Semplicistica e tecnicamente carente la tesi di Dello Sbarba che punta troppo il dito sul lato tecnico senza averne completa conoscenza e troppo poco sul lato politico.
Infatti lui è un politico e come tale ha interesse a far vedere solo quel che interessa a lui e pertanto, indipendentemente dalla sua collocazione, bisogna diffidarne.
Larvate le conclusioni che dovrebbero essere molto + esplicite ed indurre i cittadini a rincorrere la classe politica, al completo di tutti i suoi colori, coi forconi da contadino.
Tecnicamente la spiegazione stà tutta in questa eguaglianza:
61,2 kgm/sec*3600sec*15h= 9,18 kWh= 102 kgm/sec*3600sec*9h
ovvero quel tipo di impianto (che NON è un impianto idroelettrico tradizionale, e non è il primo) è semplicemente una macchina (costituita dall'insieme di turbine e pompe) che permette di trasformare, facendo i conti con l'unità di misura, una potenza di 0,6 Kw
disponibile per 15 ore/giorno (equivalenti a 9,18KWh) in una potenza di 1 Kw disponibile per 9 ore/giorno: il che è esattamente quel che serve ovvero utilizzare la potenza superflua disponibile di notte in un picco di potenza utilizzabile durante le ore diurne di massima richiesta.
E' quel che fa l'ENEL con la centrale di Edolo (1000MW di potenza, la + grande d'Europa) da oltre quindici anni.
Non ha pertanto senso dire che questi impianti sarebbero utili se potessero essere alimentati totalmente da energia ecosostenibile: se ci fosse infatti tanta energia ecosostenibile non sarebbe necessaria questa tipologia di impianto.
Fermo restando la validità del discorso ecologico, il problema è solo ed esclusivamente politico !
Non si capisce come mai, infatti, il Lander della Carinzia (ovvero i cittadini della regione carinziana) sia proprietario al 51% della KELAG (il restante 49% è stato privatizzato ed è di proprietà del colosso tedesco RWE) ovvero ci sia un'azienda pubblica che si occupa di fornire energia (a prezzi popolari,tra l'altro) ad una regione mentre una regione in tutto e per tutto simile come il Trentino Alto Adige,
completamente autonoma, non abbia nulla di simile. O, meglio, si capisce benissimo: qui da noi le privatizzazioni sono state fatte ad uso e consumo di pochi potenti che si sono accaparrati per quattro soldi una rendita perpetua appropriandosi di beni
inalienabili della comunità.
Se e quando avrò tempo vedrò di approfondire ma il succo è questo.