Autore Topic: E se non nevica più?  (Letto 6379 volte)

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E se non nevica più?
« il: 02/08/2007 10:14 »
Francia, ad Abondance niente più cabinovia: "Ormai non nevica più"
In ginocchio l'economia locale, che si poggiava sulla stazione sciistica


Addio allo sci per sempre, "chiude" il paese della neve

ABONDANCE (Alta Savoia) - Nebbia, nuvole basse, il sole che a sprazzi illumina i prati fioriti, la strada stretta in mezzo alle Alpi francesi che la carovana del Tour ha percorso tre volte, e quel cartello orgoglioso: Vallée d'Abondance. Voleva dire, quando il mondo non andava a rovescio, abbondanza di tutto, anche e soprattutto di neve. E infatti ecco il paese, una piazza, i negozi intorno, la caserma della Gendarmerie, il palazzo del municipio con il monumento ai bambini caduti in guerra.

E l'alberghetto coi gerani rossi che si chiama Hotel de l'Abbaye, come la chiesa gotica che svetta poco più su e il cartello che indica: benvenuti nell'area sciistica dell'Abondance. Solo che adesso quell'area non esiste più. Cancellata da una delibera comunale. Cancellata soprattutto da uno di quegli eventi che gli studiosi hanno annunciato e che qui, per primo, è diventato realtà: il cambiamento climatico. "Non nevica più, chiudiamo la cabinovia", ha votato il consiglio comunale.

Mezzo chilometro oltre, là dove il paese finisce e cominciava il paradiso degli sportivi, incassato tra il Monte Bianco e il Pic de la Corne, ecco i resti di quello che è stato: la Telecabine de l'Essert abbandonata, le scalette di ferro ormai invase da sterpi, l'inutile cartina che racconta le piste e gli impianti che si trovano in alto, dai 930 metri di qui su a 1.505, lo chalet dei biglietti sbarrato, il grande parcheggio per i pullman degli sciatori inutile, perfino i vasi con i tageti sulle spallette del ponte seccati, le seconde case chiuse e abbandonate. "Tous mobilisés pour qù Abondance ne muert pas", mobilitiamoci perché Abondance non muoia, strilla un cartello. Ma è inutile, ormai. Come le lucine di Natale che hanno illuminato l'ultimo inverno, che nessuno ha staccato e che non serviranno mai più.

Da Marcel Sport tira un'aria tristissima: "Cosa farò? Chiuderò il negozio. Guardi: questa è la mia merce, e adesso che me ne faccio?". Giù dalla scaletta di legno ecco il magazzino di sci, scarponi e scarpette di ogni tipo: da quelli di legno, perché qui da quarant'anni si andava sulla neve e l'economia era cresciuta su questo, a quelli larghi da carving, fino alle tavole da snowboard. Poco più avanti è Michel Peillex ad affittare, vendere e riparare sci; e poco più avanti ancora, a protestare, è Didier Bouvet, medaglia d'oro alle Olimpiadi, uno che da ragazzo si allenava proprio qui, che in vetrina ha appeso uno striscione: "Salviamo la nostra stazione, manifestiamo tutti".

Tutti, intanto, si ritrovano ogni venerdì alle 8 di sera in un altro paesino della valle, la Chapelle, all'Hotel Le Rucher, in quella che è diventata la sede del comitato "Abondance Demain". Marco Rissouant, un biondo con gli occhi celesti, farmacista in paese, è uno degli animatori. È scettico: "Macché clima; è politica. Non sono capaci di gestire gli impianti e allora hanno deciso di chiuderli. Noi abbiamo proposto di tutto, anche di fare una cooperativa, e ci hanno detto di no". Sul banco degli accusati, il comitato non mette il clima, ma il sindaco del paese, Serge Cettour-Meunier, che insieme ad altri 8 (e contro altri 6) ha deciso la chiusura della telecabina. "Lo sci - dice - sta diventando di nuovo uno sport solo per ricchi e noi non possiamo più pagare". Mostra i conti economici: su un bilancio di 2,2 milioni, quest'anno c'è stata una perdita di 640 mila euro per la cabinovia. Troppi, dice Messier Cettour-Menier, per i 1.300 residenti.

L'ultimo, ad esempio, è stato un inverno che in montagna si può definire spietato, con solo 20 giornate di neve. E il futuro, assicura Gerald Giraud, ingegnere del Centro Studi Meteo France di Grenoble, sarà ancora peggiore: "Le zone di altitudine compresa tra i 900 e i 1.500 metri saranno quelle che risentiranno di più del riscaldamento globale". Dal 1960 ad oggi, dicono le statistiche, il livello delle precipitazioni è diminuito di 64 centimetri e a partire dagli anni '80 la temperatura sull'arco alpino si è alzata da uno e mezzo a tre gradi. Anche l'Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo mette in guardia: le Alpi risentono tre volte di più degli effetti del cambiamento del clima e, con i loro 70 milioni di turisti delle neve, dovranno per forza fare i conti con la nuova realtà e riconvertire le loro economie.

Ecco perché ad Abondance, qui nell'Alta Savoia francese, ma anche nella vicina Svizzera, in Austria, in Germania e in Italia, guardano tutti: è quello, temono, il loro futuro. Come dice Philipp, del Café de la Place: "Noi ci battiamo, ma non credo che vinceremo. Abondance è solo il primo paese destinato a morire". O a rassegnarsi. Tre anziane signore, pedule, cappellino e racchette da passeggiata, leggono i cartelli esposti in vetrina: campionato di taglialegna, marcia di 15 chilometri, torneo di bocce. Sulla strada passano trattori, non fuoristrada. Se sarà ancora turismo, sarà di un genere così. Addio neve, addio ricchezza.

da La Repubblica - di Cinzia Sasso
http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/ambiente/paese-senza-neve/paese-senza-neve/paese-senza-neve.html

Qualche commento? :) Qui da noi si sono avute delle avvisaglie preoccupanti, per esempio in Polsa di Brentonico quest'anno è andata male e la società impiantistica (cosi come  le attività economiche che ruotano intorno allo sci), è in crisi.
« Ultima modifica: 02/08/2007 10:19 da AGH »
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Re: E se non nevica più?
« Risposta #1 il: 01/10/2007 15:25 »
Se non nevica più sarà un incubo. Non solo per la montagna. Ve la immaginate poi, a valla, la pianura riarsa, in altre parole, il deserto che avanza? 

Offline danieled

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Re: E se non nevica più?
« Risposta #2 il: 22/09/2011 08:56 »
Mi sembra interessante, visto la "vecchiaia" del 3D, rinvigorirlo un pochino con delle considerazioni a posteriori.

Vero che in Polsa di Brentonico il 2007 è stato da dimenticare, ma anche vero che solo un paio di anni dopo ha fatto quasi 6 (SEI) metri di neve e gli impianti sono dovuti rimanere chiusi fino a stagione inoltrata per l'eccesso di neve.

Ecco da dove scaturisce la mia volontà di riaprire l'argomento, dai dati raccolti dal 2007 ad oggi...
Si sa più nulla di Abondance? Qualcuno magari ci è stato oppure ha letto qualcosa a proposito??
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Offline AGH

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Re: E se non nevica più?
« Risposta #3 il: 22/09/2011 09:20 »
Mi sembra interessante, visto la "vecchiaia" del 3D, rinvigorirlo un pochino con delle considerazioni a posteriori.

Vero che in Polsa di Brentonico il 2007 è stato da dimenticare, ma anche vero che solo un paio di anni dopo ha fatto quasi 6 (SEI) metri di neve e gli impianti sono dovuti rimanere chiusi fino a stagione inoltrata per l'eccesso di neve.

Ecco da dove scaturisce la mia volontà di riaprire l'argomento, dai dati raccolti dal 2007 ad oggi...
Si sa più nulla di Abondance? Qualcuno magari ci è stato oppure ha letto qualcosa a proposito??

a me pare che la tendenza sul medio periodo sia chiara... del resto se i ghiacciai si ritirano costantemente non sarà un anno nevoso o due a invertire il trend...
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Offline danieled

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Re: E se non nevica più?
« Risposta #4 il: 22/09/2011 09:25 »
a me pare che la tendenza sul medio periodo sia chiara... del resto se i ghiacciai si ritirano costantemente non sarà un anno nevoso o due a invertire il trend...


Questo è verissimo; innegabile il progressivo aumento della temperatura del pianeta.
Ma siamo GIA' al momento di chiudere gli impianti? piuttosto che di abbandonare mete sciistiche? piuttosto che di ridurre a città fantasma quelle che erano (coma Abondance) rinomate località invernali?

...siamo già a quell'estremo?
PAURA!
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Offline AGH

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Re: E se non nevica più?
« Risposta #5 il: 22/09/2011 09:31 »

Questo è verissimo; innegabile il progressivo aumento della temperatura del pianeta.
Ma siamo GIA' al momento di chiudere gli impianti? piuttosto che di abbandonare mete sciistiche? piuttosto che di ridurre a città fantasma quelle che erano (coma Abondance) rinomate località invernali?

...siamo già a quell'estremo?
PAURA!

probabilmente no ma certo mi pare azzardato continuare ad andare avanti come se nulla fosse e continuare a costruire nuovi impianti, per giunta a bassa quota! Ormai diamo tutti per scontato e "normale" l'innevamento artificiale, ma già questo è il segno che la neve naturale scarseggia, ormai da parecchi anni. Ma la lungimiranza non è di questo mondo: continueranno a costruire impianti sempre più in alto. O magari qualcuno si inventerà una neve artificiale di plastica, meno costosa da produrre di quella attuale.
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Offline danieled

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Re: E se non nevica più?
« Risposta #6 il: 22/09/2011 10:16 »
... Ormai diamo tutti per scontato e "normale" l'innevamento artificiale, ma già questo è il segno che la neve naturale scarseggia, ormai da parecchi anni. Ma la lungimiranza non è di questo mondo: continueranno a costruire impianti sempre più in alto. O magari qualcuno si inventerà una neve artificiale di plastica, meno costosa da produrre di quella attuale.

Ma la lungimiranza non è di questo mondo...
mi hai ghiacciato! hai detto una cosa tanto semplice quanto purtroppo vera.
Però mi hai ratto riflettere sulla direzione che stiamo prendendo: soldi e svago ad OGNI costo.

Siamo fortunati che l'Himalaya sia in nepal e considerato zona sacra. Qui vi avrebbero già costruito delle funivie per potervi accedere. A discapito della montagna si prova di tutto, anche sparare neve innaturale che poi rilascia chissà quali sostanze... e ce le cucchiamo moi poi!
Poveri noi, che mondo stiamo lasciando ai nostri nipoti
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Offline Mau

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Re: E se non nevica più?
« Risposta #7 il: 22/09/2011 10:17 »
Gli esperti ipotizzano che anche i crolli sempre + frequenti che si verificano in montagna di intere pareti rocciose (ultimo tragico esempio quello avvenuto nel Pelmo, ma numerosi crolli sono avvenuti, di recente, anche nella zona delle 5 Torri, zona Cortina-Falzarego e, mi pare, uno gigantesco, 2-3 anni fa, nella Val Fiscalina, zona Tre Cime) siano da attribuire al surriscaldamento (il "permafrost", ossia quello strato roccioso che dovrebbe essere gelato, si "squaglia")
Riguardo alla neve artificiale, mi pare che ci siano grossi problemi, sia x l'approvvigionamento dell'acqua che serve x realizzare la neve, col rischio di privare di acqua i paesi vicini agli impianti (sbaglio o qualcosa del genere è accaduto a 2 passi da Trento in una zona vicinissima alla città  :) ;D ... non sono aggiornato se la cosa si è poi risolta ... ;) e in che modo ...), sia x gli additivi che i maligni ;D ... dicono ... forse ... nocivi alla salute ... vengono mescolati all'acqua (chissà se la cosa è provata scientificamente, se si è rimediato, o se anche qui "il Dio soldo" abbia messo tutto a tacere ... >:()
Ma insomma, che nevichi meno e che la terra si stia surriscaldando, credo che sia ormai un fatto certo ... ma nonostante questo ... evvaii con la costruzione di sempre nuovi impianti da sci a quote ... ridicole ... :D  ... con buona probailità di far soldi x qualche anno ma di lasciar lì sulle montagne pezzi arrugginiti per sempre ... ;D
Ma, forse, questa crisi economica, negativa x tanti aspetti, farà fare qualche riflessione a tanti .. mi risulta che già tanta gente, ancor prima di questa ultima crisi, vistesi le tasche semi vuote dopo i week invernali sugli impianti, ha lasciato gli sci da discesa in soffitta, x calzare sci da scialp. e ciaspole ... almeno finche la neve resiste.
La montagna è...l'abbraccio di un amico ed il fuoco di un bivacco condiviso.

Foto qui https://picasaweb.google.com/101452674008708650686?gsessionid=pC6VWv221ZhsNxdPABmQrw

Offline miki

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Re: E se non nevica più?
« Risposta #8 il: 22/09/2011 10:55 »
Non ricordo bene, ma qualche cosa del genere era successo anche sull'appennino a Corno alle Scale.. ::)..
Tra l'altro sempre a cavallo tra il 2007 e il 2008..
« Ultima modifica: 22/09/2011 11:00 da miki »

Offline Guido

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Re: E se non nevica più?
« Risposta #9 il: 22/09/2011 11:12 »
premesso che il 3d andrebbe chiuso perchè già porta sfiga solo il titolo, e che i giornalisti mi fanno sempre più incazzare perchè fanno sempre di tutta l'erba un fascio pur di fare terrorismo...
concordo che fare impianti e piste a bassa quota sia demenziale, ma credo principalmente che i problemi delle stazioni sciistiche siano principalmente problemi, beghe e mafie gestionali.
Negli ultimi 3 anni le precipitazioni nevose sopra i 2000 sono state eccezionali, con solo l'ultimo anno a veder meno neve, ma solo a quote basse. E' evidente che una stazione come quella citata con gli impianti a 1500 non può più competere con stazioni con centinaia di km di piste sempre diverse e sempre  innevate sulle dolomiti o sui ghiacciai...E' chiaro che in qualsiasimodo la si voglia vedere, non si può pretendere di poter attirare la stessa quantità di turisti e soldi con le ciaspolate, il pattinaggio sul ghiaccio e le gite in slitta,insomma con la "riconversione" del turismo invernale di quanti se ne attraggano con lo sci...se dovesse accadere forzatamente è ovvio che l'economia dei paesi coinvolti avrebbe un tracollo.
per quanto riguarda l'appennino le beghe sono principalmente gestionali (investimenti da fare) e ovviamente essendo le stazioni più basse ci si deve un po' accontentare, ma i comprensori più grandi, cimone e abetone tirano alla grande pur essendo qbbastanza bassi cimone (1200-2000) corno alle scale(1500-1900) ma non demenzialmente bassi...e si scia fino ad aprile.
"...sarà da chiedersi se esistano ancora escursionisti capaci di divertirsi sulle medie difficoltà, per trovare sè stessi anche in una giornata senza ambizioni, trascorsa serenamente all'insegna della natura più delicata." Giampaolo Sani

Offline kobang

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Re: E se non nevica più?
« Risposta #10 il: 22/09/2011 13:20 »
Per quanto ho capito le macroprevisioni meteo,quelle di tendenza,hanno significato nel medio-lungo periodo e non da una stagione all'altra.Certo i modelli statistici previsionali si basano su cicli del assato,mentre ora ci sono fenomeni nuovi,come dei catalizzatori,che accelerano ed intensificano le mutazioni.Leggendo la storia del Trentino ci sono stati tantissimi inverni asciutti,molti con temperature elevate:il risultato allora era ben percepito con le tragiche conseguenze sull'agricoltura e quindi con la fame e le epidemie.Oggi prevale l'aspetto turistico ed abbiamo la vista molto corta,in genere proiettata alla stagione appena trascorsa o alla prossima.In anni di scarso innevamento,nella medesima regione,non c'è stata una situazione omogenea.Val di Fassa o Gardena a secco riempivano le cronache e magari qui in Lagorai si sciava benone
Il clima và verso un riscaldamento globale,ma la preoccupazione dovrebbe essere più verso l'agricoltura,la desertificazione.  Poi francamente se tutto questo serve a preservare il territorio da altri sconci meglio:si salirà a piedi più in alto per fare scialpinismo,con ancor più selezione e meno casino di gente.

Offline AGH

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Re: E se non nevica più?
« Risposta #11 il: 22/09/2011 14:23 »
Poi francamente se tutto questo serve a preservare il territorio da altri sconci meglio:si salirà a piedi più in alto per fare scialpinismo,con ancor più selezione e meno casino di gente.

il guaio è che accadrà esattamente il contrario: gli impianti si spingeranno sempre più in alto, ergo sarannno "colonizzati" quei territori rimasti ancora intatti.
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Offline P52

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Re: E se non nevica più?
« Risposta #12 il: 22/09/2011 14:55 »
Penso che per fermare il "dilagare" degli impianti di risalita, più che la mancanza di neve sarà la mancanza di soldi in tasca agli italiani anche se per raccattare qualcosa si cerchi di pescare anche nei paesi dell'est.
Ovviamente basta che per tenere in piedi quei colossali debiti non lo si faccia con i quattrini pubblici cosa che in trentino è abbastanza nota .....