Autore Topic: Esperienza da imitare?  (Letto 3665 volte)

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pinko

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Esperienza da imitare?
« il: 14/10/2010 12:14 »
Mi ha sorpreso un articolo del Giornale di Vicenza e penso sia da ripetere nelle escursioni in montagna.

MALO/2. L'esperienza in solitaria del mistico trentenne di San Tomio
Solo frutta per 800 km
a piedi verso Santiago
Giulia Guidi
Cammino impegnativo verso il santuario spagnolo
Mercoledì 13 Ottobre 2010PROVINCIA,pagina 26e-mailprint
 Giacomo Ghellini in un tratto verde del cammino verso Santiago Qualcosa come 800 chilometri a piedi in 18 giorni, dormendo negli ostelli dei pellegrini e mangiando la frutta raccolta lungo il cammino: destinazione Santiago de Compostela, nel nord della Spagna.
È la straordinaria esperienza vissuta nel mese di settembre da Giacomo Ghellini, trentenne di San Tomio di Malo con la passione dei viaggi ed il misticismo. Partito il due da Jaca, comune dell'Aragona, il 20 era alla cattedrale di San Giacomo, con centinaia di altri pellegrini: «L'arrivo a Santiago è stato il momento più deludente dell'intero percorso - ci spiega - ho trovato freddezza e un'organizzazione eccessiva per l'accoglienza dei pellegrini, più turistica che spirituale».
La motivazione che ha spinto Ghellini ad affrontare 50 chilometri al giorno, non è di tipo religioso ma spirituale: «Volevo espandermi - racconta - dimostrare a me stesso che ce la potevo fare ma ho scoperto che la vera conquista non è superare i propri limiti bensì riuscire a relazionarsi con gli altri». Sono decine di migliaia le persone che ogni anno affrontano il pellegrinaggio verso Santiago de Compostela: «L'incontro che più mi ha colpito è stato quello con un 50enne spagnolo, Alfonso, che stava percorrendo gli 800 chilometri nonostante avesse subito diverse operazioni al cuore». Il cammino è molto impegnativo anche dal punto di vista fisico: il tratto che attraversa la Meseta, la più grande pianura spagnola, significa percorrere decine di chilometri senza alcuna possibilità di ristoro. Oppure, affrontare le salite della Galizia implica un dislivello di mille metri con salite impervie.
Anche un fisico allenato come quello di Ghellini, che ha affrontato le Ande, ha risentito dello sforzo: «Non avevo mai percorso quella distanza per tutti quei giorni e, quando non ero neanche a metà, mi sono ritrovato con i piedi bruciati. Ero arrivato a Puente Fitero e ho temuto seriamente di non farcela, fisicamente e moralmente». È grazie ai Templari se Giacomo è riuscito ad arrivare in fondo: in quella piccola località c'è un ostello gestito da una congregazione di Perugia, a due passi da un'antica fortezza dell'ordine :«Uno di loro mi ha accolto e mi ha lavato i piedi, medicandomi e ridonandomi l'energia».
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Offline Alan

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Re: Esperienza da imitare?
« Risposta #1 il: 14/10/2010 12:23 »
io la farei!!! conosco chi l'ha fatta, ma in bici penso

Offline jochanan

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Re: Esperienza da imitare?
« Risposta #2 il: 14/10/2010 21:25 »
l'avrei fatta qualche anno fa, ma chi doveva venire con me mi ha dato buca, e ora... sarebbe dura. D'accordo che l'esperienza vera non è mai all'arrivo, ma il viaggio in se. Un po' come fare un'alta via, molto più lunga, ovvio. Mi ero informato e sapevo quasi tutto. Se qualcuno vuole, gli potrei mandare un po' di materiale (devo averlo da qualche parte)
« Ultima modifica: 14/10/2010 21:28 da jochanan »
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

Offline Claudia

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Re: Esperienza da imitare?
« Risposta #3 il: 14/10/2010 22:02 »
un mio amico c'è stato ed ha pubblicato un libretto con il suo racconto...
io cmq non lo farei, non è una cosa che mi attira. il mio cammino spirituale, se ne voessi fare uno, potrebbe essere su un qualsiasi sentiero di montagna.

pinko

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Re: Esperienza da imitare?
« Risposta #4 il: 15/10/2010 08:48 »
un mio amico c'è stato ed ha pubblicato un libretto con il suo racconto...
io cmq non lo farei, non è una cosa che mi attira. il mio cammino spirituale, se ne voessi fare uno, potrebbe essere su un qualsiasi sentiero di montagna.
Concordo pienamente con te , ciò che mi ha colpito però è il fatto che l'abbia fatto nutrendosi esclusivamente dei frutti che trovava lungo il cammino e percorrendo 50 km giornalieri, credo sia una cura dimagrante da manuale, la prossima volta che vado in montagna nello zaino metto solo mele e uva

Offline PassoVeloce

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Re: Esperienza da imitare?
« Risposta #5 il: 15/10/2010 09:07 »
Concordo pienamente con te , ciò che mi ha colpito però è il fatto che l'abbia fatto nutrendosi esclusivamente dei frutti che trovava lungo il cammino e percorrendo 50 km giornalieri, credo sia una cura dimagrante da manuale, la prossima volta che vado in montagna nello zaino metto solo mele e uva
Credo che lo imiterei solo per avere questo risultato  ::)  ;D

Offline AGH

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Re: Esperienza da imitare?
« Risposta #6 il: 15/10/2010 10:02 »
Credo che lo imiterei solo per avere questo risultato  ::)  ;D

allora fa anche al caso mio :D Ci sono ancora 4-5 chiletti ostinati che non vogliono andarsene... ;D
Comunque non mi attira per nulla questo tipo di pellegrinaggi... preferisco farmeli per conto mio, magari in lagorai...  ;D


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Offline Alan

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Re: Esperienza da imitare?
« Risposta #7 il: 15/10/2010 10:04 »
allora fa anche al caso mio :D Ci sono ancora 4-5 chiletti ostinati che non vogliono andarsene... ;D
Comunque non mi attira per nulla questo tipo di pellegrinaggi... preferisco farmeli per conto mio, magari in lagorai...  ;D



MI PIACE!!!!
Ieri ho letto la tua relazione sulla 2 giorni in Lagorai a -15... voi siete fantastici!!! VI invidio per la resistenza al freddo che avete!!

Offline marziavr

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Re: Esperienza da imitare?
« Risposta #8 il: 15/10/2010 11:34 »
ci voglio forti motivazioni per fare questi viaggi ... son da ammirare queste persone

pellegrinaggi spirituali e su sentieri battuti sicuramente non li farei ...

Offline Claudia

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Re: Esperienza da imitare?
« Risposta #9 il: 15/10/2010 21:10 »
Credo che lo imiterei solo per avere questo risultato  ::)  ;D
a parte che se perdi qualche altro chilo sparisci  ::) non è mangiando così poco che si dimagrisce in modo serio... andrebbe a finire che con il primo pasto decente che fai dopo la faticata li rimetti su subito!

Offline AGH

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Re: Esperienza da imitare?
« Risposta #10 il: 16/10/2010 08:38 »
a parte che se perdi qualche altro chilo sparisci  ::) non è mangiando così poco che si dimagrisce in modo serio... andrebbe a finire che con il primo pasto decente che fai dopo la faticata li rimetti su subito!

infatti... siccome sono anche io alle prese coi chili superflui, mi sono reso conto che le diete estermporanee servono a poco o nulla. Mi aveva colpito una frase di un noto dietista in tv che diceva pressapoco: "Se si vuole dimagrire seriamente bisogna rendersi conto che per dimagrire bisogna cambiare stile di vita: mangiare di meno e muoversi di più". Che è proprio ciò che fa al caso mio: mangio quasi di tutto, chiaramente cercando di non esagerare con le dosi, e cerco di muovermi anche durante la settimana. Chiarmente all'inizio mi sono messo a regime abastanza duro, e nel giro di 3-4 mesi sono calato 10 kg (da 90 a 80). Il problema poi, come sempre, è mantenere il peso raggiunto: appena ho allentato la presa ho recuperato 2 kg (il famoso "rimbalzo"), ma ora confido che con un minimo di sacrifico possa tornare lentamente nei raghi degli 80 kg e magari anche qualcosa meno. I benefici di portarsi appresso 10 kg di meno si sono sentiti subito in montagna, infatti da ultracinquantenne ho fatto quest'anno dei girazzi impensabili fino a qualche anno fa :)
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