GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni estive in Trentino => Altopiano Lavarone - Vezzena - Cima Dodici => Topic aperto da: fililu - 18/10/2016 15:09
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15 agosto, per non trovare troppo casino scegliamo un itinerario che pensiamo sia poco o nulla frequentato. Era da un po'che volevamo fare qualcosa sulla “Catena cima Dodici Ortigara”, vista anche la giornata non del tutto soleggiata scegliamo un luogo vicino a noi. Salire a cima Dodici dalla Valsugana e poi decidere in base al meteo. Decidiamo di salire dal Vallon delle Dodici poi eventualmente scendere dalla laterale parallela Val delle Trappole.
Partenza a piedi dal secondo tornante della strada che da Olle entra in val di Sella.
Si prede la stradina asfaltata che sale a tornanti in alcune baite, poi a destra il sentiero entra nel bosco e subito si viene avvertiti da due cartelli che il percorso non è per tutti.
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Infatti dopo un primo tratto di bel sentiero, la traccia si fa meno battuta e parecchio più ripida. Si attraversano tratti di bosco , di cespugli fitti e si percorrono tratti di ghiaioni. Anche se non molto battuto il sentiero è molto ben segnato lungo tutto il percorso ed è quasi impossibile perdere la traccia.
Si arriva al bivio tra i due valloni, noi scegliamo a destra il vallon delle Dodici, considerato più difficile per poi fare la val delle Trappole più “facile” in discesa.
Anche se prima non era pianeggiante, qui il sentiero fa sentire subito il suo carattere e comincia a salire per bene, anche se poi ci sono dei traversi nel bosco, che ci portano proprio nel cuore del vallone.
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Si sale proprio nel solco della valletta con le alte pareti ai lati, qualche semplice tratto attrezzato qualche roccetta e tanti ghiaioni. Anche qui gran lode ai volontari che segnano e mantengono un sentiero veramente difficile da gestire vista la pendenza e la varietà del terreno, per fortuna i segnali sono abbondanti anche perchè non è sempre intuitiva la direzione da seguire.
Si sale fin dove il canale si stringe e si deve “ravanare” su un lungo e stretto ghiaione, portandosi poi verso sinistra, sotto la parete fino ad entrare in uno stretto canalino che con quache passaggino su comode rocce ci porta alla base di un salto di alcuni metri attrezzato con cordino.
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Dopo il passaggio attrezzato, un ripido tratto erboso ed infine l'ultimo ripido canalino di ghiaia e sassi. Qui si vede molto chiaramente la parete verticale a nord e anche la grande croce di vetta di cima 12. Adesso si deve fare un lungo giro per aggirare la parte rocciosa e che ci porterà alla selletta sul sentiero di “cresta” n211 per arrivare alla cima Dodici (Ferozzo) 2336m . Purtroppo si avvicinano delle nuvole scure, e appena arriviamo in cima comincia a piovigginare, ci copriamo aspettiamo e vediamo cosa fa il tempo. Miracolosamente smette quasi subito di piovere, le nuvole si allargano velocemente e sembra preannunciare un pomeriggio di sole. Mangiamo i nostri panini e facciamo due chiacchiere con una famiglia (nostri compaesani) trovati li in vetta solo per puro caso. Sono partiti da Malga Cima Larici e hanno percorso il sentiero di cresta.
Visto il miglioramento della giornata ci dispiace scendere subito, quindi decidiamo di arrivare fino al monte Ortigara. Aggiriamo cima Dodici dal lato opposto e ritorniamo al sentiero n211, ci avviamo verso il bivacco Buse delle Dodese, dove troviamo uno dei volontari SAT di Borgo che ci da un sacco di spiegazioni sui sentieri circondanti e sulla difficoltà della manutenzione.
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Passiamo sotto a cima Undici, cima del Pra, monte Castelnovo (cima Dieci) e arrivamo al monte Ordigara. Qui le testimonianze della guerra sono ovunque, trincee gallerie e postazioni in ogni punto si guarda. Alcune foto di rito vicino alla Colonna Mozza e un attimo di preghiera pensando alle migliaia e migliaia (forse 15/20.000) di giovani mandati a morire su questa montagna durante la prima guerra mondiale.
Ci dirigiamo al Cippo Austriaco e scendiamo attraverso le vecchie trincee al Passo dell'Agnella.
Qui, anche se con difficoltà, troviamo una traccia di sentiero che va a collegarsi col sentiero della Caldiera n206.
Un vecchio sentiero di guerra ci porta, prima ad una sorgente con fontanella poi passiamo vicino ad un cimitero di guerra Austroungarico tenuto in modo impeccabile, ed infine arriviamo al passo della Caldiera e al Baito del Medo.
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Si scende molto rapidamente lungo il sentiero, ci sono ancora parecchie testimonianze della grande guerra, si cammina ancora dove i soldati hanno scavato e sudato per preparare le vie di accesso al fronte.
Si cammina piacevolmente in mezzo al bosco adesso che il sole scalda parecchio, fino ad arrivare alla testata di una gola abbastanza stretta con delle alte pareti ai lati. La pendenza del canale è elevata e si pensa subito ad una faticosa discesa su un ghiaione instabile. Invece appena si guarda giù si scopre che è stato fatto un enorme lavoro di sistemazione del vallone, sistemando tutto il sentiero con delle “zete” artificiali costruite con tavole e travi in legno.
Ognuno potrà dire la sua su questo lavoro (sia in positivo che in negativo), comunque l'impatto visivo secondo noi è stato bello, e anche la discesa è molto comoda.
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Finita la discesa nel vallone si arriva in un bellissimo bosco di faggi, non siamo ancora a valle e si percorrono le lunghe esse fino ad arrivare alle prime baite e prati. Il sentiero finisce e ci incmminiamo lunga la strada asfaltata verso l'abitato di Olle.
La strada non è accessibile a tutti ma solo ai proprietari di terreni o a chi ha il permesso di transito. Noi pensavamo di cercare un passaggio da Olle, invece di li a poco passa un signore in macchina che si ferma e ci porta fino al paese. Da Olle ci avviamo a piedi verso la val di sella, il traffico è veramente poco anche perchè sono ormai passate le 18 e quasi tutti rietrano e vanno nel senso opposto al nostro. Tenendo fuori il dito ad ogni rara macchina che passa la fortuna ci viene da dietro, una signora vedendoci con gli zaini, ed essendo persona di montagna, si ferma e ci porta fino alla macchina. Ci ha risparmiato qualche bel km di odioso asfalto.
Bellissimo giro, circa 17km a piedi e 1900m di dislivello.
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Bello, mi hai dato uno spunto per un possibile prossimo giro ed ovviamente ti ringrazio, molto ricco di testimonianze della GG un po' come tutta la zona dell'altipiano del Vezzena, cima compresa :) In più se hai incontrato pochissime persone a Ferragosto figuriamoci ora! ;) Grazie ancora a te!
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Solo su cima 12, c'era un certo movimento di gente, per il resto in tutto 4/5persone.
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Molto interessante, complimenti, da questo versante non sono mai salito...
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ciao a tutti, volevo aprire un nuovo topic ma ho visto che c'era già questo che è il giro che ho in mente da un pezzo... (io abito in altopiano dei Sette Comuni)
qualcuno sa come sono messi i sentieri? vorrei farli a breve se riesco. Poi leggevo che per salire è più facile il 211 del 231, o sono simili? Imbrago non serve vero?
Vorrei fare anch'io il 231 in salita ed il 206 in discesa (peccato non ci sia un raccordo in basso)
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Interessa anche a me...l'anno scorso avevo programmato però la salita dal 206 val Caldiera e discesa dal Kempel 208 perchè da info mi parevano i più semplici e potevo fare anche l'Ortigara, poi ovvio in val di Sella ci son 3/4km per tornare a Olle ma pace ;D ;D L'amico che doveva venire però si era spaventato per il dislivello e aveva rinunciato dopo la proposta ::)
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L'amico che doveva venire però si era spaventato per il dislivello e aveva rinunciato dopo la proposta ::)
bei amizi ;D
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Questa è lo stato dei sentieri nella zona che ti interessa secondo il sito della Sat Borgo
http://www.satborgo.it/sat2006/sentieri_2018.html
Per altre info
http://www.satborgo.it/sat2006/home.htmlzxxa
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bei amizi ;D
Capisci ben per 2000d+!!! ;D ;D ;D
Questa è lo stato dei sentieri nella zona che ti interessa secondo il sito della Sat Borgo
http://www.satborgo.it/sat2006/sentieri_2018.html
Per altre info
http://www.satborgo.it/sat2006/home.htmlzxxa
ah cavolo 208 chiuso!!! grazie
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Io invece vorrei convincere i miei amici di salire questa settimana.
Rifaccio la domanda che avevo già fatto : l'imbrago non serve vero? Caschetto invece consigliato immagino
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Mi auto rispondo ;D dovrebbe tornare utile il solo caschetto, però non ce l'abbiamo tutti (magari va a finire che salgo da solo come spesso accade)
Faccio invece un'altra domanda: da dove conviene partire? Ho provato a disegnare una traccia gpx : http://arcturus4.altervista.org/valsugana2.gpx il rientro secondo voi conviene farlo così?
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L'imbrago non serve, il caschetto è utile per eventuali animali sopra di voi. Visto che si stà allinterno di un canalone.
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Grazie mille, avevo organizzato per ieri ma mi hanno tirato tutti pacco... Ci andrò tra qualche giorno e se ancora non viene nessuno salgo da solo
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Grazie mille, avevo organizzato per ieri ma mi hanno tirato tutti pacco... Ci andrò tra qualche giorno e se ancora non viene nessuno salgo da solo
Ma come mai quando si parla di Cima Dodici tirano tutti il pacco? ;D ;D Io tenterò più avanti quando le temperature saranno un pò più fresche...
facci sapere com'è andata! :P
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Ma come mai quando si parla di Cima Dodici tirano tutti il pacco? ;D ;D Io tenterò più avanti quando le temperature saranno un pò più fresche...
non è una salita molto attrattiva a dir la verità, tutta a nord in una valle stretta e impervia e con un dislivello abbastanza pesante... e il ritorno dalla stessa o da valle similare...
Meglio da Malga Larici ;D
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Per me l'itinerario più belo,anche se duro è proprio la salita dalla Val dei Morti e la discesa dalla Val delle Trapole.
Partendo dala località Val Sanda,sopra Olle,sono circa 1600m + e lo sviluppo complessivo supera i 14km.
(http://undefined)
La caduta di sassi,smossi dai camosci o da altri escursionisti,è abbastanza frequente
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Altra alternativa molto bella è la salita all'Ortigara da lla Val Coalba e la discesa dalla nota Val Caldiera Qui il dislivello è di circa 1800m e lo sviluppo di 18 Km.Partenza da Villa Longo ,località in destra Brenta,quasi di fronte a Villa Agnedo-Ospedaletto
Questi i tracciati
(https://i.postimg.cc/4djwgKnY/2021-09-10-084326.jpg) (https://postimages.org/)
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Rieccomi
Non mi ricordo se l'avevo scritto ma io volevo salire dal Vallon delle Dodici e scendere per Val Caldiera
Purtroppo adesso mi trovo con quasi zero giorni liberi per salire e mi verrebbe da andare domenica ma il velo di neve che è caduto mi sa che è moooolto insidioso, che dite?
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In presenza di neve o terreno ghiacciato alcuni punti sono piuttosto critici.....
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Ciao, non me la sono sentita di salire da solo, proprio per la presenza di ghiaccio, non so se tentare mercoledì che è il mio unico giorno libero e forse adesso la neve se ne è andata (forse) ma sono sempre da solo. (Faccio il 99% delle mie uscite da solo e ne faccio una valanga, ma qui non sono tanto convinto visto che appunto aveva nevicato). Vediamo se riesco prima o poi a fare questo giro
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Ciao, non demordo e se riesco ritento a breve che non pare esserci neve
Chiedo sempre se sapete dirmi se nella parte bassa riesco a chiudere l'anello per quella traccia che ho messo (vedi gpx pagina precedente), thanks!
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anche stavolta avevo raccolto alcune adesioni e adesso si sono tirati tutti indietro 😆😆 volevo salire giovedì che è festa e sono a casa, a questo punto andrei da solo visto che all'ultimo non viene mai nessuno, ma sono in forse per la situazione neve, non so se ce n'è e non vorrei trovarne... mi dicono che pare tutto pulito ma non so se aspettare fine mese magari... mmm
se qualcuno qui del gruppo che abita in Valsugana riesce magari a "guardar su" e a dirmi com'è la situazione...
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Ci sono passato la scorsa settimana in volo col parapendio e non ho notato accumuli di neve... Non ho dato più che un'occhiata però.
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Sabato 4 Giugno la situazione del vallone sotto Cima 12, neve quasi assente tranne qualche piccola macchia(https://i.postimg.cc/9fY4kxgw/IMG-4569a.jpg)
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Ciao, finalmente ho fatto il giro! Percorso ieri direi che è un giro "facile", sono salito con un amico e non abbiamo avuto alcuna difficoltà se non il fatto che eravamo ambedue fuori allenamento per cui un po' la stanchezza si è fatta sentire. Direi che c'è solo un tratto un po' ostico prima di fare la salita finale al Busa delle Dodese, ossia il tratto in orizzontale precedente l'ultima salita che non è assicurato con un cordino e abbastanza esposto. Per il resto abbiamo fatto il giro seguendo il gpx che avevo postato, quindi dal cimitero del Civeron siamo tornati in località Prae facendo un sentiero segnato su openstreetmap ma non indicato in alcuna cartina (io ne ho un sacco della zona). A tal proposito ci siamo accorti invece, salendo per le Dodici, che la traccia indica sulle app è leggermente sbagliata. Comunque adesso vorrei fare qualche altro vallone della zona ma anche vedermi i vari bivacchi che sono davvero tanti. PS spettacolare la veduta sulla Val Porsig a circa metà sentiero 206, sembrava di essere in Dolomiti.