Nel racconto di questa avventurosa escursione, ho parlato dell’uscita dalla “mugaia cattiva, di quelle da dover andare en gaton” e ho scritto che avvenne “non senza danni”. Un breve cenno che stava a significare lo smarrimento della parte esterna del mio impianto cocleare (tecnicamente “esoprotesi”, cornetto d’aggancio, cavetto, portabatterie, microprocessore, bobina). Non è un anello o un guanto di cui ti accorgi solo quando non lo trovi più addosso. Io me ne sono accorto subito, perché sono passato dall’audio stereo al mono: come diventare improvvisamente sordi da una parte, cosa a cui peraltro sono abituato, quando le batterie si scaricano (ma in questo caso c’è un prolungato suono di avvertimento).
Ricerca affannosa e angosciante tra i mughi, il fogliame, i rami, le radici, senza esito. Non c'era tempo per fermarsi a cercare ancora
. L'ho considerato perso definitivamente.
Me ne sono tornato a valle mono e molto depresso
ma, devo essere sincero, sono stato anche un po’
mon. , perché so che in quel tipo di boschi il rischio di quanto poi successo è reale, un ramo aggancia il cavetto e la protesi salta via (basta mettersi una fascia!
).
A distanza di una settimana, nella mattinata di oggi in cinque siamo tornati sul posto e abbiamo nuovamente affrontato la mugaia. Il punto di smarrimento era stato marcato come
waypoint sul GPS e dopo alcuni tentennamenti è stato riconosciuto. Un’ora quasi di ricerca infruttuosa tra mughi di ogni dimensione e in ogni direzione, sassi che nascondevano buchi, denso tappeto di foglie morte, e tutto questo in ambiente molto umido:
‘na mizada! Raspamento, sgrovigliamento, scorticamento, su e giù, dentro e fuori per questi mughi della malora…
“Trovatooooo!!!” all’improvviso un grido che si ripete: “Trovatooo, trovato, trovato!”
. Nell’intricatissimo mare di mughi, pur in un’area circoscritta con una certa precisione, è stato ritrovato un aggeggio delle dimensioni di un caricabatteria di cellulare, e color grigio antracite (quante foglie grigio antracite ci sono nel bosco autunnale!!!
). A detta di chi lo ha trovato, un non ben precisato intervento da… un po’ più su di cima Dodici, c’è stato. Io dico:”Aiutati che il Ciel t’aiuta” o più laicamente “la fortuna aiuta gli audaci”.
Un caloroso ringraziamento agli amici recuperanti.
La mugaia