Autore Topic: E dàghela!  (Letto 31891 volte)

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E dàghela!
« il: 22/02/2008 17:43 »
Continua l'assalto al Lagorai, con la scusa dell'energia stavolta sono previste condotte e prelievo d'acqua dal Rio Forame e Rio Valmoena  ???

E' pazzesco, sono tra le valli più belle e incontaminate, ma quando la pianteranno??
da L'Adige 22 febbraio 2008
« Ultima modifica: 22/02/2008 17:44 da AGH »
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Re: E dàghela!
« Risposta #1 il: 22/02/2008 17:47 »
e alè, ai piedi dell'"incontaminato" lagorai, una bella gara fracassona di macchine :(

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papalla

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Re: E dàghela!
« Risposta #2 il: 22/02/2008 18:32 »
Continua l'assalto al Lagorai, con la scusa dell'energia stavolta sono previste condotte e prelievo d'acqua dal Rio Forame e Rio Valmoena  ???

c'è da sperare in studi seri sull'impatto ambientale e sulla reale portata dei corsi d'acqua
ma se vogliamo energia pulita e non inquinante non abbiamo troppe alternative all'idroelettrico.

Offline AGH

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Re: E dàghela!
« Risposta #3 il: 22/02/2008 18:45 »
papalla, non credo proprio: l'idroelettrico copre al massimo l'8-10% del fabbisogno, e poi cosa vogliamo fare, bacini idroelettrici in ogni valle? Non ne hanno fatti abbastanza? Il Trentino copre abbondantemente il suo fabbisogno di energia, non c'e' nessuna vera necessità di fare altre centrali, ricordiamoci che l'ambiente e di conseguenza il turismo è la nostra risorsa piu importante, non l'energia elettrica. 

Ma siccome le imprese idroelettriche significano soldi, ecco che un po alla volta si sfascia tutto lo sfasciabile: già hanno in mente di "valorizzare" il Vanoi, non dico altro.

Anni fa dei criminali volevano fare un gigantesco CANALE DI GRONDA che attraversava il lagorai sul versante meridionale... ma i rendete conto di cosa propone certa gente?
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papalla

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Re: E dàghela!
« Risposta #4 il: 22/02/2008 19:40 »
papalla, non credo proprio: l'idroelettrico copre al massimo l'8-10% del fabbisogno,

ok, ma se coprisse il 70% e non servissero quindi centrali a carbone o petrolio sarebbe meglio, no?

a mio avviso, ovviamente

e poi cosa vogliamo fare, bacini idroelettrici in ogni valle? Non ne hanno fatti abbastanza? Il Trentino copre abbondantemente il suo fabbisogno di energia,

Se con una nuova centrale si dovesse raggiungere  il fabbisogno regionale,
si eviterà di comprarla (magari prodotta col petrolio)

e se fosse davvero oltre i nostri fabbisogni, si può sempre vendere,
in fondo acquistiamo il pesce  da chi ha il mare e ha costruito i porti,
i mangimi fatti col mais di chi ha le pianure e ha fatto gli impianti di irrigazione ecc.

non c'e' nessuna vera necessità di fare altre centrali, ricordiamoci che l'ambiente e di conseguenza il turismo è la nostra risorsa piu importante, non l'energia elettrica. 

per questo mi auguro studi seri fatti da parti non in causa, e che venga fatto seriamente

ma se in Puglia a rifiutano l'eolico perchè le pale sono brutte,
in Sicilia il solare perchè costa troppo,
noi l'idroelettrico perchè non serve energia alla provincia, e così via
arriverà il momento in cui che toccherà sorbirci una centralona "a pece e olii" pesanti magari a meno di  200 km di distanza,
perchè è il fabbisogno nazionale il problema

Anni fa dei criminali volevano fare un gigantesco CANALE DI GRONDA che attraversava il lagorai sul versante meridionale... ma i rendete conto di cosa propone certa gente?

beh questi sono folli... loro e chi li ascolta ;)

salvatore tn

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Re: E dàghela!
« Risposta #5 il: 22/02/2008 21:44 »
pensa che il trentino con le centrali idroelettiche che ha potrebbe essere autonomo ma produciamo e vendiamo la corrente non ricordo a quali paesi europei e comperiamo corrente dalla francia che la produce con le centrali nucleari costruite a pochi km dal confine..... gira tutto attorno ai soldi
anche se la provincia ha aquistato le centrali dal enel non saremmo mai indipendenti  :-[ :-\

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Re: E dàghela!
« Risposta #6 il: 22/02/2008 21:46 »
io so che il trentino produce in sovrappiù rispetto al fabbisogno. Quindi non avrebbe motivo di sfasciare l'ambiente...
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salvatore tn

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Re: E dàghela!
« Risposta #7 il: 22/02/2008 21:48 »
io so che il trentino produce in sovrappiù rispetto al fabbisogno. Quindi non avrebbe motivo di sfasciare l'ambiente...
infatti è quello che volevo dire io

salvatore tn

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Re: E dàghela!
« Risposta #8 il: 22/02/2008 21:50 »
basta vedere quello che produce la sola diga di s. giustina (appena trovo i dati li metto qui)

papalla

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Re: E dàghela!
« Risposta #9 il: 22/02/2008 22:53 »
io so che il trentino produce in sovrappiù rispetto al fabbisogno. Quindi non avrebbe motivo di sfasciare l'ambiente...

si, ok ma il Trentino mica è un'isola,
a carattere nazionale importiamo parecchia energia e produciamo inquinando

è solo per questo che personalmente preferisco centrali idroelettriche in più*, in Trentino ma non solo, piuttosto che pagare Germania o Francia per fargli fare altre nucleari,
o pagare Enel per bruciare carbone..

*ed eoliche e geotermiche e solari ecc ecc..

Offline Massimo

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Re: E dàghela!
« Risposta #10 il: 22/02/2008 23:23 »
arriverà il momento in cui che toccherà sorbirci una centralona "a pece e olii" pesanti magari a meno di  200 km di distanza,

Una nuova centrale a oli pesanti (o a carbone) non passerebbe mai la Valutazione di Impatto Ambientale  ;D
« Ultima modifica: 22/02/2008 23:26 da Massimo_C »
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Offline Massimo

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Re: E dàghela!
« Risposta #11 il: 22/02/2008 23:25 »
perchè è il fabbisogno nazionale il problema

E' dura da digerire ma io credo che il problema vero sia quello di provare a ridurre un po' i consumi ... ... ...
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papalla

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Re: E dàghela!
« Risposta #12 il: 23/02/2008 01:41 »
Una nuova centrale a oli pesanti (o a carbone) non passerebbe mai la Valutazione di Impatto Ambientale  ;D

voglio sperarlo e piacerebbe pure a me,
ma per il carbone, almeno i numeri dicono il contrario:

********
Assocarboni: carbone ancora in aumento, +7% nel 2007
 ...
        Il presidente di Assocarboni ha illustrato durante la conferenza il nuovo progetto dell’Enel per la realizzazione di un impianto pilota di combustione della CO2 a Brindisi. L’impianto, il primo al mondo a emissioni zero e’ previsto in produzione dal 2009: Clavarino ha specificato che “il costo di cattura e stoccaggio della CO2 sara’ di 30/40 euro a tonnellata”, rispetto ai 40/50 euro a tonnellata per i certificati di credito di cattura della CO2.
Fonte: Agi
******


Questi sono di parte ma influenzano le scelte politiche:
http://www.enel.it/attivita/ambiente/carbone/archivio/articolo.asp?page=/attivita/ambiente/energy/carb04_hp/carb04/index.asp

******
Il contributo del carbone al fabbisogno di energia primaria dell’Italia è ancora relativamente modesto, pari a circa l’8% della produzione di elettricità. È invece opportuno che tale quota cresca, in considerazione della necessità sia di diversificare le fonti energetiche nazionali, sia di ridurre i costi di produzione.
...
Negli ultimi anni sono stati condotti in tutti i principali Paesi notevoli sforzi per aumentare le condizioni di compatibilità ambientali e di efficienza delle varie fasi del ciclo del carbone.
....
******


E come noto, per alcuni politici è una soluzione da praticare:
http://www.grtn.it/ita/elementi/ita/procedure/rivista08/primopiano01.htm

*****
Via dal petrolio in cinque anni. Ecco come
 
   Più metanodotti, più terminali di rigassificazione, più carbone (non escludendo un compenso ai Comuni che ospitano centrali alimentate con il combustibile solido), più energie rinnovabili. Con un occhio al successo del fotovoltaico e senza perdere di vista il nucleare.
...
Nonostante gli aumenti del costo di approvvigionamento verificatisi negli ultimi due anni, il carbone è considerato ancora la fonte più conveniente per l'alimentazione elettrica. Gli aumenti di prezzo non hanno influito in maniera significativa sul prezzo finale dell'energia, essendo la gran parte degli approvvigionamenti regolata da contratti di fornitura a lungo termine. Nel 2004 è proseguita la crescita dei consumi nazionali di combustibili solidi, che hanno contribuito per l’8,7% alla copertura del fabbisogno energetico nazionale. In Italia oltre 45 miliardi di kWh sono stati prodotti da combustibili solidi, con una crescita, rispetto all'anno precedente, del 17% e con un consumo superiore ai 17 milioni di tonnellate. In uno scenario tendenziale dei consumi e del fabbisogno di energia, predisposto dal Ministero, si assume che nel 2010 la quota del carbone sarà pari al 19%, corrispondente ad una produzione di circa 61 TWh, per effetto della conversione al carbone di alcune centrali attualmente alimentate ad olio combustibile, con un significativo guadagno in termini di efficienza ed abbattimento degli elementi inquinanti. La quota del gas dovrebbe, invece, superare il 50%, e quella delle energie rinnovabili salirebbe a circa il 20%.
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papalla

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Re: E dàghela!
« Risposta #13 il: 23/02/2008 02:01 »
E' dura da digerire ma io credo che il problema vero sia quello di provare a ridurre un po' i consumi ... ... ...

è vero !

però a leggere le statistiche i consumi non calano,
e da anni aumentiamo le importazioni di energia e di combustibili per produrla, riscaldiamo l'atmosfera e emettiamo CO2 in quantità crescente.

Nemmeno io  vorrei nuove centrali,

ma ad una che scalda,  inquina, produce scorie o rifiuti e dipende da carburanti fossili,
magari "a Palermo" preferisco due, tre, cinque idriche  o solari o eoliche, anche vicino casa, pure se potenzialmente significasse avere un panorama meno bello ...

Incollo una pagina dove ci sono una serie di dati che penso siano interessanti:

[iframe=775,550] http://it.wikipedia.org/wiki/Produzione_di_energia_elettrica_in_Italia [/iframe]


Offline Massimo

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Re: E dàghela!
« Risposta #14 il: 23/02/2008 11:00 »
voglio sperarlo e piacerebbe pure a me,
ma per il carbone, almeno i numeri dicono il contrario:

Ho dato una rapida lettura (poi guarderò con più calma): l'intervista a Scajola mi sembra un po' datata e per quanto riguarda l'articolo dell'ENEL non ci sono dati di emissioni per cui è difficile dare un giudizio.
Lunedì in ufficio proverò a fare una ricerca sulle centrali a carbone e poi ti saprò dire.
Quello che so di sicuro, in questo momento, è che una grande centrale ENEL a carbone in Puglia verrà convertita a combustibili meno inquinanti. Non ricordo di quale si tratta: devo controllare sul Piano Energetico Regionale della Puglia che ho in ufficio ma posso trovarlo anche su Internet.
« Ultima modifica: 23/02/2008 11:38 da Massimo_C »
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