Autore Topic: La SAT abbandona i sentieri della Paganella!  (Letto 10519 volte)

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Offline AGH

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Il quotidiano l'Adige pubblica oggi una dura presa di posizione della SAT, che ha dichiarato di voler abbandonare la manutenzione dei sentieri della Paganella, orami invasa dalla piste
http://www.ladige.it/news/a_portale_lay_notizia_01.php?id_cat=4&id_news=4074

Cosa ne pensate?
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La Sat minaccia di «mollare» altre zone. Il presidente provinciale Franco Giacomoni lo dice chiaramente: «Non siamo disposti a farci prendere in giro». Non considera accettabile la decisione della pubblica amministrazione di allungare la pista "Nuvola rossa

19/11/2007 08:06
 
«Non si attenda una retromarcia. Abbiamo deciso di abbandonare la cura dei sentieri della Paganella e non torniamo indietro. Anzi. Sto preparando un documento da presentare alla giunta della Sat. Il caso della Paganella non è isolato. Tante montagne della nostra provincia continuano a subire violenze. E i nostri volontari sono stufi di usare pic e badìl per sistemare i sentieri, che poi vengono stravolti dalla costruzione di megaimpianti che snaturano la montagna». La Sat minaccia di «mollare» altre zone. Il presidente provinciale Franco Giacomoni lo dice chiaramente: «Non siamo disposti a farci prendere in giro».

Considera inaccettabile la decisione della pubblica amministrazione di «allungare la pista "Nuvola rossa": un allungamento che distrugge una valletta, 39.000 metri cubi di materiale». «Così facendo - ha detto venerdì Claudio Bassetti, presidente della commissione tutela ambiente montano della Sat - si cancella un bene ambientale rimuovendo il sentiero 602».

I soci della storica società alpinistica sono 23.682: 619 in più rispetto a quelli registrati lo scorso anno. È una voce importante nel panorama trentino, una voce che si fa sentire. È la prima volta che la Sat, in aperta polemica, decide di abbandonare il campo. E ora, arrabbiati per come finora è stato gestito il patrimonio montano, i membri dell'associazione - fondata il 2 settembre 1872 - si preparano a nuove iniziative.

«Quello della Paganella non è un episodio isolato. Noi non mettiamo in discussione l'importanza del turismo invernale, ma qui si sta oltrepassando il limite». Giacomoni spiega che ormai non c'è più la cultura del rispetto della montagna: «Sui sentieri del Trentino 12.000 anni fa camminavano i nostri antenati. Nessuno pare ricordarsene». La Sat attacca l'amministrazione che ha dato il «via libera» all'ampliamento degli impianti sciistici, ma va oltre. Si parla di filosofia ambientale e di sviluppo ecosostenibile. Tante le aree montane che si trovano sotto la lente degli alpinisti tridentini. Fra queste, ad esempio, c'è la zona fra l'Altissimo e Torbole: il sentiero 601 viene utilizzato per il downhill. Si tratta di una disciplina della mountain bike: si svolge a cronometro individuale, completamente in discesa. I satini dicono di non avere nulla contro chi pratica questo sport, ma sottolineano il «rischio deturpazione» a cui sono sottoposti i percorsi alpini.

Nel mirino ci sono anche gli amanti delle due ruote che percorrono il sentiero che si trova sotto la funivia del Monte di Mezzocorona. Ma ci sono anche aree molto vicine al capoluogo. E non si parla solo di ciclisti. La Sat denuncia una pratica diffusa: il sentiero 411 della Marzola e del Chegul (meglio noto come sentiero dei Brusàdi o delle Zète ) viene usato dai motociclisti, trial in particolare. È un modo di andare in montagna che non può essere digerito da chi promuove la politica di tutela dell'ambiente. Si parla di rispetto della montagna e di rispetto di chi dedica tempo ed energia alla sua cura.

«Qui si tratta di volontariato - fa notare Giacomoni -. Si tratta di giornate di fatica dedicate alla sistemazione dei percorsi: per la manutenzione sono state impiegate 67 sezioni si 85». Il presidente dell'associazione ha lavorato alla stesura del documento che verrà presentato in settimana agli organi centrali. A chi sostiene che l'abbandono della Paganella da parte della Sat è solo una provocazione, risponde che gli alpinisti tridentini non sono soliti fare le cose in maniera avventata per conquistare un titolo sul giornale. «Qui il problema è serio e non riguarda solo la Paganella».
 
Andrea Tomasi
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Offline JFT

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Re: La SAT abbandona i sentieri della Paganella!
« Risposta #1 il: 19/11/2007 12:04 »
Sarò di parte perchè non sono uno sciatore, ma le piste e gli impianti sono ovunque... Rovinare una montagna è cosa di un attimo.
"La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli."
Friedrich Nietzsche

madredeus

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Re: La SAT abbandona i sentieri della Paganella!
« Risposta #2 il: 19/11/2007 12:06 »
Penso che (purtroppo) hanno ragione.
La SAT è un'associazione con tutti i limiti delle associazioni, ma non può sostituirsi all'ente pubblico che peraltro da molto tempo fa valutazioni completamente opposte. Se le amministrazioni locali dai comuni alla provincia non hanno la capacità o non vogliono mettere a fuoco quelle tematiche trovo giusto che la SAT si occupi di altro.

Offline AGH

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Re: La SAT abbandona i sentieri della Paganella!
« Risposta #3 il: 19/11/2007 12:11 »
personalmente sono d'accordissimo con la Sat. Si sta superando ogni limite. Il problema è che ormai è troppo tardi
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Offline Guido

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Re: La SAT abbandona i sentieri della Paganella!
« Risposta #4 il: 19/11/2007 15:50 »
personalmente sono d'accordissimo con la Sat. Si sta superando ogni limite. Il problema è che ormai è troppo tardi

al peggio non c'è limite, guarda solo gli impianti che apriranno in val di fassa a bassa quota,quando già quest'anno hanno fatto mancare l'acqua a canazei per l'innevamento...
"...sarà da chiedersi se esistano ancora escursionisti capaci di divertirsi sulle medie difficoltà, per trovare sè stessi anche in una giornata senza ambizioni, trascorsa serenamente all'insegna della natura più delicata." Giampaolo Sani

ste81

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Re: La SAT abbandona i sentieri della Paganella!
« Risposta #5 il: 19/11/2007 16:15 »
Avete ragione e, tra l'altro, ci sono tanti interessi più o meno nascosti sotto...
Al di là delle piste da sci, per la cui sopravvivenza non ho il minimo interesse, vedrei per il problema delle mtb e soprattutto dei trial la possibilità di destinare percorsi appositi, gestiti però da altri soggetti. La Sat fa già abbastanza...Proprio ieri, partendo per la Marzola, incrociavo un gruppo di trialisti...io non li capisco, sarà che non riesco a far combaciare il concetto di montagna con un mezzo meccanico e rumoroso, già circolano anche troppe macchine sui sentieri (vedi cacciatori, in questo periodo spopolano)

Offline ellek

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Re: La SAT abbandona i sentieri della Paganella!
« Risposta #6 il: 19/11/2007 22:36 »
c'è una profezia indiana che dice
"solo dopo che l'ultimo albero sarà stato abbattuto
solo dopo che l'ultimo fiume sarà stato avvelenato
solo dopo che l'ultimo pesce sarà stato catturato
soltanto allora scoprirai che il denaro non si mangia"
...e per la Paganella si potrebbe aggiungere anche....solo dopo che l'ultima valletta sarà stata spianata...
e così anche stavolta, come da sempre accade, si ripassa dal via...mai che si faccia tesoro del passato, mai che si impari dagli errori...mai che un grido (questa volta bello forte dalla SAT) venga ascoltato...mai che, per una volta, una, si decida di smettere di giocare (gioco si fa per dire) con quelle tristi e opache biglie di vetro e si decida che si può scommettere su un "sogno" che coniughi economia, etica e ambiente e che si capisca che in questo ci sono più vantaggi che problemi.
....ma come dicevano  gli indiani...lo scopriremo solo dopo, quando saremo oramai come degli esuli, a migliaia di chilometri da quell'idea, da quel sogno ...e ascolteremo il rumore della natura appoggiando l'orecchio sui tubi ... ancora testardamente convinti che quello che è stato rovinato torni indietro.

 

Offline AGH

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Re: La SAT abbandona i sentieri della Paganella!
« Risposta #7 il: 20/11/2007 00:33 »
altro articolo de L'Adige di MATTIA FRIZZERA ZAMBANA

La Sat abbandona la Paganella
Decisione senza precedenti dopo il sì alla Nuvola Rossa

di MATTIA FRIZZERA ZAMBANA - La Sat abbandona il campo base. La
sofferta decisione di abbandonare i sentieri sulla Paganella da parte
del sodalizio alpinistico trentino viene spiegata senza mezzi termini
da Claudio Bassetti , presidente della commissione tutela ambiente
montano della Sat, durante la tavola rotonda di Campo base Paganella
«Strategie e buone pratiche per un turismo sostenibile nelle nostre
alpi».

«Dopo la decisione politica di allungare la pista "Nuvola
rossa" distruggendo una valletta e asportando 39 mila metri cubi di
materiale, quello della Sat è un grido forte che deve far riflettere.
Si cancella un bene ambientale rimuovendo il sentiero 602. La
sconfitta non è solo della Sat, il nostro è un grido forte contro una
politica sempre più contraddittoria». Una scelta che cozza contro la
sbandierata idea di sviluppo sostenibile. «Siamo preoccupati -
aggiunge Bassetti - dalla privatizzazione della montagna. La Paganella
non è una bestia da soma!».

Una decisione senza precedenti nei 135
anni di storia dell'associazione, che il consiglio direttivo ha preso
«non certo cavalcando l'emozione, ma in maniera ponderata. Vediamo con
preoccupazione anche la banalizzazione della montagna; in Paganella ad
esempio c'è un eccesso di strade forestali ed è ormai possibile, visto
che i permessi vengono concessi facilmente, andare da Andalo alla
valle dei Laghi».

La decisione lascia un po' spiazzato il sindaco di
Zambana Michele Moser , «perché la Sat poteva essere un alleato
importante nel promuovere un modello diverso di Paganella». Commossa
Maddalena Di Tolla , presidente di Legambiente, che sottolinea come
«vadano dispersi 135 anni di competenze. Gli ambientalisti non sono
contro l'economia, anzi vediamo casi molto positivi di turismo
ecocompatibile in Arte Sella o nella chiusura della Val Genova alle
auto».

Dopo aver citato i casi simbolo della «impiantizzazione»
trentina, Folgaria e Tremalzo, la pars construens è affidata a Katia
Piazzi , responsabile ricerche Legambiente turismo. L'esempio è quello
di Werfenweng, località del salisburghese: cinquemila sciatori al
giorno, in centro si viaggia solo su auto ibride, skibus a metano e si
trova la «strada solare» più lunga dell'Austria. Risultato:
pernottamenti più lunghi ed un +16% fatto registrare dall'economia
turistica della zona. Silvano Bottamedi , presidente dell'Apt
Altipiano della Paganella, è impermeabile alle sollecitazioni lanciate
nel dibattito.

Legge freddamente un report: «Nei 5 comuni
dell'altipiano ci sono 128 alberghi e 12 residence. Le presenze sono
passate da 890 mila nel 2000 a 1 milione 40 mila nel 2006. L'ospite
non critica la nostra offerta, è soddisfatto di ciò che proponiamo».
Affermazioni subito smentite da Mariangela Franch , docente di
Economia a Trento: «Alla lunga non possono convivere turismo
tradizionale ed ecocompatibile». Un auspicio infine di Moser:
«Basterebbe si investisse in un turismo alternativo un decimo di
quanto la Provincia mette a disposizione per gli impianti».
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madredeus

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Re: La SAT abbandona i sentieri della Paganella!
« Risposta #8 il: 20/11/2007 09:06 »
L'esempio è quello di Werfenweng, località del salisburghese: cinquemila sciatori al giorno, in centro si viaggia solo su auto ibride, skibus a metano e si trova la «strada solare» più lunga dell'Austria. Risultato: pernottamenti più lunghi ed un +16% fatto registrare dall'economia turistica della zona.

Conosco gente che ci è andata ed è ritornata entusiasta "vedessi che ordine, neanche una macchina in paese, si va in giro con le slitte, non senti il traffico" ed il lunedì ha ripreso le solite abitudini: auto per venire in centro a lavorare (dalla collina dico...mica da palù del fersina...) auto per riprendere i bambini alla scuola vicino casa, auto per andare genericamente, immondizia buttata alla rinfusa senza nemmeno provare a differenziarla e via dicendo. Se gente così - mediamente colta, sufficientemente informata, di mentalità non retrograda e con zero interessi nel territorio - non riesce a cavare un minimo beneficio da esperienze del genere ed applicarlo alla propria vita quotidiana credo che valga la pena di aspettare serenamente l'asteroide. In provincia (e non solo) purtroppo la gestione del territorio montano è praticamente delegata a personaggi legati a doppio filo ad interessi esclusivamente economici che di mestiere fanno quello che fanno. Non c'è proporzione fra me che mi ritaglio una giornata per andare a manifestare contro l'eliski ad esempio e uno che nel settore ci lavora, è una battaglia persa dall'inizio per la sproporzione di forze. Un baluardo contro lo sfruttamento selvaggio dovrebbe essere l'ente pubblico ma questo spesso (per non dire sempre) abdica e lascia mano libera alle lobby economiche che a parte l'indotto sono costituite da poche decine di persone.
Dio mio quanto mi sento depressa oggi...

Offline AGH

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Re: La SAT abbandona i sentieri della Paganella!
« Risposta #9 il: 20/11/2007 09:40 »
brava madredeus, condivido quanto hai scritto. Purtroppo è cosi, e qui da noi se possibile è anche peggio perché i vantaggi dell'autonomia si traducono in "piu soldi per tutti" per mantentere il consenso. Le categorie economiche più forti signficano voti, l'ambiente naturale è considerato solo una risorsa da sfruttare
(come disse Lunardi: "le bellezze naturali non servono a nulla se non possono essere sfruttate") e peggio ancora un altro ex ministro, Matteoli, che a proposito del parco dello Stelvio disse "La vocazione naturale del parco è lo sci" :(((

E questo qui era ministro dell'Ambiente!

Mi rendo conto come non sia facile coniugare sviluppo e ambiente ma qui in trentino si insegue il modello veneto anziché quello sudtirolese. La differenza si vede a colpo d'occhio non appena si passa il confine: certi scempi in alto adige per fortuna se li sognano
« Ultima modifica: 20/11/2007 09:45 da AGH »
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Offline radetzky

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Re: La SAT abbandona i sentieri della Paganella!
« Risposta #10 il: 20/11/2007 10:02 »
brava madredeus, condivido quanto hai scritto. Purtroppo è cosi, e qui da noi se possibile è anche peggio perché i vantaggi dell'autonomia si traducono in "piu soldi per tutti" per mantentere il consenso. Le categorie economiche più forti signficano voti, l'ambiente naturale è considerato solo una risorsa da sfruttare
(come disse Lunardi: "le bellezze naturali non servono a nulla se non possono essere sfruttate") e peggio ancora un altro ex ministro, Matteoli, che a proposito del parco dello Stelvio disse "La vocazione naturale del parco è lo sci" :(((

il primo disse anche, ciliegina sulla torta, che "bisogna convivere con la mafia"...

Mi rendo conto come non sia facile coniugare sviluppo e ambiente ma qui in trentino si insegue il modello veneto anziché quello sudtirolese. La differenza si vede a colpo d'occhio non appena si passa il confine: certi scempi in alto adige per fortuna se li sognano

non siamo messi meglio nelle altre regioni...
Il Trentino rispetto all'Austria è come la Lombardia rispetto alla Svizzera !
 :(
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

salvatore tn

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Re: La SAT abbandona i sentieri della Paganella!
« Risposta #11 il: 16/12/2007 19:59 »
invece secondo me non dovrebbe abbandonare i sentieri ma chiamare a "raccolta" tutti i soci e gli alpinisti, quelli che amano la motagna cosi come è, e andare che ne so in provincia piuttosto che in regione sui sentieri a fermare le ruspe fare più opposizione in tutti i modi possibili.

salvatore tn

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Re: La SAT abbandona i sentieri della Paganella!
« Risposta #12 il: 19/01/2008 21:10 »
altre info: la sat che abbandona i sentieri della paganella
http://www.sat.tn.it/documenti_modulistica/doc_sat_paganella.pdf

Offline AGH

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Re: La SAT abbandona i sentieri della Paganella!
« Risposta #13 il: 19/01/2008 21:29 »
leggo che tutta la segnlatica sarà rimossa. Possibile? Su questo non sono d'accordo...
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salvatore tn

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Re: La SAT abbandona i sentieri della Paganella!
« Risposta #14 il: 19/01/2008 21:35 »
leggo che tutta la segnlatica sarà rimossa. Possibile? Su questo non sono d'accordo...
infatti neanche io quello che si poteva fare l'avevo gia espresso in un altro messaggio
invece secondo me non dovrebbe abbandonare i sentieri ma chiamare a "raccolta" tutti i soci e gli alpinisti, quelli che amano la motagna cosi come è, e andare che ne so in provincia piuttosto che in regione sui sentieri a fermare le ruspe fare più opposizione in tutti i modi possibili.
« Ultima modifica: 19/01/2008 21:37 da salvatore tn »