GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
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GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
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Conglomerato basale
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Topic: Conglomerato basale (Letto 7561 volte)
0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.
Laccoro
Visitatore
Conglomerato basale
«
il:
05/12/2011 23:35 »
Salve a tutti, magari prima o dopo metto due righe nelle Presentazioni, intanto faccio una prova con un po' di allegati diversi, che mi pare siano tutti compatibili con le specifiche di upload, e così vedo quello che succede.
Purtroppo non trovo in Ambiente una sottosez. "Sassi", ma credo che una qualche curiosità ci possa essere lo stesso (giacché Girovagando-In-Montagna si cammina sui "Sassi" e non sull'asfalto).
---
Tra Passo Cereda e Forcella Aurine, quasi a cavallo del confine Veneto-Trentino, si può osservare una formazione geologica molto particolare, per niente comune.
Se ci passate, il luogo merita un sosta.
Visivamente il posto è tutt'altro che spettacolare: uno sbancamento di qualche decina di metri eseguito per far posto alla strada. La bellezza sta nel capire, nel mettere insieme un altro tassello della genesi dei nostri luoghi. E allora forse ci si potrà emozionare anche di fronte a un mucchio di sassi, se di questi se ne conosce la storia, che in questo caso è tutt'altro che banale.
Il Conglomerato Basale (conglomerato: insieme di ciottoli uniti da una matrice), o di Ponte Gardena, è così chiamato perché si è formato dall'erosione fluviale delle rocce metamorfiche basali, ossia dalle rocce più antiche del pianeta, che costituiscono il basamento sul quale poggiano tutti gli altri strati (1). Si tratta, quindi, di una testimonianza molto antica (quasi 300 mln di anni).
Sopra gli strati, piuttosto esili, del Conglomerato Basale, si sono riversate in seguito le colate vulcaniche dei "Porfidi", dove molti di voi si scatenano appena possibile.
In (2) vedete la sequenza stratigrafica del Basamento metamorfico (Bm), del Conglomerato basale (Cb) e del Porfido (P).
Il sito si trova lungo la strada che, in Valle del Mis, porta a Passo Cereda (3), poco dopo la deviazione che scende a Sagron. Metto il WP in formato gpx e kml (4, 5), ma anche senza il GPS è facile trovare il posto (6) (tornanti vicini caratteristici).
Il conglomerato basale non è così facile da osservare, e questo luogo è citato sia nei testi specialistici che in quelli divulgativi. Inoltre, vi è una notevole particolarità ambientale che rende molto godibile l'osservazione: lo scavo ha messo in luce, molto fortunosamente, il conglomerato e la sovrastante colata vulcanica, appartenente ai lembi meridionali del Piastrone Porfirico Atesino.
Spero che le foto (7, 8) riescano a far apprezzare i due strati: sotto e a destra il conglomerato, sopra e a sinistra la colata.
La transizione è netta e rende bene la dinamica dell'evento: bello davvero.
Questo conglomerato superficiale, più recente, è rossastro e molto poco legato: si sbriciola in mano (9). Più sotto, sul greto del torrente Pezzea, in località Vallata e dove ci sono le ex miniere di mercurio, si possono osservare dei bei massi di conglomerato (10) decisamente più consolidati e resistenti (11), ma anche dei blocchi di conglomerato molto duro, con matrice giallognola (12), appartenenti alla parte più profonda.
Purtroppo, ho visto ieri che nuovi lavori di consolidamento sono a ridosso del sito stradale; forse tra poco tutto sarà coperto da muri di gabbie piene di porfido.
(seguono allegati)
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Laccoro
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Conglomerato basale 2
«
Risposta #1 il:
05/12/2011 23:38 »
seguono allegati
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Laccoro
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Conglomerato basale 3
«
Risposta #2 il:
05/12/2011 23:39 »
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max_red
Sr. Member
Post: 484
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Re: Conglomerato basale
«
Risposta #3 il:
06/12/2011 00:47 »
Veramente molto interessante! Grazie per la preziosa e documentata descrizione.
Da un po' di tempo mi diletto a "scoprire" le carte geologiche delle zone in cui girovago sul sito dell'ISPRA, è proprio un mondo affascinante.
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angela
Sr. Member
Post: 381
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Re: Conglomerato basale
«
Risposta #4 il:
06/12/2011 01:10 »
Passando sulla strada si vede bene. Nella mia beata ignoranza mi sono sempre chiesta cosa ci volesse a fare un bel muro per evitare tutto quel ghiaino sulla strada. Una volta di più mi accorgo di quante cose non si sanno
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Pyotr Ilyich Tchaikovskj
danieled
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Post: 1.480
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Daniele
Re: Conglomerato basale
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Risposta #5 il:
06/12/2011 07:57 »
Grazie Laccoro per le preziose informazioni!
In effetti finora le abbiamo totalmente snobbate... però è un mondo talmente vasto che meriterebbe una sezione (o addirittura un sito) apposita.
Vedo dalla tua descrizione che sei un appassionato; sei un geologo?
Le zone interessanti in Trentino (da questo punto di vista) saranno migliaia davvero!!!
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Non abbiamo ricevuto questo pianeta in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli.
jochanan
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Post: 1.209
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Re: Conglomerato basale
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Risposta #6 il:
06/12/2011 17:33 »
mi piacerebbe approfittare delle tue conoscenze...
ho in mente qualche domandina...
1.perchè si è aperta quell'enorme ferita del Corno Bianco. Fenomeno unico. Passando rasente senti sempre le pietre che cadono...
2.tornando dall'orecchia di lepre verso il rif. Oltradige sotto il Roen si trova sotto i calcari una serie friabilissima di rocce... Mai viste altrove. Cosa sono e perchè solo la?
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il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)
Laccoro
Visitatore
Re: Conglomerato basale
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Risposta #7 il:
06/12/2011 21:13 »
Grazie dei commenti benevoli. Cumulo le risposte:
-max_red: sì, frequento anch'io il sito dell'ISPRA, è una grande risorsa; molto utili anche i Quaderni, liberamente scaricabili, per approfondire. Ho visto che hanno attivato il GeoMapWiever, ma non ho ancora avuto il tempo di guardarci (anche perché i server istituzionali italiani, contrariamente a quelli degli altri paesi europei, sono tremendamente lenti). Speriamo che l'ISPRA resista, mi pare abbiamo grossi problemi di bilancio.
-angela: pazienza per il "ghiaino", se lo copriranno non saremo in molti a soffrire... ma se penso ai disastri delle piste da discesa, forse (immagino) molti qui avranno dei groppi in gola ben più consistenti.
-danieled: ahem, no, sono un biologo, ma dopo decenni passati a guardar bestie e piante, ho scoperto che i sassi stanno fermi e risentono poco delle stagioni. Purtroppo, pesano.
Ahem, ahem, sono veneto e, per motivi esclusivamente legati al tempo a disposizione, frequento prevalentemente il bellunese.
-jochanan: temevo un tuo commento. Mi dispiace deluderti ma, per i motivi di cui sopra, sono zone per me sconosciute. Per quanto riguarda le mie conoscenze, mi muovo in modo molto mirato (studio e vado a vedere, o viceversa) e la mia visione è ancora estremamente frammentaria. Devo però dirti una cosa: i (veri) geologi, se non trovi proprio quello che ha studiato il caso particolare, non rispondono mai a queste domande. Cominciano a girarci attorno e finiscono con un dipende. Questo perché le singole situazioni locali sono normalmente soggette ad una tale complessità che non c'è conoscenza accademica di base che possa farvi fronte. A meno che, come dicevo prima, uno non sia uno specialista della zona.
In botanica e zoologia è in fondo più facile avere delle risposte: con un buon manuale, anche se non si è tassonomi di formazione, si può arrivare a determinare un genere, se non la specie, ma in geologia... panico.
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livioz
Full Member
Post: 111
Re: Conglomerato basale
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Risposta #8 il:
10/12/2011 16:32 »
Volevo aggiungere che anche qui a Roncegno affiora il conglomerato basale, di colore viola o rosa, lo si nota subito nei muri di sasso a vista e in tutte le opere in pietra. Quello che è più interessante, è che anche tutte le macine da mulino del paese sono di conglomerato, a riprova del fatto che i nostri antenati sapevano benissimo, senza essere geologhi, quale era la pietra più dura a loro disposizione. Anche la cava di queste macine è conosciuta e si trova a 1700m su un sentiero SAT molto battuto, il 372 che dalla Bassa va alle Prese, pochi metri dopo la Val dei Cavai. Da qui estraevano delle lastre spesse e le arrotondavano sul posto per poi rotolarle giù fino in paese; una macina abbozzata ma non finita è ancora lì, a lato del sentiero.
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Laccoro
Visitatore
Re: Conglomerato basale
«
Risposta #9 il:
12/12/2011 20:07 »
Avevo letto delle macine, ti ringrazio della segnalazione, così, prima o poi, potrò andarmi a vedere il posto, dato che è ancora discretamente a portata.
Hai la possibilità di segnare cava e macina su di una mappa, oppure di individuarli in Google Earth con segnaposti (o qualsiasi altra diavoleria utile allo scopo)?
Grazie
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jochanan
Hero Member
Post: 1.209
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Re: Conglomerato basale
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Risposta #10 il:
16/12/2011 20:05 »
La lunga dorsale che da S.Candido (Pusteria) va al Monte Elmo a un certo punto ha una parete di roccia che era stata una cava di macine Alcune rotte, altre non finite.. Ma se ben ricordo (manco da decenni) la roccia era rossastra e "gropolosa". Magari anche quella è conglomerato. Ricordo che lì funghi... nisba
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il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)
Laccoro
Visitatore
Re: Conglomerato basale
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Risposta #11 il:
18/12/2011 12:03 »
Ciao jochanan, penso che tu abbia proprio ragione, San Candido viene citato come uno dei siti di riferimento (rif. ad es. questa pubblicazione
www.geologie.ac.at/filestore/download/VH1972_047_A.pdf
). Allego un'immagine, dalla Carta Geologica d'Italia, dell'area che citi; in verde gli affioramenti importanti di conglomerato basale.
Allego anche un estratto sulla zona citata da Livioz (in questo caso colore marrone pieno, non retinato; i due sono un po' difficoltosi da distinguere anche a causa dei limiti imposti per pubblicare le immagini).
Sono rimasto piuttosto stupito dai commenti aggiunti alla discussione, che immaginavo morisse sul nascere, visto l'argomento. Mi ha fatto piacere, anche perché mi ha dato degli spunti per curiosare ulteriormente su libri e carte.
Grazie
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