GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
TRENTINO => Ambiente del Trentino => Topic aperto da: Nic - 30/07/2007 11:23
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Lo so, l'argomento è ostico per niente scontato e banale.
Traggo spunto da un paio di episodi capitatimi nel week end appena trascorso attorno al gruppo del Sella.
Durante una cena in Val Badia ho ordinato "dell' acqua naturale" e poco dopo mi son visto recapitare una bottiglia chiusa di acqua naturale proveniente dalla Plose. Nel tavolo accanto al mio una signora ha espressamento chiesto "una caraffa d'acqua" e dopo un ghigno del cameriere ha ottenuto la sua caraffa d'acqua del rubinetto.
Il giorno successivo in Val di Fassa a pranzo chiedo se sia possibile avere dell'acuqa naturale.La risposta della cameriera mi fa sorridere:"...si, ma abbiamo solamente quella in bottiglia!". "Nessun problema..." replico e mi bevo 70cl di "Strepitosa acqua Panna proveniente dalla Toscana" alla vista delle crode dolomitiche (vuoi mettere che sapore?)!
Durante qualche esperienza all'estero (Irlanda, Francia, Svizzera, Spagna e Portogallo per esser precisi!) chieder l'acuqa del rubinetto è normalità. In molti ristoranti addirittura hanno in frigo caraffe d'acqua del rubinetto pronte per esser servite ai clienti senza chiedere un centesimo.
Non mi sto lamentando di aver pagato qualche euro (che nel bilancio di una cena poco incide) per l'acqua naturale ma quello che vorrei capire è perchè non sia nella normalità in zone come le nostre (posso capire che nel Sud Italia l'acqua del rubinetto non possa essere servita) avere dell'acqua di rubinetto.
L'altra cosa che mi infastidisce è che questo scarso utilizzo di "bere la nostra acqua" è incentivato dal fatto che molta gente si vergogna a ordinare una caraffa d'acqua per paura di fare la figura del tirchio!
Se la cameriera della Val di Fassa mi avesse detto:"...guardi, io l'acqua del rubinetto gliela porto ma me la paga 1Euro..." Avrei accettato! Che senso ha che a Livorno bevano l'acqua Pejo e a Canazei l'acqua Panna?
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ottimo post nic! Purtroppo quello che segnali è un malvezzo che esite. E' una miopia notevole da parte di certi ristoratori, che fanno difficoltà a portare un po' d'acqua della "spina" (tra l'altro l'acqua "del sindaco" in trentino è considerata quasi sempre ottima) pur di estorcere qualche euro in più.
Non si capisce che così si fa davvero una brutta impressione al cliente, che si sente un pollo da spennare invece che un gradito ospite, e che facilmente non metterà più piede in un posto simile.
Lo stesso discorso, sia pure un po' diverso, riguarda i vini: in trentino ci sono vini eccellenti, eppure capita che nei ristoranti propongano vini del veneto. Nulla di scandaloso sia chiaro, ciascuno può proporre i vini che gli pare: ma perché in trentino non si riesce a promuovere i propri prodotti, che sono ottimi, non si riesce a fare una promozione del territorio a tutto campo? Un ristorare trentino che offre vini del veneto fa bene al turismo trentino? Mah
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Solo un commento, sono più di 30 anni che soggiorno a Pejo fonti e in tutti gli alberghi e ristoranti ho sempre trovato sul tavolo la caraffa con acqua del rubinetto.Sia a Cogolo che a Pejo che nei paesini limitrofi è una cosa naturale offrire l'acqua del posto (oltretutto ottima) e in modo gratuito. Son solo io che amando le bollicine chiedo la bottiglia di frizzante e mi viene servita la Pejo con le mie amate bollicine.
Vino, sorry ma sono astemio e quindi non saprei dire.
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io ho una mia teoria: ed è commercio, quando vado al ristorante chiedo sempre acqua del rubinetto perché l'acqua del nostro trentino è buona ora anche la P.A.T. fa pubblicita "chiudi con la plastica e apri il rubinetto" speriamo che i ristornati si adeguino, l'acqua è un bene di tutti e non trovo giusto che venga monopolizzata da persone che ne traggono un beneficio in termine di denaro
by salvatore
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Segnalo il sito di AltraEconomia dove si può consultare (e aggiornare, credo ...) l'elenco dei locali che servono acqua di rubinetto.
http://www.altreconomia.it/acqua/imbroccalaB.php?reg=Trentino%20Alto%20Adige (http://www.altreconomia.it/acqua/imbroccalaB.php?reg=Trentino%20Alto%20Adige)
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Nonché un agile volantino che riassume la faccenda.
http://www.altreconomia.it/acqua/doc/volantino_brocca.pdf (http://www.altreconomia.it/acqua/doc/volantino_brocca.pdf)
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Nonché il riassunto degli spostamenti delle acque minerali in Italia. :o
http://www.altreconomia.it/acqua/news.php?id=15 (http://www.altreconomia.it/acqua/news.php?id=15)
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ecco cosa dovete dire a chi non offre l'acqua di rubineto
1) Ogni esercizio commerciale in cui si somministrano alimenti deve disporre di acqua potabile (altrimenti non potrebbe lavorare). Ciò è anche attestato dalla Autorizzazione igienico sanitaria (il riferimento normativo è la legge numero 283 del 1962 e il regolamento comunitario numero 852/2004) senza la quale non si può aprire un bar o un ristorante
2) Non esiste alcun obbligo di legge a vendere acqua minerale in bottiglia. La confusione era nata nel 2005 a seguito del decreto del ministro Marzano che aveva introdotto le monodosi. La confusione fu chiarita subito con una circolare dello stesso ministro in cui si diceva che nulla cambiava riguardo alla somministrazione di acqua sfusa
3) Nessun esercizio può rifiutare l’acqua del rubinetto; si può eventualmente discutere se tale servizio deve essere pagato oppure no (potrebbe comunque essere incluso nel “coperto”, com'è sempre stato)
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In effetti la moda dell'acqua in bottiglia si è diffusa sempre più, benchè i comuni assicurino che l'acqua del rubinetto è ottima da bere... Anche se a casa bevo sempre acqua in bottiglia, da sempre in vacanza (vicino pejo) prendo l'acqua direttamente dalla fontana sotto casa (frrrrrrrrrrredda!!!) o dal rubinetto... ed è veramente buona ;D mentre anni fà era facile che ordinando l'acqua al ristorante, lì in zona, ti portassero una caraffa, oggi quasi ovunque ti portano le bottigliette di Pejo... credo proprio per fare una più bella figura, perchè purtroppo ho anche visto gente rifiutare la caraffa e richiedere la bottiglia!!! :o
Nonché il riassunto degli spostamenti delle acque minerali in Italia. :o
http://www.altreconomia.it/acqua/news.php?id=15 (http://www.altreconomia.it/acqua/news.php?id=15)
Cavolo questa è impressionante
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Nonché il riassunto degli spostamenti delle acque minerali in Italia. :o
http://www.altreconomia.it/acqua/news.php?id=15 (http://www.altreconomia.it/acqua/news.php?id=15)
Cavolo questa è impressionante
Notare anche la proprietà di alcuni marchi.
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Beh a leggere certe etichette alcune acque sembrano miracolose...
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Notare anche la proprietà di alcuni marchi.
Beh a leggere certe etichette alcune acque sembrano miracolose...
Hai capito ciò che io credo di aver capito che tu abbia capito?? 8)
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Facciamo che ti dico cosa avevo capito e vediamo se capisci ;D credevo ti riferissi alle qualità che rendono un acqua utile a fare la plin plin, che ti fà diventare bella fuori o dentro, ecc ecc. Solo quando l'hai evidenziato ho notato LA (singolare) proprietà... ma in tal caso non ho letto alcun riferimento e quindi non sò a cosa ti riferivi!
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Ai gruppi cui fa capo il marchio, esempio Nestlè.
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Comunque dovremmo pensare che qui siamo relativamente fortunati, perchè un conto è il concetto di acqua potabile, un altro quello di acqua buona: ad esempio in Calabria l'acqua del rubinetto fa veramente schifo e ti credo che comprano quella in bottiglia (per non parlare del fatto che in estate, a volte, non ce n'è più... :-\ )
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Comunque dovremmo pensare che qui siamo relativamente fortunati, perchè un conto è il concetto di acqua potabile, un altro quello di acqua buona: ad esempio in Calabria l'acqua del rubinetto fa veramente schifo e ti credo che comprano quella in bottiglia (per non parlare del fatto che in estate, a volte, non ce n'è più... :-\ )
anche in sicilia l'acqua non è buona sa di zolfo e bevo quella in bottiglia ma qui in trentino io ho sempre bevuto dalle sorgenti in montagna e dal rubinetto in casa e al ristorante non prendo di sicuro la minerale naturale.... :P
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anche in sicilia l'acqua non è buona sa di zolfo e bevo quella in bottiglia ma qui in trentino io ho sempre bevuto dalle sorgenti in montagna e dal rubinetto in casa e al ristorante non prendo di sicuro la minerale naturale.... :P
chiaro, qui neanche io mi sognerei di comprare acqua in bottiglia (che tra l'altro mi sa anche meno buona), per andarla poi a pagare uno sproposito solo perchè mi hanno detto che con XYZ aggiunto mi fa fare tanta plin plin :o
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Scusate l'OT: ovvio che parliamo dal nostro privilegiato angolo di mondo. Del resto non abbiamo nemmeno i cumuli di rifiuti in strada, pensa un po'. ;D
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Incollo un articolo piuttosto sensato, a mio parere, dal sito di AltraEconomia.
Autore Francuccio Gesualdi (allievo della scuola di Barbiana, fondatore del
Centro Nuovo Modello di Sviluppo, autore di numerosi libri fra cui “Economia, conoscere per scegliere”, “Guida al consumo critico”, “Lettera ad un consumatore del Nord”, “Invito alla sobrietà felice”).
È provato. La pubblicità si fa aggressiva quando la gente non vuole saperne.
La prova? Esiste pubblicità per il pane? Non ce n'è bisogno, lo mangiamo da millenni e continueremo a farlo finché ci sarà del grano disponibile.
Fa parte della nostra cultura. Beviamo anche acqua: non da millenni, ma da milioni di anni. Da quando l'uomo è comparso sulla terra. Prima di sorgente, poi di pozzo, infine del rubinetto: nessuno ci ha mai spronati a farlo.
Invece, oggi, subiamo un bombardamento da 380 milioni di euro all'anno per essere costretti a bere acqua in bottiglia. Altrimenti nessuno la berrebbe.
In assenza di condizionamento quale persona di buon senso opterebbe per una scelta tanto insicura, dispendiosa e inquinante? Nessuna società di buon senso accetterebbe di fare viaggiare tutti i giorni centinaia di camion da un capo all'altro d'Italia per fare bere ai trentini l'acqua di Caserta e ai casertani l'acqua di Trento.
Alla faccia degli allarmi sul clima e della necessità di ridurre le emissioni di CO2 del 60%. Se vietassimo la pubblicità dell'acqua in bottiglia contribuiremmo agli obiettivi di Kyoto molto di più della lenzuolata di provvedimenti farsa messi a punto da Bersani e Pecoraro Scanio, veri pannicelli caldi.
Ma renderemmo giustizia anche all'intelligenza umana e all'opinione pubblica che quotidianamente è presa per il bavero da spot pubblicitari che tentano di inebriarci inneggiando all'acqua "zero grassi" o "che fa pisciare".
In un mondo serio, la pubblicità non dovrebbe esistere, perché i consumi non vanno spinti, ma frenati in nome della sostenibilità e dell'equità. La gente non ha bisogno di messaggi ingannevoli, ma di informazioni serie sulla qualità dei prodotti, la sicurezza, la storia ambientale e sociale. Dunque: non spot privati al servizio delle imprese, ma un servizio pubblico di informazione sui prodotti al servizio della gente. Purtroppo non viviamo in un mondo serio, che si pone come obiettivo primario la salvaguardia dei beni comuni per garantire a tutti il diritto alla vita. Questo mondo è asservito alle imprese che per il profitto della giornata distruggono il mondo, la gente, la pace.
Non so se ce la faremo a invertire il senso di marcia prima di giungere alla catastrofe, ma dobbiamo provarci.
Anche a costo di essere derisi come forse succederà quando ci presenteremo per chiedere il divieto della pubblicità sull'acqua in bottiglia. Se non altro forse riuscirà a fare riflettere qualcuno e questo sarebbe già un grande risultato.
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una volta si andava a prendere l'acqua al pozzo, poi l'abbiamo avuta comodamente in casa, poi nuovamente si va a prendere l'acqua al nuovo pozzo che è il supermercato. ::)
il primo pezzo dell'articolo può anche avere un suo senso,ma viene massacrato dal secondo che sembra "il manifesto" di Caruso ::)
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Scusate l'OT: ovvio che parliamo dal nostro privilegiato angolo di mondo. Del resto non abbiamo nemmeno i cumuli di rifiuti in strada, pensa un po'. ;D
infatti, anche se d'accordo in linea generale con il discorso, si parla sempre da posizioni di non-necessità. Da noi in Emilia, non esistono praticamente falde non inquinate, l'acquedotto ricicla acque reflue e senza metterne in dubbio la qualità (che con gli acquedotti colabrodo che abbiamo sarebbe necessario) l'acqua è troppo dura (ha altissima quantità di ca++) e ha un cattivo sapore.