Autore Topic: Base militare  (Letto 10969 volte)

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papalla

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Re: Base militare
« Risposta #30 il: 24/06/2008 12:24 »
ne hanno inventate di tutti i colori x giustificare quello "sbaglio"; hanno pure detto che si sono sbagliati ad interpretare la scala con cui era stato disegnato il progetto...un inchiesta vera e propria secondo me nn è mai partita! :-\

ecco, se è così, tanto per cominciare quegli amministratori sarebbe il caso di non (ri)votarli
e soprattutto di presentare qualche bella denuncetta

Offline AGH

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Re: Base militare
« Risposta #31 il: 24/06/2008 12:32 »
quindi "qualcuno" si è messo d'accordo con gli amministratori, in deroga alle norme, ha costruito, ha ottenuto permessi

no. Nella zona il prg prevedeva 12 metri di altezza massima. Come mai i progettisti cavit, sapendo questo, hanno progettato l'edificio alto ben 22 metri? E' quasi il doppio, mica un metro o due. Progettare un edificio per  22 metri è del tutto diverso che a 12, mi pare ovvio. Come mi pare ovvio che l'hanno fatto essendo sicuri che ci sarebbe stata la deroga, come poi effettivamente è accaduto.

Se tu dovessi progettare casa tua e sai che il prg prevede 12 metri massimo, saresti un folle a presentare un progetto di 22. Eppure e ciò che è stato fatto. E la deroga è arrivata. Questi fenomeni di singolare "preveggenza" non sono peraltro rari. E' accaduto anche per una concessionaira d'auto che ha comprato un terreno a destinazione agricola (pagadolo più del valore come terreno agricolo), "immaginando" curiosamente che sarebbe arrivato presto il cambio di destinazione d'uso.

Dai, non abbiamo la sveglia al collo  ;D, questo cose si sono sempre fatte, ma qui la spudoratezza ha raggiunto limiti notevoli. Il fatto che poi il Comune sul muro cavit abbia dovuto fare una penosa marcia indietro, è un'ammissione imbarazzante che in questo caso si è fatto un gran pasticcio, e dico "pasticcio" per non dire altro  ;)
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papalla

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Re: Base militare
« Risposta #32 il: 24/06/2008 12:39 »
Come mi pare ovvio che l'hanno fatto essendo sicuri che ci sarebbe stata la deroga, come poi effettivamente è accaduto.

E' accaduto anche per una concessionaira d'auto che ha comprato un terreno a destinazione agricola (pagadolo più del valore come terreno agricolo), "immaginando" curiosamente che sarebbe arrivato presto il cambio di destinazione d'uso.

è un'ammissione imbarazzante che in questo caso si è fatto un gran pasticcio, e dico "pasticcio" per non dire altro  ;)

minchia ...
per questo dicevo che si mettono d'accordo prima...
solo perchè "altro" che farebbe rima con Saviano,
non è il caso di scriverlo, in pubblico


Offline AGH

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Re: Base militare
« Risposta #33 il: 24/06/2008 14:02 »
minchia ...
per questo dicevo che si mettono d'accordo prima...
solo perchè "altro" che farebbe rima con Saviano,
non è il caso di scriverlo, in pubblico

tra l'altro se non ricordo male la concessionaria è ricorsa alle vie legali, accusando l'assessore di aver promesso il cambio d'uso del terreno... insomma un pasticcio poco edificante...qui è riassunta bene la vicenda
http://www.questotrentino.it/2008/01/15gg_Andreatta.htm
http://www.ladige.it/news/a_portale_lay_notizia_01.php?id_cat=4&id_news=6446
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manuel115

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Re: Base militare
« Risposta #34 il: 02/07/2008 18:09 »
forse qualcosa comincia a muoversi sul muro Cavit...

Un gigantesco abuso edilizio. Tale, secondo la procura di Trento, in questo momento è il muro Cavit di Ravina. E così ieri pomeriggio un furgone della polizia municipale è entrato nel cantiere, dove gli operai erano al lavoro, per notificare un ordine di sequestro preventivo firmato dal gip Marco La Ganga. Il provvedimento di fatto blocca i lavori sino al giorno in cui non sarà regolarizzata la situazione urbanistica. E non sarà facile farlo perché, trattandosi di una concessione in deroga, l'amministrazione non potrà agire con una semplice sanatoria, ma potrebbe dover procedere ad una nuova - e certo sarà sofferta - deroga. L'inchiesta, condotta dal sostituto procuratore Marco Gallina, è arrivata dunque ad una svolta improvvisa. I due pm sono arrivati alla richiesta di sequestro dopo essersi convinti che il rendering - cioè l'immagine creata a computer dai progettisti per rendere visivamente l'impatto del nuovo magazzino - era di fatto «taroccato» nel senso che mostrava una costruzione di dimensioni inferiori a quelle reali. Secondo i magistrati quell'immagine virtuale, benché non fosse tra i documenti richiesti per ottenere la concessione in deroga, è diventata parte integrante del progetto di fatto sviando la valutazione del consiglio comunale. La procura ipotizza infatti i reati di falso ideologico per sviamento e violazione urbanistica. A finire nel registro degli indagati in questo caso non sono né i committenti della Cavit, né gli amministratori del Comune, ma i due professionisti che firmarono il progetto, gli architetti Andrea e Alessia Tomasi. L'indagine è partita da un esposto presentato da Andrea Garzetti, un residente a Ravina la cui abitazione gode oggi di una spettacolare vista muro come fosse a Gerusalemme. In realtà dietro a Garzetti c'è tutto il comitato spontaneo sorto a Ravina per battersi contro un'opera che inizialmente doveva toccare i 22 metri - poi ridotti - ben 10 metri in più dei limiti posti dal Piano regolatore. Sono stati il comitato e il suo battagliero legale, l'avvocato Maria Cristina Osele, a scoprire il rendering «galeotto» indicando poi la strada agli inquirenti. Il primo esposto venne infatti seguito da due diverse integrazioni. La prima quando il comitato scoprì che nella tavola 14 del progetto c'era il famoso rendering, e dunque questo era di fatto parte integrante dell'elaborato tecnico. La seconda integrazione è stata prodotta dopo aver scovato tra i verbali del consiglio comunale dichiarazioni di consiglieri che sostenevano di aver dato il via libera al nuovo magazzino Cavit anche basandosi su quel rendering. In questi mesi anche la procura, attraverso le indagini affidate al corpo forestale, ha fatto i suoi accertamenti ascoltando tra gli altri alcuni consiglieri comunali. Evidentemente anche i pm si sono convinti che il rendering fosse parte del progetto e come tale dovesse rappresentare fedelmente l'impatto futuro dell'opera. I magistrati nel provvedimento di sequestro citano una sentenza della Cassazione secondo cui una concessione edilizia data su presupposti non veri è inesistente. Come dire che non ha alcun valore e dunque, seguendo questa impostazione, il muro costruito a Ravina sarebbe un abuso edilizio almeno fino a quando il Comune non troverà una via d'uscita. Ma la strada sarà complicata anche perché pende anche un ricorso al Tar presentato da esponenti del comitato anti-muro, ricorso che potrebbe ricevere una spinta dai sigilli posti dal tribunale.

villaagnedo

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Re: Base militare
« Risposta #35 il: 06/10/2008 05:49 »
cosa centra 'sto post coi monti?