Salvo la ripetizione di val Scura e val Careta,da diversi anni non ripercorrevo le zone del Cimone,Tamazol e Monterovere.
L'ho fatto ieri con mio figlio ed i cani:un bel giro di 17km con la riscoperta di testimonianze del passato e ampi panorami.
Saliamo dal sentiero dell'Anzin (l'Ancin o Ancin vecchio) che parte dall'ultimo dei molini (ruderi) della Val dl Centa:il Molin del Goto,con segnavia 217.
Di questa storica via si hanno notizie documentate da prima del 1200,quando già era la via principale per salire dalla piana di Caldonazzo ai pascoli di Lavarone.Caldonazzo aveva ampie aree paludose non idonee al pascolo e quindi la via era indispensabile;era anche il principale collegamento tra Trento e Vicenza.
L'Anzin perse importanza con l'apertura della strada di val Careta.ora quasi impercorribile dopo le ultime frane e comunque ufficialmente chiusa.
Il sentiero è perfettamente percorribile ed in breve arriviamo al Capitel di S.Antonio,con la pregevole pietra intagliata per raccogliere le elemosine.
Ripartiamo,attraversando le bellissime faggete di questa zona,per fortuna risparmiate dalla tempesta Vaia....
Sul cammino una antica croce in pietra ricorda la morte di Orsola Maggio,una vedova con figli ancora piccoli che si guadagnava il pane portando il bestiame di vari proprietari ai pascoli di Lavarone.Chissà quali tribolazioni per i piccoli orfani in quei tempi di miserie....
Arriviamo poi all'x Comando Austriaco della GG,con la sua particolarissima collocazione.Tutto molto ben conservato ed anche molto pulito,cosa ormai non scontata anche sulle montagne.
Malgrado il sole l'aria è frizzante e lo dimostrano le "candele" di ghiaccio sulla feritoia
E' l'ora di uno spuntino e ci fermiamo nell'ampio prato che si trova poco oltre,in direzione di Lanzino.
Soddisfatto l'appetito ci muoviamo verso Casare,incontrando poco prima uno stagno con le uova di rospi,quelle a forma di nube, e di rane,quelle a forma filamentosa.
Il percorso verso gli Slaghenaufi procede sui caratteristici sentieri contornati da pietre ed attraverso piccoli campivoli con muri a secco.
Il sentiero 224 ci porta a lambire il M. Cimone attraverso ampie aree disboscate e attraversate da molte piste realizzate per i lavori forestali.In questa zona la sofferenza dei boschi prosegue dopo i disastri di Vaia a causa del bostrico,i cui effetti sono ben visibili.
In zona Belvedere sostiamo a goderci i vasti e aerei panorami,
godibili anche più avanti sul tratto in cresta verso il Tamazol.
Sulla tratta che ci conduce allo Spiazzo Alto vediamo ancora un segno dei tempi passati,un fontanile realizzato presumibilmente durante la guerra del 15-18..
La strada forestale ci porta allo Spiazzo Alto,punto sommitale della Kaiserjager Strasse dove iniziamo il rientro a Caldonazzo seguendo il Menador.
La strada è attualmente chiusa al traffico per lavori che dovrebbero finire in tempo per la tappa del prossimo Giro d'Italia,mentre durante la discesa si vedono i nuovi piloni dell'elettrodotto che sale dalla piana di Caldonazzo.
Un bel giro,per me anche sull'onda dei ricordi di quando da bociazzi giravamo spesso su per queste montagne,facilmente raggiungibili a piedi dal paese.