Autore Topic: Monte Cimone  (Letto 11370 volte)

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Offline pianmasan

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Monte Cimone
« il: 21/12/2013 15:41 »
Oggi non mi andava di camminare da solo per i familiari boschi di Piné. Ho scelto così un itinerario che avevo in mente di fare da tanto tempo: sentiero del Tamazòl e monte Cimone con rientro lungo il sentiero della pace. La zona è quella a nord di Lavarone, che precipita sulla Valsugana con scarpate ripide e valloni impervi.
Parto dalla Pineta di Caldonazzo, poco al di là e un po’ più in alto dell’ampio alveo del torrente Centa. Il sentiero, ben segnato per tutto il percorso, sale ripidamente lungo una dorsale boscosa senza dare troppo respiro. Dopo uno spiazzo, dove giunge una forestale,


riprende a salire nel bosco


affrontandone il pendio con molti tornanti. Si sposta poi verso sud, affacciandosi su un selvaggio vallone che piomba nella valle del Centa. In basso si nota l’inizio della strada della val Careta, che percorreva il fianco ovest della montagna arrivando nei pressi di Lavarone.



Si esce dal bosco e superata una breve scarpata il percorso si fa alpinistico.


Si risalgono alcune creste rocciose, si passano un paio di cengie,


si percorrono tratti aerei di sentiero per arrampicarsi infine lungo un paretina





sopra la quale ricompare il bosco e si giunge al Tamazòl.


In questa parte ci sono molti infissi metallici e gradoni di legno che facilitano la progressione. ]
Neve poca, non ghiacciata, calpestabile. Il panorama purtroppo non c’è! Nebbioni e nuvole nascondono l’orizzonte vicino e lontano. Riprendo il cammino nel bosco e mi dirigo verso il monte Cimone. Percorro lungamente una forestale, lascio il bivio per il sentiero della pace da fare al ritorno, abbandono la strada nei pressi di un’ampia radura e comincio a salire verso il Cimone,


sempre nel bosco. Il tracciato del sentiero (“su drit”) mi obbliga a qualche sosta per tirare il fiato. Quando finalmente spiana, ecco la croce.


Anche qui nulla da vedere tra le nebbie. La neve qui è presente in modo continuo.
Per rientrare noto fra le tabelle presso la croce una che riporta “Sentier dei Piani”, direzione Caldonazzo. Sono già passati, le orme nella neve sono chiare e scendono direttamente a nord. I segni sugli alberi sono sempre ben visibili. Vada per i Piani, allora. E’ stata una scelta fortunata. Si tratta di un sentiero magnifico che scende a rotta di collo, sempre piuttosto ripido (“Sentier dei Piani”, appunto…) per pendii boscosi, valloni, brulle scarparte erbose.




Al di là della valle la strada del Menador si inerpica verso Monterovere.


Queste varie parti del percorso sono raccordate da brevi tratti quasi pianeggianti. In alcuni punti il sentiero passa sul filo della cresta, ma mai in esposizione. Indosso le ghette anche se la neve, pur presente, non è profonda. Qualche passaggio è reso impegnativo da chiazze di neve ghiacciata, su co’ le recie.
Ad un certo punto, verso est, appare una luce e brillano in lontananza le cime del Lagorai.

 
Giù e giù, esco dal bosco e arrivo ad un ampio stradello che scende da ovest. Dovrebbe essere questo il sentiero della pace che volevo fare inizialmente.


Un branco di camosci passa sulla ripida costa ed uno mi sorveglia. Sono loro i veri padroni della montagna.



Da qui alla macchina è una lunga  e comoda passeggiata nel bosco autunnale (o invernale?).
« Ultima modifica: 20/10/2017 14:10 da pianmasan »

Offline Man

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Re:Monte Cimone
« Risposta #1 il: 21/12/2013 16:10 »
Escursione molto interessante, come sempre le tue. Peccato per il meteo, ma quando e' cosi' e si alza la tenda sul lagorai, anche se per poco, si apprezza di piu! :)
Aut tace aut loquere meliora silentio (taci o di' cose che siano migliori del silenzio)

Offline kobang

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Re:Monte Cimone
« Risposta #2 il: 21/12/2013 17:37 »
E bravo Lorenzo,
ero in forse nel suggerirti il rientro per il sentiero dei Piani,più che altro per la tua cagnotta,non conoscendo le condizioni di neve/ghiaccio.
Quel percorso è una chicca,davvero bello a fine estate e con meteo più favorevole

Offline AGH

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Re:Monte Cimone
« Risposta #3 il: 21/12/2013 18:18 »
Brao Pian, percorso adocchiato tante volte, proprio salendo dal Menador, ma mai fatto... chissà magari una delle prox uscite, se non viene neve in basso...
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Offline gabi

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Re:Monte Cimone
« Risposta #4 il: 21/12/2013 19:29 »
Oggi non mi andava di camminare da solo per i familiari boschi di Piné. Ho scelto così un itinerario che avevo in mente di fare da tanto tempo: sentiero del Tamazòl e monte Cimone con rientro lungo il sentiero della pace. La zona è quella a nord di Lavarone, che precipita sulla Valsugana con scarpate ripide e valloni impervi.
Parto dalla Pineta di Caldonazzo,

Ciao Pian, pensa che proprio ieri avevo pensato di andare sul Cimone. Poi, viste le previsioni meteo, ho ripiegato su un giretto vicino a casa.
Ci siamo mancati per poco  :). La tua Dada è proprio in forma. L'hai poi pesata e messa a dieta  :P?

È un bel giro; se trovi la giornata giusta, i panorami sono molto piacevoli

Offline pianmasan

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Re:Monte Cimone
« Risposta #5 il: 21/12/2013 20:34 »
Pesata sì, messa a dieta ni, abbiamo solo diminuito la dose giornaliera di crocchette. Il veterinario non l'ha trovata sovrappeso.
Oggi è stata come sempre superlativa. Avevo un po' di timore per i passaggi sul Tamazol. Avevo letto dei cordini ed ero ovviamente disposto preventivamente a fare dietro-front. Lei è andata su come un treno, senza problemi.

Offline edel

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Re:Monte Cimone
« Risposta #6 il: 22/12/2013 14:33 »
Un gran bel giro!  :) peccato per la giornata nuvolosa, ma anche aver incontrato un branco di camosci regala una emozione!  :)


La zona è quella a nord di Lavarone, che precipita sulla Valsugana con scarpate ripide e valloni impervi.
...infatti sono salita più di una volta sul Monte Cimone ma sempre dalla parte di Lavarone. Un percorso sicuramente meno impegnativo e con dislivello limitato, per la precisione partendo da Slaghenaufi,  tramite i sent. 223 - 220 e passando per il punto molto panoramico Belvedere e per la baita Belèm.  Trovando una bella giornata si può godere di una vista splendida sui laghi di Levico e Caldonazzo, catena dei Lagorai e fin sulle Dolomiti di Brenta, Ortles Cevedale!!
allego qualche foto

Offline SPIDI

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Re:Monte Cimone
« Risposta #7 il: 23/12/2013 07:49 »
Bei posti e bel giro  :)
Anche se la quota non è elevata in zona ci sono diversi itinerari per tutti i gusti e le capacità.
Qualche esempio  8)
Da Caldonazzo a Lanzino per la strada della Stanga e ritorno per il Tamazzol ( 680 m dis )
Lungo l' alveo del torrente Centa per i goto di S Antonio e ritorno per la strada della Stanga ( 480 m dis)
La cascata di Vallimpach dove c'è una breve Ferratina  ( 480 m Dis) oltre naturalmente l' itinerario fatto da pian, il più
bello per i panorami che si possono "gustare"  :)
Bisogna andare dove pochi sono andati per vedere   
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Offline AGH

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Re:Monte Cimone
« Risposta #8 il: 23/12/2013 10:19 »
Bei posti e bel giro  :)
Anche se la quota non è elevata in zona ci sono diversi itinerari per tutti i gusti e le capacità.
Qualche esempio  8)
Da Caldonazzo a Lanzino per la strada della Stanga e ritorno per il Tamazzol ( 680 m dis )
Lungo l' alveo del torrente Centa per i goto di S Antonio e ritorno per la strada della Stanga ( 480 m dis)
La cascata di Vallimpach dove c'è una breve Ferratina  ( 480 m Dis) oltre naturalmente l' itinerario fatto da pian, il più
bello per i panorami che si possono "gustare"  :)

La ferratina del Valimpach mi risulta chiusa di recente. Idem la strada della Stanga o del Careta (peraltro spettacolare fatta anni fa), franata in vari punti
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Offline pianmasan

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Re:Monte Cimone
« Risposta #9 il: 23/12/2013 11:23 »
Confermo. La ferratina del Valimpach non è ufficialmente percorribile. Se poi uno vuole andar giù attrezzato di cordame...
La strada della val Careta è "fisicamente" presente dall'osteria della Stanga  - luogo  avvolto da un certo alone di mistero - in su, direzione Lavarone. E' abbastanza ampia (vi passavano le automobili) e lungo la scarpata che guarda il Centa ci sono i paracarri di sasso. Attenzione ai sassi che cadono dall'alto. La sede stradale in certi tratti ne è ingombra.
Dall'osteria in giù, direzione Caldonazzo, la strada non c'è più. Si vede la traccia lungo il fianco della montagna. Più in basso, verso il suo termine, riappare  ma è invasa dalla vegetazione. Poco prima del capitello di s. Antonio (cartello di divieto di passaggio) ci sono soltanto gli infissi di legno che spuntano dal pendio come moncherini.
In fondo alla valle del Centa, dove questa si chiude, sulla dx orografica (bisogna attraversare il torrente e si arriva alla vecchia osteria del Goto, citata da Spidi) il sentiero dell'Ancino sale con andamento regolare nel bosco ceduo. Bellissimo percorso senza alcuna difficoltà e di notevole valore storico, trattandosi di una strada selciata che nel periodo medioevale era l'unica via di comunicazione tra gli altopiani e l'alta Valsugana e Trento. Il sentiero raggiunge in alto la strada della val Careta, anzi, per essere più precisi, quest'ultima si immette sul sentiero dell'Ancino. Più avanti si sbuca sulla statale della val d'Assa, poco prima di Lavarone.

Offline SPIDI

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Re:Monte Cimone
« Risposta #10 il: 23/12/2013 18:15 »
La ferratina del Valimpach mi risulta chiusa di recente. Idem la strada della Stanga o del Careta (peraltro spettacolare fatta anni fa), franata in vari punti

Non sapevo che erano chiuse entrambe  :(
Il mese di novembre un mio collega a fatto un giro in zona salendo lungo la cascata di Vallimpach e scendendo per la strada della Stanga, non mi aveva detto che erano chiuse e i cordini erano stati rimossi  :o
Probabilmente è più bravo di quanto dice. 
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Offline trabuccone

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Re:Monte Cimone
« Risposta #11 il: 23/12/2013 19:56 »
Bel giro ad anello Pian, complimenti  ;) E complimenti alla tua cagnetta che ti segue sui senteri difficili  :) (la mia proprio non ne vuole sapere  ::) )
per sempre oppressi da desiderio e ambizione c'e' una fame non ancora soddisfatta,
i nostri occhi stanchi ancora vagano all'orizzonte sebbene abbiamo percorso questa strada così tante volte