Autore Topic: Follie di fine ottobre  (Letto 15385 volte)

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Offline danieled

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Re: Follie di fine ottobre
« Risposta #15 il: 24/10/2011 10:16 »
no, sparano un po' dappertutto...  >:( guardate sulle webcam... Sarebbe interessante capire se sparano solo in trentino alto adige o anche altrove...

guardando le webcam online, sembra che in val d'Aosta non sparino coi cannoni...
Ora vedo se trovo qualcosa sui cugini veneti...
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Offline danieled

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Re: Follie di fine ottobre
« Risposta #16 il: 24/10/2011 10:28 »
ho cercato le webcam del Veneto, ma non trovo nulla che indichi che stanno sparando la neve...
Anche se non vuol dire che non lo facciano  ::)
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Offline miki

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Re: Follie di fine ottobre
« Risposta #17 il: 24/10/2011 10:33 »
hai idea dei costi? Del consumo d'acqua e di energia elettrica? Poi magari piove come l'anno scorso e tutto va su per il camino. Ricordo poi che la stragrande maggioranza delle società impiantistiche è perennemente in rosso, ergo sono poi tenute in piedi da finanziamenti pubblici. Se gli impiantisti venissero a casa tua, pretendendo 50 euro perché devono sparare neve coi cannoni a ottobre, cosa gli diresti?  ::)
Posso capire che determinati settori siano sostenuti dai soldi pubblici, ma ha senso farlo quando il settore è sempre in perdita e deve essere sempre Pantalone a ripianare i buchi di bilancio?
aho!! mica sono io che gli faccio sparare ;D.. vi chiedevate perché sparassero ed io ho scritto la mia opinione ::)

Offline AGH

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Re: Follie di fine ottobre
« Risposta #18 il: 24/10/2011 10:33 »
ho cercato le webcam del Veneto, ma non trovo nulla che indichi che stanno sparando la neve...
Anche se non vuol dire che non lo facciano  ::)

ho come l'impressione che sparino solo in TAA, dove la provincia finanzia generosamente gli impiantisti  ;D Tutti gli altri stanno ben attenti a non buttare soldi dalla finestra...
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Offline pianmasan

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Re: Follie di fine ottobre
« Risposta #19 il: 24/10/2011 10:43 »
hai idea dei costi? Del consumo d'acqua e di energia elettrica? Poi magari piove come l'anno scorso e tutto va su per il camino. Ricordo poi che la stragrande maggioranza delle società impiantistiche è perennemente in rosso, ergo sono poi tenute in piedi da finanziamenti pubblici. Se gli impiantisti venissero a casa tua, pretendendo 50 euro perché devono sparare neve coi cannoni a ottobre, cosa gli diresti?  ::)
Posso capire che determinati settori siano sostenuti dai soldi pubblici, ma ha senso farlo quando il settore è sempre in perdita e deve essere sempre Pantalone a ripianare i buchi di bilancio?

Non ho idea dei costi, immagino saranno bazzecole...  ;D Ho invece conoscenza - soltanto tramite i media, perché loro non vengono certo a dirtelo - dei rossi perenni nei bilanci delle società. Penso che con tutto quello che mamma PAT ha sganciato (Panarotta, imbuto senza fondo, Bondone scarico senza tappo...) ogni sciatore avrebbe diritto ad uno stagionale  :o :o :o.

Offline danieled

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Re: Follie di fine ottobre
« Risposta #20 il: 24/10/2011 10:45 »
ho come l'impressione che sparino solo in TAA, dove la provincia finanzia generosamente gli impiantisti  ;D Tutti gli altri stanno ben attenti a non buttare soldi dalla finestra...

...Così poi è ovvio che agli occhi dell'Italia la nostra regione ha giocoforza ad essere ricca... coi soldi che piovono a palate!!! :P

Probabilmente coi recenti tagli, ci sarà un ridimensionamento anche su questo (speriamo)!! 8)
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Offline kobang

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Re: Follie di fine ottobre
« Risposta #21 il: 24/10/2011 20:21 »
Ai costi della neve artificiale andrebbero aggiunti anche quelli per la realizzazione di infrastrutture come l'osceno bacino artificiale alle Coe.Un vascone di cemento il cuinunico scopo è garantire l'acquua per i cannoni;il bello è che viene mielosamente presentato come un potenziale elemento di valorizzazione di un ambiente naturale e ricco di memorie storiche,capace di catalizzare iniziative e proposte per il turismo locale,almeno finchè qualcuno non ci annega dentro,animali compresi.
Quanto alle continue perdite delle società funiviarie,questo ,economicamente parlando,potrebbe non essere un problema se si ragionasse in termini di volano per il resto delle attività turistiche:perdo sul servizio di mobilità, ma guadagno sul sistema di indotto.Questo è quanto avviene nella vicina Austria,ma qui,dove ognuno vuole tutelare il proprio piccolo mondo,possibilmente a spese degli altri,lucrare "a prescindere",ecco che si creano le condizioni per cui la Provincia,ossia tutti noi,dobbiamo ripianare i bilanci.Oltre a mancare una sana imprenditoria turistica,formata modernamente,capace di interagire e progettare,manca anche una dirigenza capace di imporre questo schema e che invece profitta delle divisioni per garantirsi il solito portafoglio di consensi elettorali....ovviamente a spesa della collettività.

Offline AGH

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Re: Follie di fine ottobre
« Risposta #22 il: 25/10/2011 11:37 »
credevo che l'innevamento artificiale si facesse solo con acqua e aria, invece ho scoperto che viene usato un additivo dal nome di Snowmax.
Riprendo parzialmente, da questa pagina
http://www.hotelsostenibile.com/mag/turismo-sostenibile/ma-quanto-costa-linnevamento-artificiale-ii-parte
----
additivi per neve

Quando le temperature si innalzano eccessivamente, sempre più spesso vengono impiegati degli additivi che influiscono sulla temperatura, alla quale l’acqua ghiaccia. Lo SNOMAX della ditta York è di gran lunga l’additivo più noto. Con lo SNOMAX, è possibile un innevamento economicamente sostenibile anche a -3°C e con un’umidità dell’aria molto bassa, addirittura sino intorno agli 0°C.

Il principio attivo dello SNOMAX è il batterio Pseudomonas syringae che viene allevato in speciali serbatoi, liofilizzato e, secondo il produttore, ucciso mediante la sterilizzazione. I batteri agiscono da germi dei cristalli di ghiaccio e generano un processo di cristallizzazione più rapido, a temperature elevate. In tal modo, si può produrre neve a temperature, alle quali l’acqua priva del principio attivo non gela.

Lo SNOMAX consente quindi la produzione di neve con un minor consumo di acqua ed energia. I suoi sostenitori definiscono pertanto lo SNOMAX “compatibile con l’ambiente“, senza però disporre di studi di lungo periodo sui possibili effetti di questi additivi sull’uomo e sull’ambiente.
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Offline danieled

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Re: Follie di fine ottobre
« Risposta #23 il: 25/10/2011 11:44 »
Cioè ci propinano una cosa che dicono sia ecosicura, senza però averne le prove.

Praticamente ci stiamo ammazzando da soli...
...un vero spettacolo!  >:(
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Offline pianmasan

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Re: Follie di fine ottobre
« Risposta #24 il: 25/10/2011 11:47 »
credevo che l'innevamento artificiale si facesse solo con acqua e aria, invece ho scoperto che viene usato un additivo dal nome di Snowmax.
Riprendo parzialmente, da questa pagina
http://www.hotelsostenibile.com/mag/turismo-sostenibile/ma-quanto-costa-linnevamento-artificiale-ii-parte
----
additivi per neve

Quando le temperature si innalzano eccessivamente, sempre più spesso vengono impiegati degli additivi che influiscono sulla temperatura, alla quale l’acqua ghiaccia. Lo SNOMAX della ditta York è di gran lunga l’additivo più noto. Con lo SNOMAX, è possibile un innevamento economicamente sostenibile anche a -3°C e con un’umidità dell’aria molto bassa, addirittura sino intorno agli 0°C.

Il principio attivo dello SNOMAX è il batterio Pseudomonas syringae che viene allevato in speciali serbatoi, liofilizzato e, secondo il produttore, ucciso mediante la sterilizzazione. I batteri agiscono da germi dei cristalli di ghiaccio e generano un processo di cristallizzazione più rapido, a temperature elevate. In tal modo, si può produrre neve a temperature, alle quali l’acqua priva del principio attivo non gela.

Lo SNOMAX consente quindi la produzione di neve con un minor consumo di acqua ed energia. I suoi sostenitori definiscono pertanto lo SNOMAX “compatibile con l’ambiente“, senza però disporre di studi di lungo periodo sui possibili effetti di questi additivi sull’uomo e sull’ambiente.

Non dovrei farlo perché prima bisogna sempre documentarsi per argomentare, ma siccome Pseudomonas ne vedo tutti i giorni quando lavoro, è più forte di me.
Sai come si dice in dialetto quello che tu riporti? "I le conta che le par vere..."

Offline danieled

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Re: Follie di fine ottobre
« Risposta #25 il: 25/10/2011 12:02 »
Non dovrei farlo perché prima bisogna sempre documentarsi per argomentare, ma siccome Pseudomonas ne vedo tutti i giorni quando lavoro, è più forte di me.
Sai come si dice in dialetto quello che tu riporti? "I le conta che le par vere..."

quoto quanto tu dici, vero ci si deve informare prima di argomentare; però quanto detto da Agh non è una novità, anche io ne ho sentito parlare in passato.

Per di più sono argomenti verosimili, tanto e più che impiantare i cannoni ad ottobre!
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Offline AGH

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Re: Follie di fine ottobre
« Risposta #26 il: 25/10/2011 12:05 »
Non dovrei farlo perché prima bisogna sempre documentarsi per argomentare, ma siccome Pseudomonas ne vedo tutti i giorni quando lavoro, è più forte di me.
Sai come si dice in dialetto quello che tu riporti? "I le conta che le par vere..."

io non so se questi additivi sisno usati anche da noi, ma se è vero che permettono di ottenere neve con un risparmio del -50% di energia elettrica non fatico a crederlo :)

Poi è anche vero che di queste cose non se ne sa mai abbastanza... (sarà un caso?)
« Ultima modifica: 25/10/2011 12:10 da AGH »
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Offline pianmasan

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Re: Follie di fine ottobre
« Risposta #27 il: 25/10/2011 16:37 »
Ai costi della neve artificiale andrebbero aggiunti anche quelli per la realizzazione di infrastrutture come l'osceno bacino artificiale alle Coe.Un vascone di cemento il cuinunico scopo è garantire l'acquua per i cannoni;il bello è che viene mielosamente presentato come un potenziale elemento di valorizzazione di un ambiente naturale e ricco di memorie storiche,capace di catalizzare iniziative e proposte per il turismo locale,almeno finchè qualcuno non ci annega dentro,animali compresi.
Quanto alle continue perdite delle società funiviarie,questo ,economicamente parlando,potrebbe non essere un problema se si ragionasse in termini di volano per il resto delle attività turistiche:perdo sul servizio di mobilità, ma guadagno sul sistema di indotto.Questo è quanto avviene nella vicina Austria,ma qui,dove ognuno vuole tutelare il proprio piccolo mondo,possibilmente a spese degli altri,lucrare "a prescindere",ecco che si creano le condizioni per cui la Provincia,ossia tutti noi,dobbiamo ripianare i bilanci.Oltre a mancare una sana imprenditoria turistica,formata modernamente,capace di interagire e progettare,manca anche una dirigenza capace di imporre questo schema e che invece profitta delle divisioni per garantirsi il solito portafoglio di consensi elettorali....ovviamente a spesa della collettività.
E' pienamente condivisibile la tua prima considerazione sia per l'aspetto paesaggistico/ambientale che per la sicurezza. Faccio un discorso in generale perché non conosco il particolare di cui parli. Ma insomma, uno vale l'altro.
La seconda parte del tuo intervento, con l'accenno all'indotto, mi lascia invece perplesso. Mi ero preparato un bel pefèl economico - varda cossa me far la convalescenza... - ma per il bene del forum non lo metto. Ti pregherei invece di spiegare meglio, terra-terra, quello che volevi dire, anche con riferimento all'Austria. Grazie.


Offline AGH

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Re: Follie di fine ottobre
« Risposta #28 il: 25/10/2011 19:04 »
Mi ero preparato un bel pefèl economico - varda cossa me far la convalescenza... - ma per il bene del forum non lo metto.

e perché no? qualunque contributo utile alla discussione è benvenuto :)
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Offline kobang

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Re: Follie di fine ottobre
« Risposta #29 il: 25/10/2011 20:12 »
Premesso che fosse per me l'innevamento dovrebbe essere solo naturale,bisogna considerare che una grossa fetta dell'economia locale e non solo, gira intorno al turismo invernale.Se dei compromessi dobbiamo sopportarli sul piano ecologico,paesaggistico ed economico vorrei solo che il tutto fosse gestito con più professionalità e meno clientelismo politico da parte di tutte le parti coinvolte.In Austria questa professionalità e sinergia è più presente e non a caso le strutture sono meno impattanti e non vengono realizati impianti che non abbiano una più che consistente valenza economica e sostenibilità.
Da noi si rilasciano concessioni in base agli equilibri di forza e a motivazioni di opportunità politiche localistiche