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DOMENICO SARTORI FONDO - Cancellato. Coperto da metri cubi di materiale inerte. Il «Sentiero del Mondino» - il 522 del catasto Sat - per circa duecento metri non esiste più, scomparso sotto una valanga di sabbia, ghiaia e sassi. Cancellato e ora vietato al transito, per ragioni di sicurezza, «a tempo indeterminato». L'ordinanza di chiusura è stata firmata nei giorni scorsi dal vicesindaco di Fondo, Alfio Covi , assessore all'ambiente e alle foreste. È un sentiero storico, di alta valenza paesaggistico-ambientale, che collega Fondo a Dovena, scendendo nella val di Combra per passare sull'altra sponda dell'affascinante forra del torrente Novella. Cancellati, il sentiero e il sottobosco, dal bianco manto di sabbia e ghiaia. La causa, si legge nell'ordinanza, sono «i lavori di sistemazione dell'area con impianto per la lavorazione inerti ( nella foto in alto, ndr, presso la zona artigianale di Fondo da parte della ditta Martintoni Ivano & C snc», da dove è franata una «considerevole quantità di materiale». «È la cronaca di una morte annunciata» denuncia l'ingegner Gianfranco Canestrini , presidente della sezione Sat di Fondo e consigliere comunale di minoranza. «Sono ad un tempo meravigliato e imbarazzato» dice «meno male che il materiale non è franato mentre qualcuno passava sul sentiero. Si è corso un grande pericolo, sotto quello strapiombo». La sezione Sat di Fondo ha in gestione (cura e manutenzione) 140 chilometri di sentieri. Quello del «Mondino» è tra i più frequentati. Canestrini, nei prossimi giorni, con una interrogazione chiederà conto al sindaco Bruno Bertol di quanto successo. Intanto, ha notificato il tutto alla Sat centrale. «È una cronaca annunciata» spiega «perché in consiglio comunale, come minoranza, avevamo già avvertito - e per questo in parte ci eravamo opposti - del pericolo di una espansione della zona artigianale e produttiva fin sul ciglio del burrone. Ma ogni invito alla cautela e alla salvaguardia ambientale di quella zona è stato inutile. Prima, c'è stata la variante al Prg con il cambio di destinazione dell'area, da bosco a produttiva; poi, l'approvazione del piano attuativo. «Un'area di 23 mila metri quadri» dice Canestrini «che il buon senso avrebbe consigliato di conservare a bosco almeno nella fascia verso lo strapiombo. Perché non si impedito, lì, il taglio degli alberi?». Nell'ultimo consiglio consiglio comunale, prima della pausa estiva, Canestrini s'è presentato con le foto della spianata che ha cancellato gli alberi. Per dire al sindaco: «Guarda lo scempio che avete condiviso e autorizzato!». «La cosa scandalosa» commenta ora il presidente della Sat «è che il sindaco, lui che per primo è titolato alla salvaguardia del territorio e di chi vive o viene come ospite, si sia preoccupato non dello scempio, ma solo di dire che c'erano tutte le autorizzazioni».12/08/2008
Il sentiero verrà ripristinato probabilmente per la fine del mese.....
beh una buona notizia dai!
mica tanto, prima distruggono poi dicono "ma sì che palle, rinverdiremo". Per molti sindaci gli alberi sono considerati alla stregua di paracarri, da togliere e mettere a piacimento...
ah...pensa, nel mio paese c'è un viale alberato di circa 2 km.Quando mio padre era piccolo, le piante erano talmente alte e grosse che sopra si chiudevano formando quasi un arco, una specie di tunnel.Una quindicina di anni fà, con la scusa di ristrutturare il fondo stradale e "rinnovare" l'immagine del viale, almeno la metà è stata abbattuta e sostituita con alberelli del diametro di20cm... beh,le piante crescono...
Sì lo sò che crescono, ma 1 - ci vogliono anni (e tanti)2 - l'immagine del viale non è stata affatto migliorata, come dicevano loro...Però: ora abbiamo tante belle panchine lungo il viale e... nemmeno un pò d'ombra