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Per sdrammatizzare: la cura migliore per il terremoto è stare tanto all'aria aperta, magari proprio in montagna, visto che a ucciderti non è il terremoto ma quello che ti cade in testa
è vero che il terremoto dura pochi secondi, ma quanti sanno cosa bisogna fare durante? E dopo? Un'evacuazione rapida non è uno scherzo, ovviamente non riguarda solo il terremoto ma anche altre calamità. A me pare che in Italia non ci sia nessuna o poca preparazione. Riguardo l'allarme della commissione grandi rischi per l'emilia, sarebbe interessante capire se è stato fatto qualcosa in concreto...
Un evacuazione rapida non è mai prevista, anche perchè NON è da fare. Corse giù per le scale non sono un ottima idea, soprattutto se la gente è tanta. Per il dopo ripeto buon senso, se hai paura di stare in casa stare sul marciapiede non è una buona idea, devi andare semplicemente in uno spazio aperto, non serve andare in Panarotta, basta una piazza o altro.
si d'accordo ma il problema comprende qualunque emergenza, non solo terremoto: es, inondazione, incendio, nube tossica, le cavallette...
in italia c'è poca preparazione? non bisogna mica fare il corso, in tutti gli edifici pubblici c'è il piano di esodo affisso in più e più punti e ci sono una marea di segnali delle vie d'evacuazione.
Da qualche anno nelle scuole di ogni ordine e grado si fanno le prove di evacuazione quindi diciamo che i bambini fin da piccoli si abituano a gestire una emergenza.Noi nella scuola materna ne facciamo almeno due nell'arco dell'anno scolastico; i bambini grandi al suono dell'allarme sanno gia' come disporsi aiutando i piccoli e CON CALMA riusciamo ad essere tutti quanti fuori nel giro di 2.30 minuti, per tutti intendo anche le ultime persone addette al controllo gestioni allacciamenti vari e ccontrollo che non ci sia piu' nessuno in scuola. Tutto il personale ha compiti ben precisi e per questo servono le esercitazioni. Proviamo situazioni diverse cercando i momenti piu' critici, vedi bambini in bagno sui due piani, vedi momento del pranzo, 60 bambini nella stessa sala da pranzo, e soprattutto senza preavviso per mimare il piu' possibile una situazione reale.I bambini fanno esercitazioni sul riconoscere i segnali delle via di fuga, non solo nella scuola ma anche nei vari edifici che vanno a visitare e cosi' dicendo.Questo un po' alla volta fa in modo che fin da piccoli ci si abitua ad affrontare le emergenze, poi c''e da dire che e' piu'facile gestire i piccoli che ti seguono che non gli studenti delle superiori che vanno dove vogliono. A tutto questo però va aggiunto che nelle situazioni reali a farla da padrone e' il panico, cosa piu' difficile da gestire specialmente quando si e' in gruppo.Un relatore ad un corso ci racconto' che avevano fatto una prova di evacuazione in un grande palazzo di uffici a Milano, prova programmata, quindi tutti lo sapevano. Suonato l'allarme tutti uscivano tranquilli, chiacchierando, chi si accendeva una sigaretta, chi si fermava alle macchinette del caffe' etc. prova non riuscita. Qualche mese dopo, stesso palazzo, prova a sorpresa. Scena da film, gente che si buttava dalle finestre basse, gente che spintonava, chi scivolava dai corrimano etc... il caos. Questo dovuto al panico, che spesso fa i danni maggiori. per il terremoto e' diverso ci sarebbero altre procedure ma e' difficile gestirle perche' li' il panico e' per default, ti dicono vai sotto un tavolo ma esempio noi a scuola materna non abbiamo tavolini come nelle altre scuole per sistemare i bimbi e risulta comunque piu' arduo che non uscire in fila indiana, quindi abbiamo provato a studiarci su ma risulta difficile. Tirando le somme abituarsi fin da piccoli a gestire le emergenze ed entrare proprio nerll'ottica del saper cosa fare e' una parte importante, ma soprattutto costruire rispettando le regole antisismiche e non lesinare sui materiali per risparmiare queste sarebbe la prima sicurezza tenendo presente che ogni centimetro della terra potenzialmente e' sismico.ciao Lorizciao Loriz
In provincia di Modena ci sono le salse di Nirano, piccoli vulcanetti che eruttano salse. La sera del 19 maggio hanno registrato eruzioni contenenti gas radon 25 volte superiori al normale. All'1 del 20 c'è stata la prima scossa, alle 4 la seconda.