Autore Topic: La Sat denuncia alla Ue il collegamento del Colbricon  (Letto 3234 volte)

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Offline AGH

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PRIMIERO - Per la prima volta nella sua storia centenaria, la Sat si rivolge alla Commissione europea denunciando inadempimenti di norme comunitarie sul «via libera» della Provincia al collegamento impiantistico San Martino-Passo Rolle

PRIMIERO - Per la prima volta nella sua storia centenaria, la Sat si rivolge alla Commissione europea denunciando inadempimenti di norme comunitarie sul «via libera» della Provincia al collegamento impiantistico San Martino-Passo Rolle. Le motivazioni della segnalazione a Bruxelles verranno illustrate domattina, in una conferenza stampa a Trento, dal presidente Franco Giacomoni , dal vicepresidente Roberto Caliari , dalla presidente della Commissione tutela ambiente montano Anna Facchini e da Claudio Bassetti , componente della commissione.

«A seguito della delibera della Giunta provinciale datata 30 dicembre 2008, relativa alla "valutazione positiva con prescrizioni" del progetto di collegamento S.Martino-Passo Rolle - scrive il presidente Giacomoni in una nota - la Sat, sensibile alle sollecitazioni pervenute da parti di tanti soci, coerente con i propri fini statutari e con i pronunciamenti espressi su tale intervento, dopo attenta valutazione delle azioni ancora percorribili, ha esaminato, all'interno dei propri organi centrali, la proposta formulata dalla propria Commissione tutela ambiente montano e, approvandola, si è assunta la responsabilità di una denuncia alla Commissione delle Comunità Europee riguardante inadempimenti del diritto comunitario». «La Sat, ravvisando che la segnalazione sia la conclusione di un impegno a tutela di un territorio, delle sue peculiarità ambientali, di un patrimonio comune a tutti, ha scelto questa strada per "dar voce a chi non ha voce".

La Sat, con questa decisione, nuova nell'intera sua storia, vuole sostenere con coerenza la propria posizione e favorire il confronto tra le posizioni di gruppi, associazioni, persone, e intende facilitare lo studio di scelte alternative, meno impattanti, che rispettino luoghi, "santuari mesolitici", paesaggi irripetibili». Le motivazioni sono rintracciabili nelle venti pagine di osservazioni allo studio di impatto ambientale del collegamento, presentate nel febbraio 2008 dalla Sat.

Vale la pena di ricordare le conclusioni, nelle quali la Società degli alpinisti tridentini confermava «il proprio giudizio negativo sul progetto di collegamento in quanto: attraversa zona di riserva integrale del Parco naturale; non costituisce sistema di mobilità alternativa; compromette pesantemente il paesaggio della zona dei laghi di Colbricon; comporta una perdita netta di appetibilità turistica estiva, un settore in trend positivo; rappresenta un investimento ingentissimo di risorse pubbliche a favore di un solo comparto, senza promuovere nuove progettualità e percorsi innovativi e lungimiranti; provoca un pesante impatto sulla vegetazione e sulla fauna. Viene sensibilmente sminuita la credibilità dell'ente Parco Paneveggio Pale di S. Martino in particolare e di tutti gli altri parchi naturali in genere, che, in quanto aree vocate e certificate a "riserva integrale" possono essere impunemente stralciate ed attraversate da manufatti come quelli proposti. Tutto ciò sicuramente indebolisce l'idea di parco che è nell'immaginario collettivo recando sicuro danno alla realtà ecoturistica trentina».

da L'Adige
19/03/2009


« Ultima modifica: 19/03/2009 22:31 da AGH »
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donkey71

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Re: La Sat denuncia alla Ue il collegamento del Colbricon
« Risposta #1 il: 19/03/2009 22:25 »
D'accordissimo...è davvero uno scempio da evitare!!!  >:(

Offline jochanan

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Re: La Sat denuncia alla Ue il collegamento del Colbricon
« Risposta #2 il: 20/03/2009 21:14 »
che questi ..... assatanati di € seguano il vecchio percorso della seggiovia S.Martino Rolle rasoterra, magari con ovovia....  Che il diavolo se li trascini al caldo.....
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

ser ge

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Re: La Sat denuncia alla Ue il collegamento del Colbricon
« Risposta #3 il: 21/03/2009 08:23 »
Proprio per le decise prese di posizione che la SAT sta assumendo (Paganella ad es.) da una settimana ho abbandonato la vecchia sez. CAI e sono socio SAT.

Mi congratulo con me stesso per l'ottima scelta :) :)

wild56

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Re: La Sat denuncia alla Ue il collegamento del Colbricon
« Risposta #4 il: 21/03/2009 09:21 »
Proprio per le decise prese di posizione che la SAT sta assumendo (Paganella ad es.) da una settimana ho abbandonato la vecchia sez. CAI e sono socio SAT.

Mi congratulo con me stesso per l'ottima scelta :) :)

anche io :) E sto pensando anche di iscrivermi per la prima volta...

Offline PassoVeloce

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Re: La Sat denuncia alla Ue il collegamento del Colbricon
« Risposta #5 il: 23/03/2009 08:42 »
Mi congratulo con me stesso per l'ottima scelta :) :)
Fatto bene!bravo!  ;)
anche io :) E sto pensando anche di iscrivermi per la prima volta...
Cosa aspetti?!  ;D

Offline AGH

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Re: La Sat denuncia alla Ue il collegamento del Colbricon
« Risposta #6 il: 09/06/2009 22:15 »
Un caso Alitalia in salsa trentina
LUIGI CASANOVA

D omani il Consiglio Provinciale è chiamato a discutere una mozione presentata dal consigliere dei verdi Roberto Bombarda riguardo il progetto di collegamento di San Martino di Castrozza all'area sciabile del passo Rolle. Il consigliere chiede una sospensiva del progetto e l'apertura di una fase di confronto (che gli ambientalisti stanno chiedendo da dieci anni e sempre negata dalla giunta Dellai) che individui soluzioni diverse, ambientalmente compatibili e specialmente sostenibili dal punto di vista economico. La vicenda di questo collegamento nasconde ai cittadini troppa ipocrisia.

Siamo in presenza di un progetto, che in quanto tale non è sostenibile ed è privo di logica. Questo collegamento ha un senso solo se sarà attrezzato di una nuova pista, una pista che inevitabilmente sconvolgerà ogni assetto paesaggistico e storico dell'area di Colbricon. Il collegamento, come proposto, è un non senso in termini di mobilità alternativa. Ma è la parte finanziaria che deve preoccupare i cittadini trentini. Dei 25 milioni di euro del costo, ben venti saranno attinti dalle casse della Provincia. Agli operatori turistici del Primiero era stato chiesto di versare quanto rimaneva, cinque milioni di euro. Questi operatori hanno dimostrato di non credere alla operazione proposta, nonostante le pressioni subite, nonostante aperti ricatti verso le maestranze dell'industria dello sci, evitando di versare le quote.

Quanto manca dei versamenti privati si è deciso di reperirlo presso enti pubblici, la società idroelettrica locale, dalla Azienda di promozione turistica, con ulteriori versamenti dei comuni, e con il discutibile, dal punto di vista etico, intervento della locale cassa Rurale. Chi sostiene il progetto omette di specificare come tutte e tre le società sciistiche locali rischino la procedura fallimentare, abbiano dimostrato nell'arco di dieci anni la loro incapacità di rendere sostenibile la locale industria dello sci. L'indebitamento complessivo sfiora ormai i venti milioni di euro e ci si avventura in questa nuova impresa sostenuta dalla giunta provinciale. Un passaggio da irresponsabili. Si omette di informare che non appena costruito il collegamento sarà necessario pensare alla nuova pista (altri dieci milioni di euro) e in tempi brevi si dovrà mettere mano alla riqualificazione strutturale di tutto il sistema, dalla Tognola agli impianti di Ces.

La spesa prevista in cinque anni è di ulteriori 30 milioni di euro. Sono cifre da capogiro e tale situazione deficitaria, tale assenza di informazione corretta verso noi utenti che paghiamo le tasse, è inaccettabile. Per questo motivo è necessario che mercoledì i consiglieri provinciali, specie quelli di maggioranza, riflettano. In Primiero gli operatori turistici seri ammettono l'inutilità del collegamento proposto, sanno che il nodo del problema è nella incapacità imprenditoriale degli amministratori delle tre società, sa che il turismo, specie estivo, ha bisogno di ben altre proposte e specialmente vive di paesaggio e di natura, di investimenti culturali nel parco. Tanti operatori turistici del Primiero sanno che l'operazione è solo un primo salasso di soldi pubblici e che in tempi molto brevi sarà necessario ricorrere ad ulteriori aumenti di capitali.

Proprio la delicatezza della situazione, sia economica che ambientale, impone una riflessione più seria e completa sulla intera operazione. Sono questi i motivi che portano noi ambientalisti a sostenere con forza la proposta di sospensiva avanzata dal consigliere Bombarda, una proposta che nasce dal buon senso e dalla necessità di un coinvolgimento più trasparente di tutti i soggetti interessati alla gestione corretta di un territorio tanto delicato e affascinante.

Luigi Casanova È vicepresidente di Cipra Italia

l'Adige 09/06/2009
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Re: La Sat denuncia alla Ue il collegamento del Colbricon
« Risposta #8 il: 10/06/2009 11:35 »
Ho scritto al corriere, sezione segnalazioni wwf, hanno pubblicato il mio intervento!!
 :) ;)

grande mett!!!!  :P
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