All'altezza di Grigno, dopo aver attraversato il fiume Brenta, imbocchiamo il sentiero
della Pertega (SAT 242) che con pendenza regolare risale il ripido versante sud della Valsugana. E' un vecchio tracciato militare, come testimoniano alcuni muri che sostengono e fiancheggiano il sentiero.


Poiché il percorso è soprattutto nel bosco, il panorama è limitato. Si hanno delle belle vedute sul fondovalle che si allontana sempre di più.

Si attraversa un ponte coperto prima di un punto di sosta attrezzato con tettoia, tavole e panche.

e si riprende a salire

fino a sbucare all'11mo tornante della SP che sale da Grigno al rif. Barricata (strada aperta al traffico solo per residenti).

Camminiamo sull'asfalto per circa 1 km e mezzo e riprendiamo la Pertega al 16mo tornante.

Sempre salita regolare, con qualche splendido selciato d'epoca.


Quando il sentiero spiana e penetra in un'ombrosa valletta, raggiungiamo il bordo dell'altopiano e cambiamo direzione, dirigendoci verso ovest. Il bosco ora è solo di confere. Siamo a quota 1200. Qui una visita alle grotte dei briganti (iscrizioni con nomi e date) e al riparo Dalmeri, interessante sito archeologico che meriterebbe una sosta prolungata, con esperto.
Iscrizioni alle tane dei briganti

Riparo Dalmeri


Il sentiero sale con pendenza moderata nel bosco ampio e silenzioso.


All'apparire dei primi mughi il cammino diventa più impegnativo ma in breve, senza quasi che ce ne accorgiamo, siamo ai Castelloni di San Marco. Non c'è una vetta ma una serie di rocce tondeggianti che precipitano con impressionanti baratri verso la Valsugana.


Tra i mughi appaiono lontane le cime a noi care.

Ci intrufoliamo nel "labirinto dei Castelloni di San Marco", percorso segnato da 48 punti che conduce in mezzo a queste strane rocce in un susseguirsi di gole, camini e strettoie . E' indicato "per esperti", ma l'unico pericolo è qualche zuccata sulla roccia. Il "labirinto", invece, c'è tutto.







Rientrati sul sentiero della Pertega, caliamo velocemente al punto di partenza.