
Ieri una stretta al cuore passando per il
Rifugio Carlettini, anzi per quel che era, perché il rifugio non c'è più. E' stato raso al suolo, tutt'intorno un gigantesco sbancamento, i grandi alberi che lo circondavano abbattuti. Il "rendering" di come sarà il nuovo "rifugio" non sembra bruttissimo, ma il Carlettini vecchia maniera aveva certamente un suo fascino, sempre piuttosto frequentato da turisti ma anche dai "veci" della zona per bere un bicchiere o per fare una partita a carte.
Certo la struttura era anzianotta, ma serviva uno stravolgimento così radicale? Si farà la stessa orrenda "valorizzazione" fatta a S. Bortolo, o come a Malga Conseria trasformata in "maneggio" con la scusa dell'ippovia? Anche la Val Campelle sta subendo un silenzioso ma inesorabile assalto: il rifugio Carlettini è un altro luogo caratteristico cancellato per sempre. Al suo posto sorgerà, temo, il solito insulso albergone...
Intanto ieri c'era un via vai di auto da Ponte Conseria fino a Passo Cinque Croci nonostante il divieto, un andazzo che dura da parecchio ormai. Non è la prima volta che vediamo auto salire a passo Cinque Croci, anni fa addirittura diedero il permesso a una carovana di camper! Ieri a un tornante della strada c'era addirittura una sgangherata roulotte. Chi dovrebbe controllare, evidentemente guarda da un'altra parte. Ticket d'ingresso da 3,5 euro, l'area picnic presa d'assalto, parcheggi strapieni, cassonetti dei rifiuti straboccanti. E' una curiosa forma di tutela dell'ambiente questa: basta pagare il ticket e si può continuare ad inquinare liberamente.