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TRENTINO => Ambiente del Trentino => Topic aperto da: AGH - 20/06/2009 20:01

Titolo: "La Sat di Tuenno non porta la scala a nessuno"
Inserito da: AGH - 20/06/2009 20:01
mi complimento vivamente con la Sat di Tuenno :)
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«La Sat di Tuenno non è mai stata contattata dall'Ente parco, non ha preso alcun accordo per la manutenzione o gestione di quel tratto di sentiero»

GUIDO SMADELLI TUENNO - «La Sat di Tuenno non è mai stata contattata dall'Ente parco, non ha preso alcun accordo per la manutenzione o gestione di quel tratto di sentiero». Questa la replica della Sat di Tuenno, guidata da Matteo Pizzini , alle affermazioni rilasciate da Paolo Ciardi , vicepresidente del Parco Adamello Brenta, nell'articolo pubblicato domenica scorsa, riguardante il «sentiero lungolago» di Tovel. La Sat va molto oltre, con critiche pesanti: «La modalità di gestione della Val di Tovel operata nell'ultimo periodo non appare in sintonia con i nostri ideali di protezione dell'ambiente». Tornando al sentiero lungolago, i satini tuennesi tengono a sottolineare di essere occupati in «altri» contesti ambientali: la sezione (220 soci, di cui 25 under 18) organizza gite ed escursioni, è impegnata nell'alpinismo giovanile, promuove l'arrampicata, gestisce sentieri Sat in val di Tovel. «Ci sentiamo in dovere di controllare il nostro territorio contro interventi non in sintonia con l'ambiente, da qualsiasi parte essi provengano», affermano i satini. «La proposta di cedere la gestione di quel tratto di sentiero appare un modo comodo per liberarsi di responsabilità che competono a chi si assume la gestione del territorio, che comporta anche la piena assunzione di questi obblighi». La Sat si pone un interrogativo: «Come mai dopo anni di gestione da parte del Parco non si è risolta la questione? Probabilmente la messa in sicurezza del tratto esula da questioni tecniche, in considerazione dell'esistenza di nuovi percorsi fatti dal Parco molto più esposti e pericolosi di questo (val di Genova, Croz dell'Altissimo)».

Dura la conclusione: «La Sat di Tuenno non porta la scala a nessuno. Intendiamo dire di no al controllo di quel tratto di sentiero lungo lago: vogliamo essere liberi ed indipendenti, non coinvolti in questo tipo di gestione della valle di Tovel, che in questo periodo non appare certo in sintonia con l'ambiente». Battuta feroce sulla pedonalizzazione della strada lungo lago: «il ripristino forzato con inserimento di elementi artificiali di una carreggiata in disuso e soggetta al naturale processo di rimboschimento, non porta giovamento; rimangono solo tracce indelebili in un territorio già piuttosto antropizzato». Per finire, la Sat lancia un'ultima critica: «In val di Tovel si sono aperti nuovi sentieri e percorsi in zone ambientali assolutamente inviolate, di alto pregio naturalistico, portando sicuro disturbo».

l'Adige
20/06/2009