Autore Topic: Arieccoli: vogliono fare una megacentrale elettrica sul Garda  (Letto 9389 volte)

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Offline AGH

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Eva Energie Valsabbia Spa, società bresciana guidata dall'ex presidente dell'Enel Chicco Testa, ha presentato agli uffici provinciali competenti la richiesta di concessione per grande derivazione idroelettrica per un nuovo megaimpianto da realizzare tra il monte Altissimo di Nago e il lago di Garda. Secondo il progetto, la centrale avrà una potenza installata di oltre 1.000 megawatt, dimensione che ne farà uno dei più grandi impianti d'Italia e d'Europa di produzione di energia dall'acqua. La domanda sarà presa in esame in Provincia dopo la sua pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione.

Del progetto si conoscono solo le grandi linee. La potenza è molto elevata perché si ipotizza lo sfruttamento dell'enorme salto tra la montagna, che arriva a duemila metri, e il lago, che è quasi al livello del mare. L'impianto idroelettrico sarà di produzione e pompaggio, cioè utilizzerà l'energia prodotta in eccedenza per sollevare l'acqua nei bacini in quota e accumularla per un successivo utilizzo. L'obiettivo è riuscire a coprire i picchi di consumo di energia in tutta Italia. La struttura sarà realizzata interamente in sotterraneo. Secondo i promotori, l'impatto ambientale e sulle acque del Garda sarà praticamente nullo. L'investimento complessivo ammonterà a svariate centinaia di milioni di euro. Perciò Energie Valsabbia cerca partner di rilievo, nazionali o esteri, per l'effettiva realizzazione e gestione, sempre che arrivino tutte le autorizzazioni previste. Eva Spa, peraltro, si presenta con un curriculum e una compagine sociale di tutto rispetto. La società è stata fondata a Brescia nel 2001. Nel 2004 entra con il 10% Fb Group, la società di Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom e, in Trentino, presidente del Mart, guidata operativamente da Chicco Testa. Attualmente Fb Group possiede il 18,6% di Eva attraverso la controllata olandese Fb Net Holding, in via di incorporazione nella capogruppo. La quota di maggioranza di Eva, pari al 55,8% del capitale sociale di 1,1 milioni, è in capo alla Finanziaria Valsabbia, società di un gruppo di imprenditori bresciani. Un'altra società di investitori bresciani, la San Marco Srl, controlla il 4,6%. Ulteriori quote sono in mano a operatori prevalentemente lombardi. Il 7%, invece, è di proprietà della Enerhig Srl, una società veicolo che fa capo alla finanziaria Hig, Holding di investimenti e gestioni Spa, anch'essa con sede a Brescia. Nel consiglio di amministrazione di Hig siede il finanziere trentino Alberto Rigotti, che possiede una quota dell'1,5% del capitale. Un potenziale partner nel settore spunta fuori invece nella Enerhig dove, oltre alla holding che l'ha lanciata, hanno investito diverse altre società. Tra esse c'è la Antonini Spa di Verona, attiva nel settore degli impianti elettrici, acquisita di recente da Atel Installationstechnik, società del gruppo energetico svizzero Atel.

Eva Energie Valsabbia agisce come promotore di iniziative nel campo dell'energia idroelettrica. Ad essa fanno capo più di dieci iniziative, prevalentemente nel nord Italia, con una produzione complessiva di oltre 300 milioni di chilowattora all'anno. «Quello idroelettrico - ha dichiarato qualche mese fa Chicco Testa - è un settore con grandi potenzialità di crescita. Con la liberalizzazione del mercato e l'avvento del protocollo di Kyoto si sono aperti spazi importanti per i nuovi produttori».

l'Adige 26 febbraio 2009
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Offline jochanan

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c'è chi si ricorda il lago di Molveno prima degli impianti idroelettrici. Il colore dell'acqua non è mai più stato come prima.
Siccome però di energia abbiamo bisogno, si tratta di scegliere: tutte le cime dei monti costellate di ventole da 100 mt. (ve l'immaginate il Baldo con 20 ventole sul crinale?) o permettere questi mostruosi impianti idroelettrici, o infine il nucleare, che sembra abbia combustibile per tutta la terra per almeno 1000 anni. Facciamo un piccolo sondaggio?
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

Offline radetzky

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Dalla descrizione è praticamente una fotocopia della centrale ENEL di Edolo anche come potenza (1000 Megawatt)http://digilander.libero.it/marisadonata0/centraleedolo.htm
Tecnicamente è il massimo a livello idroelettrico ma ha un grosso handicap: richiede uno o più invasi grandissimi a monte (quello a valle, nel caso specifico, non serve perchè c'è il lago). Ad Edolo la centrale è tutta in caverna e l'impatto è limitato al grande bacino a valle. A monte beh...lasciamo perdere anche se si sono sfruttati i laghi naturali. Sull'Altissimo (che peraltro non conosco molto bene) IMHO vorrebbe dire distruggere la montagna.
Moolto meglio, comunque, di una termoelettrica o peggio.
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Ro76xxx

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Allora bisogna capir bene se lo si deve fare oppure no?Secondo me se dovessero mettermi davanti ad una scelta e chiedermi di sciegliere tra una centrale idroelettrica o una scelta di far uso all'energia nucleare preferisco la prima.......i danni che potrebbe causare il nucleare sarebbero catastrofici....lo so ci sarà un'altro obrobrio in mezzo ai monti ma se è necessario e non hanno trovato altre alternative che sia ma messo come sta messo tutto il mondo non mi stupirei se poi andranno a far tant'altro..... :-\ chi lo sà......bè intanto vediamo che decideranno e poi se si accorgono che in tutta Italia ci sono una marea di strutture incominciate e mai portate a termine finiranno di sperperare anche gli ultimi euro rimasti! :P ;D

Offline JFT

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infine il nucleare, che sembra abbia combustibile per tutta la terra per almeno 1000 anni. Facciamo un piccolo sondaggio?

A me risulta che le riserve di combustibile nucleare siano di molto ma molto inferiori a quanto dici tu... In ogni caso il discorso è molto complesso e vasto.
"La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli."
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Offline AGH

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A me risulta che le riserve di combustibile nucleare siano di molto ma molto inferiori a quanto dici tu... In ogni caso il discorso è molto complesso e vasto.

ricordo che qualche decennio fa i cervelloni dell'enel volevano fare un gigantesco canale di gronda che captasse le acque del versante sud del lagorai  ??? ??? ???

Per fortuna le fiere proteste degli ambientalisti bloccarono questa follia...
« Ultima modifica: 27/02/2009 16:15 da AGH »
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Offline JFT

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ricordo che qualche decennio fa i cervelloni dell'enel volevano fare un gigantesco canale di gronda che captasse le acque del versante sud del lagorai  ??? ??? ???

Per fortuna le fiere proteste degli ambientalisti bloccarono questa follia...

Mamma mia...
Son tematiche molto serie, nessuno vuol tornare all'età della pietra, ma forse è venuto il momento di riconsiderare la filosofia del nostri sviluppo. Quando si parla di investimenti, tecnologie, civiltà e progresso, la parola risparmio dovrebbe essere sempre coinvolta in qualche modo. E' folle pensare di poter continuare con gli standard attuali di consumo.
Poi non esiste energia pulita, quindi arriva il bel giorno che si deve scegliere di che morte morire, ma preferirei che fosse una morte più lenta possibile.
E qui si apra un dibattito serio, porca paletta, privo di apriorismi e cinismi di comodo.
Io la penso così.
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donkey71

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IL GRANDE TEMA DELL'ACQUA...
« Risposta #7 il: 27/02/2009 18:14 »
Purtroppo è partita oramai da anni - e credo nel consensuale silenzio dei media - la terribile guerra dell'acqua che negli anni a venire sarà al centro di infuocate battaglie ambientaliste. Io credo ci toccherà davvero dover difenderci con le unghie da veri e propri predatori che vogliono succhiare vita dalle falde delle nostre belle montagne per farne business a pagamento. Non è retorica, signori miei. Io sento davvero di non esser padrone di questa terra, neppur di un sassolino. Per questo non mi sento in diritto di far ciò che voglio. E tantomeno dovrebbero far gli altri. Soprattutto quando si parla di ACQUA, che è il bene più prezioso del pianeta...altro che oro nero e denaro. L'unione dei comuni montani ha da tempo espresso diverse preoccupazioni sulle risorse e lo sfruttamento indiscriminato del territorio: sebbene molti sindaci si son sempre più venduti al consumismo della montagna, alla schiavitù del turismo di massa, in montagna è invece arrivato il tempo di dire davvero BASTA. Stiamo distruggendo tutto. Non si può ora SACCHEGGIARE indiscriminatamente anche l'acqua, un bene di tutti. E ancor di più, di chi abita in montagna! La terra ci sta chiedendo aiuto, non lo sentiamo? In montagna, ovunque, stan fioccando domande di ditte private per sfruttare l'acqua dei torrenti. Solo in Adamello-Brenta esistono ad oggi circa cinquanta impianti di "cattura" delle acque tra Lombardia e Trentino. Non parlo di altre valli bergamasche, da sempre terreno di cattura delle acque. Dove vogliamo ora arrivare? La gente beve acqua minerale anche in rifugio, ecco cosa è il business dell’acqua minerale...e non ce ne rendiamo conto, ipnotizzati dalla pubblicità. E non parliamo della neve artificiale, che saccheggia milioni di ettolitri d’acqua a favore di una fetta di popolazione di meno dell’uno per cento. Al ristorante, difficilemente trovate la caraffa d'acqua di rubinetto. Ormai è sostituita dalla bottiglia di minerale, con indubbio beneficio dei venditori e sicuro aumento dell'inquinamento. C'è quanto basta per riflettere. Ma non basta. Bisognerà schierarsi in questa battaglia che verrà. O ci toglieranno, subdolamente, senza che ce ne accorgiamo, il bene gratuito più prezioso. Questo vuole esser un appello alla sensibilizzazione di tutti. Il nocciolo non sta certo sulle nuove centrali idroelettriche più o meno invasive sul territorio a cui siamo chiaramente tutti contrari, ma sulla vera e propria progressiva trasformazione dell'acqua in bene privato. E credo, sia difficile esser d'accordo...dove finiremo?
« Ultima modifica: 27/02/2009 18:17 da donkey »

Offline AGH

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Citazione
O ci toglieranno, subdolamente, senza che ce ne accorgiamo, il bene gratuito più prezioso.

neanche tanto subdolamente a dir la verità...

Dal 2010 la gestione dei servizi idrici sarà messa completamente sul mercato e andrà di fatto nelle mani di società private, per effetto dell’articolo 23bis del famigerato decreto legge 133 (quello che conteneva i primi provvedimenti sulla scuola), approvato dal parlamento con il voto di fiducia il 6 agosto 2008.

La definitiva privatizzazione dell’acqua toglierà dalle mani della pubblica amministrazione il controllo e la responsabilità della qualità e dei costi, trasformando una volta di più i cittadini in consumatori-sudditi. La gestione delle reti idriche è uno dei grandi business del futuro e alcune multinazionali sono già all’opera per dividerselo. La legge approvata ad agosto, nel silenzio dei media e con gli italiani in vacanza, non ha acceso gli animi dell’opposizione. La mercificazione dell’acqua, già in atto in molte realtà locali, è figlia di interessi trasversali di una politica subalterna all’economia.

Qui una interessante intervista a Rosario Lembo, segretario nazionale del Comitato per il Contratto Mondiale dell’Acqua

http://www.youtube.com/watch?v=1nAB7ORGzrA
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Offline JFT

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Dal 2010 la gestione dei servizi idrici sarà messa completamente sul mercato e andrà di fatto nelle mani di società private

Ad Arezzo, dove abita la mia famiglia, la gestione "Nuove Acque" detiene il record dell'acqua più cara d'Italia. A fronte di un servizio pessimo, in un contesto geografico ricco, peraltro, di acqua.

Il tema dell'acqua pubblica è di prioritaria importanza, secondo me, altro che chiacchiere di partito.....  :-\
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Offline Daniele

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La gestione degli acquedotti era in carico ai comuni, mi pare.... poi per legge venne stabilito si dovessero privatizzare.... 

A pensar male cominciai allora....

donkey71

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Si beh, dopo tanti anni di silenziose incorporazioni...non si può davvero più nascondere che l' acqua è davvero il grande business del futuro. Consumi in aumento e disponibilità in calo, quindi prezzi destinati immancabilmente a salire. E noi a pagare. La legge d'agosto scorso, non lascia scampo mi pare. Interessante l'intervista posta da Agh, il quadro che si prospetta è chiaro...e come disse Totò...e io paaaago...
« Ultima modifica: 27/02/2009 19:33 da donkey »

Offline jochanan

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la captazione delle acque per impinguare le centrali elettriche ha raggiunto il limite della follia. La valle del Piave ha il fiume totalmente prosciugato. scorre in caverna (e in turbina) da Cimagogna (Auronzo) fino a Vittorio Veneto. Non solo, anche gli affluenti più miseri vengono captati. Così Il torrente del Bosconero, della riserva naturale della Val Tovanella, ecc. ecc. Non oso andare a vedere come è ridotto il Sarca a Pinzolo, dove da bambino facevo le dighe.
Personalmente sono per il nucleare. La Francia produce il 75% dell'elettricità così. E molte centrali sono vicine ai nostri confini. E il 15% dell'elettricità che cosumiamo è nucleare, venduta dai francesi a caro prezzo. Possibile che i francesi si siano bevuti il cervello?
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

Offline AGH

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la captazione delle acque per impinguare le centrali elettriche ha raggiunto il limite della follia. La valle del Piave ha il fiume totalmente prosciugato. scorre in caverna (e in turbina) da Cimagogna (Auronzo) fino a Vittorio Veneto. Non solo, anche gli affluenti più miseri vengono captati. Così Il torrente del Bosconero, della riserva naturale della Val Tovanella, ecc. ecc. Non oso andare a vedere come è ridotto il Sarca a Pinzolo, dove da bambino facevo le dighe.

il Sarca, poveraccio, l'hanno tormentato e massacrato fin quasi dall'inizio alla fine, con dighe, centraline, pompaggi, condotte forzate. Era un fiume maestoso, oggi è ridotto a un torrentello insignificante. Sotto le Sarche è pressoché estinto, pare scorra qualcosa sottoterra ma sopra non si vede più. A S. Massenza hanno fatto una centrale praticamente in paese, e sconvolto il clima immettendo le acque fredde del Lago di Molveno: quella che era "la Nizza del Trentino" non esiste più. Ma era il dopoguerra, c'era fame di energia ma anche fame-fame, quella vera, e per le popolazioni locali un grande impianto elettrico voleva dire lavoro sicuro per anni. All'epoca nessuno si interrogava sull'ambiente, si sfruttava e basta.
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Offline radetzky

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Personalmente sono per il nucleare. La Francia produce il 75% dell'elettricità così. E molte centrali sono vicine ai nostri confini. E il 15% dell'elettricità che cosumiamo è nucleare, venduta dai francesi a caro prezzo. Possibile che i francesi si siano bevuti il cervello?

I francesi sono persone serie, e comunque di centrali non ne costruiscono +, anzi ne stanno smantellando(però sanno dove mettere le scorie).
E, comunque, nell'ultimo anno ci sono stati almeno quattro incidenti preoccupanti.
Io purtroppo ho lavorato nel settore per alcuni anni ed ho visto come lavorano gli italiani: con la corruzione. Ho conservato per mio diletto dei documenti che fanno rabbrividire.
Tanto per dirtene qualcuna, a caso, tra le cose che ho visto:
Centrale di Caorso: in avviamento, per fortuna a basso regime, si è sfiorata un incidente gravissimo a causa di un componente secondario. La centrale è situata su un'isola nel mezzo dell'alveo del Po e questa isola è documentato che sprofonda. Oggi, se fosse ancora attiva, il Po non avrebbe + una portata sufficiente per raffreddarla.  Dopo quasi trent'anni dallo stop...le barre sono ancora in centrale ed oltre cento persone sono pagate per far la guardia ad un rudere radioattivo.
Sull'ultimo progetto, per fortuna non ultimato, sono stati piazzati ordini per componenti del circuito primario ad aziende italiane non qualificate secondo le normative internazionali e senza esperienza alcuna per diktat politico (personalmente, nell'ambito del mio lavoro, sono stato "cazziato" ed in parte emarginato perchè mi ero permesso di escluderne una dalla lista dei fornitori qualificati). Altri componenti, sempre sul circuito primario, erano di provenienza americana progettati trent'anni prima (anni cinquanta !).
Il referendum è stato un sollievo anche se, con l'incidente di Cernobil, di radioattività ce ne siamo "ciucciata" una barcata: ed il ministero della salute ha dati molto significativi circa l'incremento iperbolico dei tumori nel nord est.

P.S. a scanso di equivoci, è giusto anche dire che qualcuno, a livello politico, cavalcò il referendum semplicemente per calcolo ovvero perchè aveva capito che col gas ci avrebbe guadagnato di più... >:( :(
« Ultima modifica: 28/02/2009 09:11 da radetzky »
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