mia buca di vetta.
La cresta verso il Pizzo.
I crestoni verso val di Sella.
Le bianche Vezzene.
Portule ammaliatore.
Per la seconda discesa mi tengo diritto sotto la cima e arrivato al piano, mollo gli sci fino alla stradina. Poi spinte per arrivare ai pascoli di malga Manazzo.
Qui la neve comincia già a cambiare e si sta formando quella deliziosa “paciochéta”, volgarmente detta “firn”
.
Una facile e panoramica cima, adatta anche ai ciaspolatori.